ATLAS, material handlers per vocazione
ATLAS si presenta sul mercato con una gamma di material handlers che copre in modo organico la parte più importante del mercato. Con la capacità di personalizzare gli allestimenti e con un modello elettrificato a batteria nella fascia delle 20 tonnellate di peso operativo.
Atlas è uno dei costruttori storici tedeschi particolarmente attivo e apprezzato nel mercato dei material handlers. Una vocazione che deriva sia dalla storicità aziendale, sia dalla lunga esperienza nella costruzione degli escavatori gommati. Macchine, queste ultime, che hanno nel mercato tedesco la propria “prima patria” e costituiscono la base di partenza per i movimentatori industriali.
Un marchio, Atlas, quasi entrato nella mitologia di queste macchine grazie a soluzioni tecniche che lo hanno contraddistinto a lungo. Da quando è scomparso Fil Filipov, “patron” che ha contribuito in modo sostanziale al suo rilancio sganciandolo dall’orbita di Terex, l’azienda continua la sua produzione ma senza particolari clamori di nuove macchine e, soprattutto, nuove soluzioni.
Ciò nonostante i mezzi del costruttore tedesco sono decisamente apprezzati. Anche perché provengono da una tradizione di altissima tecnologia che ha introdotto concetti del tutto all’avanguardia. La gamma di material handlers è oggi costituita da dieci modelli di serie a cui si affiancano eventuali personalizzazioni e modelli su misura. Si passa quindi dalle 17,00 alle 57,00 tonnellate di peso operativo coprendo di fatto oltre il 70% del mercato nel settore.
Atlas
Il costruttore di Ganderkesee ha una lunga tradizione nel settore della movimentazione
Una gamma ad hoc
La visione di Atlas ha portato nel mercato dei material handlers tutti i plus di avere macchine che si basano strutturalmente su omologhi modelli pensati per il movimento terra. Si tratta quindi di un’impostazione che vede il costruttore affiancarsi ad altri marchi come Fuchs/Terex-Ecotec o Liebherr. E che li accomuna con costruttori generalisti come Hidromek che, però, hanno fatto tesoro delle positive esperienze dei migliori specialisti. Di cui, appunto, Atlas è uno dei migliori rappresentanti.
L’offerta made in Germany prevede una gamma con un frazionamento molto ravvicinato in modo da coprire diversi livelli operativi.
ATLAS 160MH
- Peso operativo – 17,10 t / 19,10 t
- Potenza – 90 kW (122,4 cv)
- Sbraccio operativo – 8,40 m
Atlas
160MH
ATLAS 180MH
- Peso operativo – 19,00 t / 21,00 t
- Potenza – 95 kW (130 cv)
- Sbraccio operativo – 10,10 m
Atlas
180MH
ATLAS 200MH
- Peso operativo – 20,00 t / 21,50 t
- Potenza – 105 kW (143 cv)
- Sbraccio operativo – 10,10 m
Atlas
200MH
ATLAS 200MH accu – elettrificato a batteria
- Peso operativo – 21,00 t
- Potenza – 115 kW (156 cv)
- Sbraccio operativo – 11,60 m
Atlas
200MH accu
ATLAS 250MH
- Peso operativo – 23,60 t / 25,90 t
- Potenza – 129 kW (175 cv)
- Sbraccio operativo – 10,30 m / 12,70 m
Atlas
250MH
ATLAS 270MH
- Peso operativo – 28,50 t / 30,80 t
- Potenza – 129 kW (175 cv)
- Sbraccio operativo – 10,30 m / 16,40 m
Atlas
270MH
ATLAS 300MH
- Peso operativo – 31,20 t / 33,20 t
- Potenza – 129 kW (175 cv)
- Sbraccio operativo – 10,30 m / 16,40 m
Atlas
300MH
ATLAS 350MH
- Peso operativo – 33,30 t / 38,00 t
- Potenza – 180 kW (245 cv)
- Sbraccio operativo – 13,50 m / 18,20 m
Atlas
350MH
ATLAS 400MH
- Peso operativo – 41,00 t / 44,50 t
- Potenza – 180 kW (245 cv)
- Sbraccio operativo – 13,50 m / 18,10 m
Atlas
400MH
ATLAS 520MH
- Peso operativo – 53,00 t / 57,00 t
- Potenza – 230 kW (313 cv)
- Sbraccio operativo – 18,10 m / 21,90 m
Atlas
520MH
Le scelte tecnologiche di Atlas
Alla base del successo delle macchine di Ganderkesee, vicino a Brema, ci sono scelte tecnologiche precise e consolidate nel tempo. Dagli impianti idraulici Load Sensing con il sistema AWE 5 sviluppato dallo stesso costruttore insieme a Bosch Rexroth, all’impostazione con tre modalità operative (Fine, Eco e Power) tutte indirizzate per aumentare l’efficienza. Efficienza che ruota intorno alla proporzionalità e contemporaneità dei movimenti, ai flussi idraulici on-demand e al sistema di controllo della stabilità. Tutti elementi operativi fondamentali attorno a cui queste macchine hanno costruito la propria reputazione.
