CGT, cogenerazione e revamping. Si può fare!
CGT si è occupata del revamping dell'impianto di cogenerazione della Surgital integrandolo con un impianto fotovoltaico e ottenendo un risparmio di CO2 di circa 2.900 tonnellate all'anno. Aumentando l'efficienza aziendale complessiva.
CGT è associata, nel nostro settore, al marchio Caterpillar. Cosa sicuramente vera ma che, in realtà, va ben oltre. L’azienda è infatti attiva in settori legati a corda doppia con il costruttore americano ma non per forza di cose attinenti al movimento terra. Fra queste vi è sicuramente la cogenerazione che vede CGT impegnata ormai da molti anni per proporre soluzioni economiche ed efficienti che permettano di risparmiare denaro e limitare le emissioni in atmosfera.
Un mondo che evolve e che oggi si sta trovando di fronte a scelte strategiche fondamentali. Fra cui anche il rinnovo e la “ristrutturazione” di impianti ormai esistenti e attivi da lungo tempo.
Un’attività di revamping che abbiamo già visto rivolgersi verso grandi macchine movimento terra come, ad esempio, i dumper rigidi.
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Cogenerazione e revamping secondo CGT
La cogenerazione interessa aziende di ogni tipo. In questo caso si parla di settore alimentare con i riflettori puntati su Surgital SpA. Si tratta di un’azienda nata nel 1980 come piccolo laboratorio artigianale di pasta fresca fatta a mano. Nel tempo è cresciuta diventando un’azienda leader nel settore della pasta fresca surgelata. Infatti produce ogni giorno 30 tonnellate di sughi pronti, 175 tonnellate di pasta fresca surgelata e 90.000 piatti pronti.
Presso la Surgital è in funzione dal 2010 un impianto di cogenerazione da 4,3 MW. L’attività di revamping ha permesso di salvaguardare parte dell’impianto stesso riducendo tempi e costi di fermo. E’ stato quindi possibile produrre, sempre grazie ad una potenza di 4,3 MW, energia elettrica, termica e frigorifera riducendo la CO2 di quasi 2.000 tonnellate all’anno. Riduzione che arriva a 2.900 grazie al nuovo impianto fotovoltaico integrato.
L’azione di CGT si è quindi incentrata sia sull’impianto di cogenerazione, modellato su specifiche esigenze, sia su una nuova piattaforma di comando e controllo di tutti i sistemi di produzione energetici. Piattaforma basata su modelli “AI” e “machine learning” che permetterà, una volta a regime, di ridurre ulteriormente i consumi energetici e quindi le conseguenti emissioni di CO2.
CGT
Il revamping dell’impianto di cogenerazione della Surgital ha previsto una profonda efficientazione
Il successo di Surgital
La crescita dell’azienda di Lavezzola, in provincia di Ravenna, deriva dalla capacità di basare un ottimo progetto imprenditoriale sulla capacità e sulla tradizione di saper fare la pasta fatta in casa. Ma tutto questo senza dimenticare l’innovazione. Un fattore che comprende non solo la ricerca di nuovi orizzonti gastronomici ma anche l’attenzione al risparmio energetico e all’impatto ambientale.
Edoardo Bacchini, fondatore e Amministratore Delegato di Surgital SpA , sottolinea che “In un’azienda energivora come la nostra l’aspetto ambientale è imprescindibile. Abbiamo infatti svariate esigenze che cambiano in base a 34 linee produttive. Per questo motivo abbiamo installato il primo impianto di cogenerazione con CGT già nel 2010. E’ stato poi seguito dal primo impianto fotovoltaico e dal depuratore per riutilizzare l’acqua di raffreddarmento delle torri di evaporazione dei gruppi frigoriferi”
E continua “Quando CGT ci ha proposto di rinnovare il nostro impianto di cogenerazione per aumentare ulteriormente l’efficienza energetica e la sostenibilità della nostra attività produttiva abbiamo accettato subito. Occorre infatti pensare che oggi soddisfiamo autonomamente il 90% del nostro fabbisogno energetico. Questo intervento di revamping dell’impianto di cogenerazione rappresenta quindi un ulteriore passo avanti nell’impegno verso la sostenibilità energetica.”
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Cosa ne pensa CGT
Prosegue Massimiliano Gaddoni, responsabile degli impianti freddo e cogenerazione “CGT ha svolto uno studio approfondito della configurazione energetica del sito di produzione prima di proporci la nuova soluzione cogenerativa con l’obiettivo di offrirci una soluzione su misura. Dallo studio è emersa l’utilità di integrare l’impianto di cogenerazione con un impianto fotovoltaico da 2,5 MW. Realizzato anch’esso da CGT, integra il fabbisogno dello stabilimento con energia elettrica rinnovabile e carbon free”.
La visione di Surgital
Interviene anche Elena Balbi, responsabile finanza e controllo di Surgital “CGT ci ha fornito anche uno strumento di monitoraggio dei flussi energetici di stabilimento per soddisfare le nostre specifiche esigenze e garantire il miglior risultato in termini energetici ed economici. Si tratta di uno strumento che ci garantisce una visione globale, da remoto e in tempo reale. È un’unica piattaforma che, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, ci permette di gestire i vari sistemi di produzione di energia. Tutto questo assicura un esercizio ottimizzato in ogni condizione. Inoltre possiamo sempre contare sul supporto di CGT per analizzare i dati raccolti con il monitoraggio”.
Conclude Edoardo Bacchini “CGT si è confermato un partner affidabile e prezioso. Grazie a questa soluzione, abbiamo ottenuto molteplici benefici in termini operativi e ambientali. Con un notevole risparmio energetico, economico e con la riduzione delle emissioni di CO2 e, di conseguenza, del nostro impatto sull’ambiente.”
Ecco il video dove si racconta la storia del revamping dell’impianto di Surgital.