Cummins e l’importanza dell’idrogeno verde: nuove applicazioni
Futuro green per Cummins: produzione, stoccaggio e successivo impiego dell'idrogeno verde hanno un nuovo slancio
Agritechnica del novembre 2023 si è riempita di novità: la fiera svoltasi ad Hannover ha portato un gigante del settore dei sistemi propulsivi, l’azienda americana Cummins, alla presentazione di un ambizioso progetto green, denominato “Destination Zero“, ed orientato lungo tre direzioni: la produzione di idrogeno verde, la sua gestione e il trasporto dell’idrogeno e l’applicazione dell’idrogeno nei motori e nelle celle a combustibile.
L’idrogeno verde è un tipo di combustibile prodotto attraverso energia pulita, e si è ritagliato uno spazio di grande importanza all’interno di Cummins, con una produzione stabile e sviluppata in Belgio e in Canada; l’azienda ha anche deciso di investire in nuovi impianti di elettrolizzazione in Spagna e negli States. Il tutto, per un ammontare di oltre 600 elettrolizzatori distribuiti in 100 Paesi. Lo stoccaggio di una così grande quantità di idrogeno verde è stata possibile attraverso una join venture con Nproxx, da sempre un punto di riferimento a livello mondiale per la conservazione dell’idrogeno.
Cummins, le applicazioni per l’idrogeno verde
I focus più importanti di Agritechnica sono, tuttavia, le applicazioni Off-Highway: a tal proposito, Philip Dawson (General Manager, Global AG Business) ritiene di poter affermare: “Stiamo accumulando esperienza nell’elettrificazione, attraverso la nostra divisione Accelera by Cummins. Vedo che per i trattori che operano vicino all’azienda agricola (ma non solo ndr), dove è facile implementare un’infrastruttura, adotteranno l’elettrico prima dei trattori da campo aperto“.
Dawson ha inoltre dichiarato: “Vedo che per i trattori che operano vicino all’azienda agricola, dove è facile implementare un’infrastruttura, adotteranno l’elettrico prima dei trattori da campo aperto. Le grandi macchine da campo aperto devono svolgere lavori più pesanti e richiedono prestazioni più elevate e ore di lavoro più lunghe. Penso quindi che la tecnologia delle batterie sarà limitata ai trattori più piccoli, mentre la sfida diventa più difficile con i trattori più grandi, dove la capacità della batteria potrebbe non essere sufficiente per le loro esigenze di lavoro“.
Assemblaggio, un gioco da ragazzi
“Per quanto riguarda i nostri motori diesel, sono già tutti compatibili con il biocarburante HVO e offrono un livello di beneficio ambientale. Ci sono altri biocarburanti che potrebbero essere particolarmente interessanti per il mercato agricolo, ad esempio l’etanolo in Sud America, che potrebbe alimentare un’economia circolare per gli agricoltori. Per quanto riguarda il nostro nuovo motore a combustione di idrogeno, esso può fornire caratteristiche prestazionali simili a quelle dei nostri motori diesel, con sfide legate allo stoccaggio e alla produzione di idrogeno da superare“.
Steve Nendick (Direttore Marketing Communication) aggiunge: “Il motore a idrogeno che mostriamo qui è quello che chiamiamo motore agnostico. In sostanza, cambia la testata, ma il blocco rimane lo stesso, facilitando l’assemblaggio dal punto di vista degli OEM. Possiamo offrire l’uso di diversi tipi di carburante con la stessa piattaforma del motore: diesel pulito, idrogeno, biogas. Finora il biogas ha avuto una scarsa diffusione nei motori agricoli, ma in Europa stiamo già alimentando camion e autobus con motori a gas naturale e quindi abbiamo esperienza. Abbiamo appena spostato la nostra produzione di motori a gas naturale dagli Stati Uniti all’Europa, in modo da poter supportare meglio gli OEM europei con motori a gas naturale su strada“.