Blend Plants ha sempre puntato su flessibilità e polivalenza di impiego. Difficile da immaginare quando si parla di impianti mobili per conglomerati cementizi. L’azienda bresciana, però, ha completamente cambiato i paradigmi di valutazione nel settore. Portando sul mercato un modo diverso di intendere gli impianti mobili. Considerazioni che Fabrizio Rattalino, titolare della Rattalino Scavi di Chieri, in provincia di Torino, ha attentamente considerato nel momento in cui ha dovuto scegliere.

Anche perché l’imprenditore piemontese condivide con la Blend Plants gli stessi valori di base che la accompagnano nel suo cammino di crescita e ricerca.

L'A240.2 della Blend Plants è un impianto che punta alla massima polivalenza

RATTALINO SCAVI

L’azienda piemontese è oggi fra le più strutturate della regione

Parlando infatti con Fabrizio Rattalino emerge una forte propensione all’innovazione e alla razionalizzazione dei processi. L’impresa di famiglia è presente da 50 anni sul mercato torinese e conta oggi 70 dipendenti per oltre un centinaio fra macchine e impianti. Un salto di qualità che Fabrizio, seconda generazione alla guida dell’azienda, ha fortemente voluto cambiando completamente la propria visione operativa.

Parlare di scavi è infatti riduttivo. Infatti l’impresa piemontese è impegnata attivamente nel settore delle demolizioni, del riciclaggio, delle costruzioni industriali e nella produzione di materiali inerti e conglomerati cementizi.

L'impianto Blend Plants A240.2 della Rattalino Scavi è quasi sempre nella piattaforma di Santena

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L’impianto Blend Plants A240.2 è quasi sempre nella piattaforma di recupero di Santena

Un cambio di prospettiva

“La Rattalino Scavi è oggi un’impresa che opera in diversi settori” ci spiega Fabrizio “ma il core business aziendale è sempre il movimento terra. Da qui siamo infatti passati ad incrementare le demolizioni, il recycling e la produzione di conglomerati cementizi e misti cementati. In società con un’altra importante realtà del settore, con cui collaboriamo stabilmente, abbiamo acquistato una realtà estrattiva e di produzione di materiali inerti. Si tratta, nello specifico, della Cave Moncalieri che ha una lunga tradizione di alta qualità ed è collocata in posizione strategica rispetto alla città di Torino”.

La Rattalino Scavi è nata ed ha sede a Chieri, una cittadina sul versante sud della collina di Torino al confine con la provincia di Asti. Una posizione strategica per il mercato con una finestra privilegiata sulla zona sud di Torino e con un facile accesso fino ad Asti e Cuneo. Tanto che oggi l’azienda è attiva anche nella costruzione di edifici industriali, opere infrastrutturali e di urbanizzazione. Ci spiega infatti Fabrizio Rattalino “Abbiamo intrapreso un percorso di crescita imprenditoriale che ci ha guidati verso l’esecuzione di lavori acquisiti direttamente dalla committenza. Parallelamente abbiamo anche iniziato a svolgere lavori in conto proprio. Attualmente solo una percentuale minima del nostro fatturato è svolta in subappalto. Un salto mentale importante che ha richiesto una struttura aziendale organizzata, efficiente e razionale. Dove gli impianti di produzione dei diversi tipi di materiali sono strategici per la produttività aziendale”.

L'impianto della Blend Plants rappresenta un elemento fondamentale per la Rattalino Scavi

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Il Blend Plants A240.2 si occupa della produzione di misti cementati con aggregati riciclati

Puntare sul recycling, la svolta operativa

Una visione, quella di Fabrizio Rattalino, che ha profondamente cambiato l’azienda di famiglia. Capire con grande anticipo l’importanza del recupero dei materiali è stato infatti fondamentale.

“Attualmente operiamo con tre grandi piattaforme di recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione ci spiega Fabrizio La prima è quella storica di Pessione, nei pressi di Chieri, dove c’è la nostra principale sede aziendale. La seconda è quella di Santena, dove ci troviamo ora, e la terza, in società con un’altra azienda, si trova nella sede della Cave Moncalieri, alle porte di Torino. In questo modo siamo strategicamente presenti in tutta la zona sud di Torino con una forte apertura sia verso il capoluogo, sia verso la provincia di Asti e Cuneo. Il recupero dei materiali avviene con la produzione di aggregati riciclati certificati che utilizziamo anche per il confezionamento di misti cementati”.

