ATLAS. Il nuovo 235RR consolida ulteriormente la presenza del marchio nel settore ferroviario
ATLAS ha presentato il nuovo escavatore 235RR per i lavori strada-ferrovia. Il nuovo modello si colloca al vertice di questa specifica gamma del costruttore tedesco che sarà nuovamente presente a Bauma 2025.
ATLAS è presente da oltre 60 anni nel settore delle macchine per il settore ferroviario. L’azienda di Ganderkesee è infatti un punto di riferimento nella specifica nicchia degli escavatori gommati in un mercato, quello tedesco, che rappresenta oggi il 60% del mercato mondiale in questa tipologia di macchine. Escavatori gommati declinati in diverse accezioni. Partendo quindi dalle classiche macchine per il movimento terra fino ad arrivare ai movimentatori industriali di grande dimensione. Senza ovviamente dimenticare la declinazione ferroviaria con le opportune trasformazioni per rispondere alle normative vigenti.
Parliamo quindi di doppio sistema di movimentazione (gomme e ruote in acciaio per binari), cabina per due operatori e, ovviamente, tutti i sistemi di sicurezza necessari per lavorare in un contesto così particolare. ATLAS ha rinnovato questa specifica vocazione con l’arrivo del nuovo 235RR (Rail-Road). Un escavatore gommato che si colloca nel cuore di questa specifica nicchia con un peso operativo di 23,5 tonnellate, una potenza di 115 kW (156 cv) e con l’ormai consolidato impianto Load Sensing AWE5 di Linde che fornisce 340 l/min ad una pressione massima di lavoro di 350 bar.
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Il nuovo 235RR si colloca al vertice della gamma Rail Road del costruttore di Ganderkesee
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Il costruttore tedesco è presente da tempo nel settore degli escavatori strada-ferrovia
ATLAS 235RR, al top della gamma Rail-Road del marchio
Il costruttore tedesco si presenta attualmente sul mercato ferroviario con tre macchine. Chi opera in questo mercato può infatti scegliere fra il 1404ZW da 20 tonnellate, il 1604ZW da 21 tonnellate e, per l’appunto, tra il nuovo 235RR.
Il nuovo mezzo si attesta quindi al vertice di questa specifica gamma di ATLAS fornendo quindi una soluzione operativa altamente produttiva per chi ha necessità di portare a termine cantieri importanti. Anche perché le tre macchine hanno di fatto un raggio di rotazione posteriore identico e pari a 1.950 mm. Un dato tecnico che rende il nuovo 235RR non solo competitivo da un punto di vista prestazionale ma anche vantaggioso in termini di ingombri.
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Il raggio di rotazione posteriore del nuovo 235RR è di 1.950 mm
Una solida tradizione costruttiva
La tradizione costruttiva di ATLAS ha consolidato nel tempo alcuni valori base a cui il marchio non ha mai rinunciato. Tra questi l’impianto idraulico Load Sensing sviluppato da Linde e la motorizzazione Deutz che non ha mai abbandonato i modelli medi del marchio. Ed infine una linea che si è evoluta lentamente conferendo un grande valore aggiunto alle macchine proteggendone l’obsolescenza e dando una chiara identità al marchio.
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L’impianto idraulico è il Load Sensing sviluppato con Linde
Sotto i cofani del 235RR
Ed è per questo che sotto i cofani troviamo il quattro cilindri Deutz TCD 4.1 Stage V che eroga 115 kW (156 cv) a 1.800 giri/min. Con una cilindrata di 4 litri si presenta particolarmente compatto e ottempera i regolamenti antinquinamento grazie al modulo brevettato Divert. Una soluzione razionale che economizza consumi, tempi di rigenerazione e di lavoro.
Il propulsore aziona l’impianto idraulico AWE5 System che distingue le macchine ATLAS da lungo tempo. Impiega un distributore con logica Load Sensing a controllo del carico che permette di dosare ogni singolo movimento in modo proporzionale all’azionamento del manipolatore. Il 235RR permette quindi di avere tutti i movimenti contemporanei e fluidi per lavorare in modo sicuro sotto le linee ferroviarie.
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L’allestimento del 235RR prevede la doppia base di appoggio per operare su rotaia
La portata massima si attesta a 340 l/min con una pressione massima di lavoro a 350 bar. La torretta è azionata da un motore di rotazione che sviluppa una coppia massima di 59 kN per una velocità massima di 9 rotazioni/minuto. La trasmissione idrostatica opera in due modalità. Quella per il trasferimento su strada, utilizzando gli pneumatici, arriva fino a 20 km/h. Su rotaia, utilizzando l’apparecchiatura per operare su armamento, arriva a 19 km/h. Abbiamo poi tre step di marcia, a seconda del tipo di lavoro che si sta compiendo. Il primo è avanzamento lento per manovre su binario fino a 1,3 km/h, il secondo è la marcia operativa in off-road fino a 5,6 km/h e l’ultimo è invece marcia ordinaria fino a 20 km/h.
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Il costruttore è tra i pochi del mercato a fornire un mezzo strada-ferrovia direttamente dalla fabbrica
Un posto guida per due
La cabina è quella che distingue le nuove serie degli escavatori ATLAS. Ma è ovviamente declinata nella sua versione allungata che permette di avere due persone a bordo come richiedono i regolamenti ferroviari. La dotazione di bordo prevede non solo i comandi standard per la funzionalità della macchina ma anche tutti i sistemi di sicurezza della particolare applicazione.
Il secondo passeggero trova posto dietro l’operatore con un sedile orientato a 90° rispetto alla longitudinale dell’escavatore. Gli ingombri della torretta rimangono molto compatti nonostante il peso operativo. Il raggio di rotazione posteriore massimo dell’ATLAS 235RR è infatti di 1,95 metri che corrispondono ad una sporgenza della torretta a 90° rispetto al telaio di 70 cm. Siamo quindi su valori molto bassi che di solito si riscontrano su escavatori gommati della fascia da 15/16 tonnellate di peso operativo.
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La cabina è quella che caratterizza gli escavatori del costruttore ma declinata nella versione a due posti
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La dotazione di serie prevede tutti i sistemi di sicurezza necessari per il lavoro su ferrovia
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La gestione elettronica del 235RR prevede non solo i comandi base ma anche i controlli per tutte le funzioni ferroviarie