HYUNDAI premiata al Diesel of the Year con i suoi DX modulari a 4 e 6 cilindri. Una storia che affonda le radici temporali circa una decina d’anni fa. Proprio quando la allora Doosan Infracore lanciò la gamma G2. Si trattava di un terzetto di motori compatti da 1,8, 2,4 e 3,4 litri inizialmente destinati solo per il mercato captive con carrelli elevatori, minipale, miniescavatori e per il fabbisogno specifico di Bobcat.

Già allora però si pensava al free market come dimostra, ad esempio, la successiva fornitura di 8.000 unità a Goldoni Keestrack. Questo grazie ad un’architettura al passo coi tempi e disegnata sui requisiti fondamentali di compattezza e densità di potenza. La consacrazione definitiva avviene con l’estensione di questo approccio a un duetto modulare, 4 e 6 cilindri con canna da 1,25 litri (Alesaggio x Corsa 110 x 132 mm). I nuovi propulsori, battezzati DX05 e DX08, si fanno largo soprattutto tra gli escavatori ed un gran numero di applicazioni off-highway. Fino ad estendere la copertura delle applicazioni fino all’attuale acquisizione da parte di Hyundai. E quindi con il cambio di nome.


HYUNDAI e i suoi motori da Conexpo ad oggi

La prima presentazione dei nuovi propulsori da parte di Hyundai è avvenuta a Conexpo 2023. Presso lo stand del costruttore erano infatti presenti, sotto ad una teca, in versione miniaturizzata.

Gli stessi vertici aziendali dichiararono che “Abbiamo disegnato completamente da zero un motore elettronico con cilindrate di 5 e 7,5 litri. Il nostro obiettivo è sia il bacino Stage V che quello China V. Abbiamo quindi due strategie per centrare questi obiettivi. Ragionando in prospettiva il mercato premierà un approccio multitasking e non ci sarà una soluzione vincente. Forse le cose cambieranno nel 2040 o nel 2050. Ma fino ad allora dovremo sostenere il nostro business motoristico. Ed è per questo che stiamo sviluppando due strategie diverse per il motore a combustione interna e per la fabbrica del futuro”.

Una chiara visione del futuro

Sintetizzando le ultime parole è chiaro come la visione del futuro di Hyundai non si sia fatta influenzare dalle chimere dell’elettrificazione a tutti i costi. Tenendo aperte quindi più strade e investendo per essere ai primi posti del mercato. Quindi l’endotermico del futuro è di fatto quello del presente e si chiama DX. Il propulsore che è oggi ufficialmente il Diesel of the Year 2025.

Fino ad oggi questo settore è stato monopolio dell’industria occidentale fino all’irrompere del Sol Levante nel panorama motoristico. Il Diesel of the Year si è infatti fermato la prima e l’unica volta in Oriente nel 2019. Parliamo quindi di cinque anni fa quando la premiazione coinvolse lo staff ingegneristico di Kubota. Ora attraversiamo lo stretto di Corea, perché è proprio in Corea del Sud che traslocherà questo premio che, dal 2006, riconosce il gradiente di innovazione del termico a ciclo Diesel.

Allestimenti per ogni applicazione

Allestiti anche in formato G-Drive, per le esigenze della generazione di potenza, quasi sicuramente arriveranno anche nel mercato della nautica. La multidisciplinarietà rappresenta infatti uno dei parametri privilegiati nel conferire il Diesel of the Year. L’ingegneria coreana ha perfezionato la turbina a doppio stadio per calibrare la sovralimentazione con un ingresso in coppia a bassi regimi ed un rapido riempimento dell’intera curva fino al punto massimo. Una progressione che va da 900 a 1.400 giri/min.

Il 5 e il 7,5 litri si distinguono per livelli di potenza rispettivi di 171 kW per 955 Nm di coppia massima e 254 kW per 1.460 Nm. Rispetto ai modelli precedenti di Hyundai si registra quindi un balzo in avanti della potenza del 6% di coppia e potenza per quanto riguarda il 5 litri. Passando al DX08 si ha invece un incremento del 19% per quanto riguarda la potenza e del 15% per la coppia.

