ANPAR, una strada concreta e virtuosa

ANPAR è l’associazione che riunisce le aziende che riciclano rifiuti inerti. Un comparto in crescita che, tramite l’associazione, si propone in modo attivo e regolamentato sul territorio. Sotto l’acronimo di Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati c’è infatti un’organizzazione capillare. Che è formata da delegati territoriali in dialogo costante con istituzioni, enti e ordini professionali. Entità con cui è necessario instaurare un concreto confronto sul campo. Confronto che va sviluppato intorno alle problematiche e alle opportunità relative al riciclaggio.

Infatti, tramite una forte azione di ricerca tecnica, divulgazione e promozione, ANPAR è riuscita nel tempo a dialogare in modo costruttivo con i normatori. Un’azione, quindi, incisiva e lontana da quella di altre associazioni, anche più datate, ma con intenti più “elitari” che non realmente operativi.

Il riciclaggio di qualità conviene?

Uno dei temi principali è quindi quello, annoso, della convenienza del riciclaggio di qualità. Un processo spesso costoso che non è compreso fino in fondo dalla committenza. Che genera materiali selezionati le cui proprietà meccaniche, spesso, sono di alto livello. Ma che hanno un costo oggettivo di cui tenere conto. ANPAR concentra la propria azione sulla conoscenza tecnica di questi processi. Mettendo l’accento sui relativi costi indotti e spiegandone il valore reale. Sia da un punto di vista commerciale, sia da quello ambientale.

Ed è proprio questo ultimo aspetto che occorre sottolineare con grande vigore. Andando al di là del semplice costo e valorizzando il fondamentale contenuto ambientale di riutilizzo. Con un beneficio in termini di salvaguardia del paesaggio ed economia circolare. Disconosciuto da tantissime stazioni appaltanti.

Il ruolo fondamentale di ANPAR

L’associazione riveste quindi, a mio avviso, un ruolo fondamentale nel settore delle costruzioni. Con particolare riferimento al mondo delle demolizioni. Che infatti è possibile declinare in ogni suo singolo aspetto. Da quello delle grandi infrastrutture, fino a quello delle piccole ristrutturazioni e del restauro. Con, ovviamente, ulteriori ricadute nella costruzione di infrastrutture viarie, urbanizzazioni e recupero del territorio. Dove il ciclo di recupero, oggi, risente in modo pesante dall’aumento indiscriminato dei carburanti. Con problematiche di non poco conto in questa filiera virtuosa.

Una filiera che va sostenuta in modo energico e convinto. Non è infatti un caso se all’interno di ANPAR vi siano aziende strutturate e organizzate. E soprattutto che credono in modo convinto nell’impiego dei materiali riciclati. Con importanti investimenti anche da un punto di vista della ricerca e sviluppo per comprendere le reali potenzialità del riciclo.