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L’arrivo del Blend Plants A240.2

La Rattalino Scavi produce misti cementati con un impianto mobile Blend Plants A240.2 equipaggiato con il silos orizzontale S032 e dotato di gruppo elettrogeno di bordo.

“La scelta di acquistare un impianto mobile della Blend Plants è stata ragionata e supportata da un lunga serie di caratteristiche positive” ci spiega Fabrizio Rattalino “fra cui spicca sicuramente la effettiva trasportabilità. Sul mercato ci sono infatti molti impianti che sono definiti mobili ma che, alla prova dei fatti, non lo sono affatto. Invece l’A240.2 della Blend Plants lo è sul serio. La sua messa in servizio richiede non più di un’ora facendo tutte le operazioni con la dovuta precisione. Da un punto di vista energetico è completamente autonomo ed ha un’economia di gestione che, soprattutto in questi periodi, è decisamente competitiva. Lo utilizziamo sia nella nostra piattaforma di Santena, sia nei grandi cantieri. Infatti la sua flessibilità di impiego e la semplicità di trasporto lo rendono molto competitivo dove ci sono grandi quantità da produrre direttamente in cantiere”.

Una riflessione che ha portato anche all’acquisto del silos orizzontale S032. Questa scelta va infatti nella direzione di avere un impianto facilmente trasportabile ed installabile senza opere infrastrutturali.

Ci spiega infatti Fabrizio Rattalino che “L’acquisto del silos orizzontale è un’altra scelta che rifarei immediatamente. Il modello S032 ha una lunghezza di 9 metri e una capacità di 32 metri cubi. Si tratta di un componente che spostiamo facilmente e che non richiede nessuna opera di fondazione, nessuna gru o altra macchina per il suo posizionamento. La presenza dei piedi idraulici permette il carico e lo scarico su un rimorchio convenzionale. Un’operazione veloce e semplice che ci permette di risparmiare tempo ed essere immediatamente operativi”.

La Rattalino Scavi recupera gli aggregati riciclati confezionando misti cementati

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La flessibilità operativa del Blend Plants A240.2 è una delle sue caratteristiche fondamentali

Il silos orizzontale Blend Plants S032 completa in modo organico l'A240.2

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Il Blend Plants A240.2 opera con il silos orizzontale S032 che ne aumenta la polivalenza

L’impiego degli aggregati riciclati

La Rattalino Scavi utilizza l’A240.2 per il confezionamento dei misti cementati usando solamente aggregati riciclati.

Sottolinea Fabrizio Rattalino che “La presenza dell’A240.2 chiude un ciclo di recupero in modo decisamente produttivo. La polivalenza di questo impianto ci permette infatti di produrre anche altri tipi di conglomerati ma la nostra scelta operativa è molto mirata. La Blend Plants è un’azienda che permette di cucire su misura ogni impianto in modo sartoriale. Una filosofia che ci ha permesso di allestire il nostro A240.2 con il chiaro obiettivo della produzione di misti cementati”.

“Sono materiali che utilizziamo per la costruzione di piazzali e sottofondazioni stradali specifica Rattalino “Abbiamo quindi deciso di posizionare il gruppo elettrogeno di alimentazione al posto di una delle tre tramogge. Infatti operiamo al massimo con due granulometrie e abbiamo quindi scelto la strada della massima autonomia. Ci permette infatti di essere operativi in qualsiasi cantiere e di alimentare non solo il funzionamento dell’impianto ma anche del silos e di tutti gli altri servizi accessori”.

La produzione oraria dell’A240.2 si attesta a 120 metri cubi grazie alla presenza del mescolatore continuo a doppio albero controrotante. Una soluzione che permette di avere una resa elevata producendo conglomerati certificati.