Hyundai si è aggiudata il Diesel of The Year 2025 con il DX05 e DX08

Diesel of the Year

Il DX05 è un 4 cilindri che può arrivare a 171 kW di potenza per 955 Nm di coppia massima

Elettronica amica

Tutta l’elettronica è sviluppata in house. Tanto che l’elaborazione dei software e della centralina permettono grandi spazi di personalizzazione in base alla specifica applicazione e ai relativi cicli di lavoro. A livello di elasticità sia il DX05 che il DX08 sono ora disponibili anche con una sola turbina con valvola wastegate. Si tratta di una specifica scelta che mette d’accordo sia l’elettrificazione parziale, sia la possibile conversione a idrogeno. Due opzioni che Hyundai ha tenuto in considerazione proprio in virtù della sua visione a lungo termine.

Fra le altre cose il software che controlla il sistema ibrido è sviluppato internamente dalla stessa Hyundai. Infatti in azienda evidenziano come “Siamo in grado di fornire il sistema completo con il motore ed i componenti elettrificati. Hyundai ha ingegnerizzato anche il pacco batterie ed infatti disponiamo della tecnologia sia del motore, sia del sistema elettrificato. Siamo quindi in grado di fornire ai nostri clienti una combinazione tecnologica che comprenda anche il pacco batterie. Stiamo parlando di batterie agli ioni di litio da 48 Volt dedicate alle applicazioni più piccole. Ma possiamo arrivare fino ad una proposta da 360 Volt per le macchine più grandi”.

La visione di Hyundai per le applicazioni pesanti

E continuano in Hyundai “Tuttavia, le applicazioni più esigenti necessitano di un’enorme quantità di energia. Questo implica un volume eccessivo del pacco batterie poiché l’energia richiesta è veramente molta per riuscire a soddisfare un funzionamento prolungato. Per questo abbiamo adattato il nostro motore a combustione interna all’idrogeno. Con una cilindrata di 11 litri il motore base è di fatto un’unità diesel e gas che abbiamo convertito all’idrogeno. Eroga 300 kW per 1.700 Nm di coppia ed è adattabile ai veicoli commerciali, agli autocarri e agli autobus. Ma non solo. Anche agli escavatori da circa 30 e 34 tonnellate e ad altre macchine movimento terra. Si presta ovviamente anche per i gruppi elettrogeni”.

Diesel of the Year

Il DX08 è un sei cilindri da 254 kW di potenza e 1.460 Nm di coppia massima


Un percorso chiaro fatto di investimenti e tecnologia

Hyundai ha di fatto tracciato una vera e propria roadmap molto scrupolosa. Una chiara ottimizzazione delle competenze motoristiche interne con le sinergie virtuose per l’elettrificazione e la digitalizzazione che, di sicuro, in Corea non mancano.

Il team progettuale di Incheon ha inoltre sottolineato “Nello sviluppo dei nuovi motori DX l’attenzione è stata rivolta soprattutto alla durata e alle prestazioni. Abbiamo quindi utilizzato materiali ad alta resistenza per i principali componenti strutturali tra cui il blocco cilindri e la testata. Per le parti mobili, come punterie, pistoni e fasce elastiche, sono stati scelti materiali resistenti all’usura per migliorare la durata. Inoltre abbiamo utilizzato un turbocompressore doppio stadio nei sistemi di aspirazione e scarico. Questo non solo ci garantisce un aumento della potenza del 21% rispetto ai motori precedenti ma migliora anche la coppia ai bassi regimi”.

Un percorso virtuoso

Proseguono nella spiegazione di questo progetto “I nostri anni di ricerca e sviluppo nella tecnologia della combustione sono culminati in questi motori. Abbiamo infine ottenuto una riduzione delle emissioni ed un miglioramento dell’efficienza dei consumi fino all’8% rispetto ai modelli precedenti. Questo proprio grazie a tecnologie di combustione avanzate, sistemi di iniezione del carburante ottimizzati ed una migliore gestione dell’aria”.

Proseguono “Inoltre ci siamo concentrati sulla realizzazione di un prodotto incentrato sul cliente. E’ stato fondamentale migliorare la facilità di manutenzione e la convenienza economica. Abbiamo quindi esteso gli intervalli di manutenzione del filtro del carburante e del filtro dell’olio da 500 a 1.000 ore e abbiamo implementato funzioni come il regolatore idraulico (Hydraulic Lash Adjuster) per garantire un funzionamento esente da interventi di manutenzione”.

Diesel of the Year

Visti a Conexpo 2023 per la prima volta, i nuovi DX sono pronti anche per elettrificazione ed idrogeno

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