Benalu Rocktrack, per il trasporto dei massi.
Benalu ha ulteriormente sottolineato la sua specializzazione nel cava-cantiere con la nuova gamma Rocktrak nata per il trasporto dei massi e dei materiali abrasivi.
Benalu ha presentato all’ultimo Solutrans la nuova gamma Rocktrack per il trasporto di massi da scogliera. Un’applicazione che, ovviamente, si allarga a tutti quei materiali abrasivi e spigolosi che richiedono mezzi specifici. Parliamo quindi del mondo della demolizione. O di tutti quei cantieri specializzati nei lavori di difesa spondale e del territitorio in generale. I nuovi semirimorchi Benalu Rocktrack sono venduti con il marchio Bennes Marrel di proprietà del gruppo francese. L’azienda si è infatti costruita nel tempo una solida reputazione nel campo del trasporto specializzato cava-cantiere. L’obiettivo dei nuovi semirimorchi Rocktrack è quello di aumentare l’efficienza e la durata in questo gravoso settore.
La specializzazione di Benalu nei trasporti cava-cantiere
Il costruttore di Liévin si presenta infatti con una gamma di allestimenti molto interessanti per i trasporti di materiale sfuso. Con un occhio sempre molto attento a quelli più complessi e difficili da trattare. Come ad esempio i rottami ferrosi. Un’esperienza sul campo che ha permesso di andare incontro alle specifiche esigenze dei settori più complessi come quello, appunto, del trasporto di massi da scogliera. O come il settore, sempre più in aumento, della demolizione. La nuova gamma Rocktrack guarda quindi, grazie a soluzioni specifiche, ad un settore che è in forte espansione anche nel nostro paese. Le caratteristiche dei nuovi allestimenti puntano quindi ad una elevata qualità data da materiali alto resistenziali.
Un’esperienza preziosa
Ovviamente con gli accorgimenti che nel tempo hanno portato Benalu e Bennes Marrel ad essere un riferimento nel settore. Un’esperienza preziosa che ha permesso al costruttore francese di immettere sul mercato un semirimorchio con una cassa in acciaio Haldex dal fondo di 10 mm e dalle sponde di 8 mm. Le configurazioni disponibili vanno incontro sia ai trattori 6×4, che in Italia sono spesso immatricolati come mezzi d’opera, sia 4×2 o 4×4 in versioni stradali. Quest’ultimo allestimento è particolarmente diffuso in Francia con un semirimorchio a due assi accoppiato ad un trattore stradale sempre a due assi.