Il mescolatore in continuo a due alberi controrotanti è una caratteristica del Blend Plants A240.2

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Il mescolatore a due alberi controrotanti del Blend Plants A240.2 permette una produzione di 120 mc/h

L'A240.2 impiega sia il dosaggio per volume che per peso

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Gli aggregati riciclati sono dosati sia per volume che, in opzione, per peso

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I quadri di comando dell’A240.2 sono chiari e di semplice utilizzo

La scelta di Blend Plants per andare incontro alla qualità

“Questo impianto è ovviamente pensato per produrre conglomerati di vario tipo e con un livello qualitativo molto elevato” ci spiega Fabrizio Rattalino “Utilizzarlo quasi esclusivamente per confezionare misti cementati potrebbe sembrare addirittura uno spreco. Ma la sua polivalenza e la trasportabilità semplicissima e rapida sono due fattori che aumentano in modo esponenziale l’efficienza aziendale. Alla luce del tempo risparmiato in effetti non hanno prezzo. E alla fine rimane comunque sempre l’opzione di impiegarlo, se necessario, per confezionare calcestruzzo o conglomerati bituminosi a freddo”.

Continua Fabrizio “Il rapporto con Blend Plants ci ha anche portati verso l’impiego delle casseforme Betonblock con cui realizziamo blocchi in calcestruzzo molto usati per la realizzazione di muri di contenimento, pareti divisorie per lo stoccaggio di materiali o pavimentazioni speciali modulari ad alta resistenza. Per il confezionamento dei conglomerati utilizziamo anche l’A240.2 sempre reimpiegando aggregati riciclati e incrementando così la filiera dell’economia circolare che, in edilizia, ha un potenziale enorme a mio avviso ancora inespresso”.

La visione di Fabrizio Rattalino è chiara “Il percorso del riciclaggio dei materiali sarà sempre più pregnante per il futuro. Abbiamo iniziato questo cammino da diversi anni ma a mio avviso siamo ancora all’inizio. Il settore ha un potenziale enorme e sarà sempre più strategico. Anche per una riduzione dell’inquinamento, dei trasporti su strada e dell’uso delle materie prime nobili”.

Rattalino Scavi ha scelto di installare un gruppo elettrogeno al posto di una tramoggia

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L’impianto Blend Plants A240.2 è stato pensato per essere energeticamente autonomo

I casseri Betonblock sono commercializzati da Blend Plants

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L’accoppiamento fra il Blend Plants A240.2 e i casseri Betonblock ha aperto una nuova opportunità di mercato

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Fabrizio Rattalino è entrato nell'azienda di famiglia a inizio anni '90.

Una "seconda generazione" che ha dato una svolta decisa al tipo di impostazione e organizzazione aziendale spostando il baricentro delle attvità verso un maggiore valore aggiunto. Alla base della crescita della Rattalino Scavi c'è una chiara visione aziendale dove la sinergia fra diversi settori affini è stata implementata e organizzata.

Si tratta, nei fatti, di una strategia dove la cosiddetta "economia circolare" di cui molti parlano ma che in pochi praticano, è stata effettivamente messa in pratica.

Oggi la Rattalino Scavi occupa oltre 70 persone ed è attiva nei maggiori cantieri regionali. Il parco macchine aziendale è composto da circa 200 mezzi fra autocarri, pale gommate, escavatori e impianti mobili di frantumazione, vagliatura e produzione di conglomerati cementizi. Fra cui anche il Blend Plants A240.2. Impianto a cui Fabrizio Rattalino ha deciso di affiancare anche il silos orizzontale, sempre della Blend Plants, S032 per avere un insieme trasportabile e installabile ovunque senza opere di fondazione.

L'attività è organizzata anche con tre piattaforme di recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione localizzate strategicamente in diverse aree della zona sud di Torino vicino a due svincoli della tangenziale sud. Il capoluogo è quindi facilmente accessibile ma, al contempo, si è molto vicini alle principali vie di accesso verso le province di Asti e Cuneo.

Il recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione è stato anche affiancato dai casseri Betonblock con cui l'azienda produce blocchi componibili impiegati per la costruzione di muri di contenimento e altri manufatti compatibili con il loro impiego.

Con l'acquisto della Cave Moncalieri, in società con un'altra grande azienda con cui la Rattalino Scavi collabora stabilmente, l'azienda è entrata anche nel settore dell'estrazione e lavorazione di inerti di alta qualità. L'impianto, fra i più moderni della regione, è collocato alle porte di Torino in una posizione facilmente accessibile dalla città e rappresenta un hub logistico di valore per affrontare in modo efficiente i cantieri urbani.

La piattaforma di recupero di Santena si trova alla fine della tangenziale di Torino in corrispondenza con l’inizio della A21 Torino-Piacenza

L’attività di recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione è un asset fondamentale su cui Fabrizio Rattalino ha puntato da molti anni

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