Da un punto di vista motoristico la scelta è ricaduta su due grandi costruttori di motori. Fino al modello 200MH si è infatti affidata a Deutz. Dal modello 250MH si passa a Cummins. Entrambi sono però fortemente legati ad una soluzione integrata di riduzione delle emissioni con moduli che prevedono DOC, DPF ed SCR lavorare insieme per ridurre particolato e ossidi di azoto.
Strutturalmente sia i carri, che le torrette, che i bracci sono di chiara derivazione dal settore movimento terra. Con soluzioni collaudate nel tempo e apprezzate dal mercato per la possibilità di avere allestimenti diversificati e personalizzati in base alle specifiche esigenze logistiche aziendali. Una visione, questa, che accomuna le macchine tedesche con tutti i migliori brand del mercato. Adattarsi alle esigenze operative delle aziende è infatti un vero e proprio “must” dove la customizzazione è fondamentale.
Atlas
Il posto guida adotta soluzioni ergonomiche avanzate consolidate da lungo tempo
Atlas
Visibilità a 360° ed ergonomia sono alla base della cabina del costruttore tedesco
Atlas
Si è pensato ad ogni esigenza degli operatori. Dietro al sedile è presente uno spazio per una borsa frigo di grandi dimensioni
L’elettrico è d’obbligo
L’esperienza del costruttore segue da anni strade che portino ad una riduzione significativa del TCO. Alimentazione elettrica o forme alternative di ibridizzazione sono in gamma da lungo tempo. Soprattutto per quanto riguarda le macchine fisse.
La gamma comprende però ora anche il modello 200MH accu. Si tratta infatti di un movimentatore industriale completamente elettrificato la cui alimentazione è costituita da un pacco di batterie al litio. Permettendo quindi di essere operativi non solo all’interno degli stabilimenti di riciclaggio dei metalli ma, ad esempio, anche nei cantieri dove sia necessario ridurre o addirittura azzerare le emissioni locali.
Atlas
Il movimentatore 200MH accu permette di operare in ambienti chiusi o dove è necessario ridurre o azzerare le emissioni locali
I numeri del 200MH accu
- Potenza di picco motorizzazione elettrica – 140 kW
- Capacità batterie al Litio – 115 kWh
- Autonomia – da 3 a 6 ore a seconda del carico di lavoro
- Impianto idraulico – Load Sensing AWE 5 system
- Portata impianto – 260 l/min
- Pressione di lavoro – 350 bar
- Sbraccio massimo – 11,25 metri
- Peso operativo massimo – 21,80 tonnellate
Ricarica per ogni esigenza
Le batterie garantiscono almeno 4.000 cicli completi di ricarica senza perdita di efficienza. La macchina lavora a 760 Volt e dispone della possibilità di avere due tipi di caricatori. La scelta è caduta sulla ricarica rapida 50 kW/150 kW oppure quella normale da 11 kW/44 kW.
Infatti i tempi di ricarica sono differenti con l’86% della ricarica in 60 minuti nel primo caso (CCS da 30 kW a 75 kW) e con tempi che invece possono variare in modo importante nel secondo caso. Si passa infatti da circa 10 ore con il Low charging power da 11kW (16A) fino alle circa tre ore con la versione 44kW (63A).
Atlas
Le batterie al Litio impiegato sul 200MH accupermettono un’autonomia dalle 3 alle 6 ore di lavoro a seconda dell’impiego