Escavatori idraulici. Sono gli indiscussi protagonisti dei cantieri. Non c’è lavoro dove non vi sia una macchina di questo tipo allestita dalla semplice benna fino alle attrezzature idrauliche più particolari e di nicchia. La visione di queste macchine sta fortemente cambiando anche da noi. Si stanno infatti moltiplicando le applicazioni con impianti digitali e tiltrotator di ogni genere. Lo stesso vale per gli attacchi rapidi che sono stati visti come inutili e che, finalmente, si stanno diffondendo in modo sempre più capillare.

La tecnologia punta alle attrezzature

Ma l’Italia rimane, da questo punto di vista, ancora un fanalino di coda fra i mercati più evoluti. L’aspetto positivo è che c’è ancora un grandissimo spazio per crescere ed evolversi. Nella concretezza progettuale i costruttori di escavatori idraulici si stanno orientando verso contenuti tecnici e tecnologici che vanno in questa specifica direzione. La tendenza è oggi di fornire macchine che, per assurdo, non sempre sono completamente sfruttate da tutti gli utilizzatori. Alcuni marchi si affacciano anche ai modelli elettrificati di grande dimensione. Per ora ancora dedicati a specifiche esigenze operative e con dei contenuti che, oggettivamente, sembrano più indirizzati al marketing che non alle reali applicazioni di tutti i giorni.

Gli escavatori idraulici Kobelco sono apprezzati per la loro concretezza

Escavatori idraulici

Gli escavatori Kobelco si stanno distinguendo per la loro concretezza

Escavatori idraulici. Le news più interessanti

HITACHI

Il costruttore giapponese è presente con una gamma cingolata e gommata fra le più complete del mercato in grado di coprire le esigenze delle imprese al 100%. Si spazia infatti dal miniescavatore da
1.100 kg di peso operativo fino alle macchine da miniera.
Dove il ciclopico EX8000-7 da 840 tonnellate si contende il titolo di escavatore idraulico più grande al mondo con Komatsu, Liebherr e Caterpillar.

Nei gommati si parte invece dal midi da 10 tonnellate ZX95W-7, costruito in partership con Mecalac, per arrivare a macchine da 25 tonnellate di peso operativo. Un’orizzonte di gamma che trova pochi riscontri nei competitor e che si basa su una tecnologia propria che vede oggi il costruttore presente su molteplici fronti. Dalle macchine termiche a quelle elettrificate. Dove queste ultime comprendono alcuni modelli di miniescavatori e si spingono fino all’EX135US-7 Electric.

Gli escavatori idraulici elettrificati di Hitachi sono stati presentati ad Intermat

Escavatori idraulici

Ad Intermat è stato dato molto spazio all’elettrificazione

La tecnologia di Hitachi

Queste ultime sono macchine sviluppate in modo specifico per il mercato europeo. Infatti è l’unico che, fino ad ora, ha manifestato un certo interesse per questa tecnologia. Nella gamma ordinaria invece spicca l’impianto idraulico Trias III che equipaggia i modelli dallo ZX210LC-7 fino allo ZX350LC-7. Si tratta di un impianto idraulico che vede tre pompe idrauliche lavorare insieme e che è arrivato oggi alla sua terza release. La prima comparsa fu infatti sulla Serie 5 e, successivamente, sulla prima evoluzione della Serie 6. Si tratta di un plus che posiziona oggi gli escavatori idraulici della Serie 7 in una classe di mercato a sé grazie proprio all’esuberanza idraulica. Una prerogativa che, nell’impiego con le attrezzature idrauliche ad alte prestazioni, permette di avere una maggiore efficienza operativa con elevati livelli di produttività.

L'escavatore Hitachi ZX490LCH-7 è una macchina pensata per i lavori pesanti

Escavatori idraulici

Lo ZX490LCH-7 è una macchina pensata per lavori gravosi

Escavatori idraulici

La posizione arretrata del motore permette di avere un bilanciamento ottimale

KOBELCO

L’azienda di Hiroshima è uno degli specialisti globali nel settore degli escavatori idraulici con una fortissima vocazione per le macchine da demolizione. Un ambito dove è infatti presente con mezzi self made che arrivano anche a 350 tonnellate di peso operativo. La gamma convenzionale prevede oggi modelli cingolati che spaziano da 800 kg fino a quasi 90 tonnellate.

I due escavatori idraulici Kobelco hanno lavorato in piena sinergia in zone impervie

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Le macchine giapponesi sono apprezzate per consumi e affidabilità

Un’offerta con una fortissima presenza di modelli con architettura short-radius. Fra le più importanti novità di Kobelco vi è l’aggiornamento della gamma con l’abbandono delle motorizzazioni Hino a favore di Yanmar e Isuzu. I due nuovi partner a livello motoristico si dividono le classi di peso. Con Yanmar che fornisce la potenza per le macchine fra le 18 e le 30 tonnellate di peso operativo. Dove poi Isuzu gli succede e scende in basso con i modelli short-radius della classe 15 tonnellate. Per poi fare un salto verso l’alto sulle macchine dalle 35 tonnellate fino al top di gamma. Cambiano i motori ma non la filosofia di base con un’idraulica pensata per ridurre i consumi e al contempo avere una controllabilità fluida e riposante. I modelli short-radius si caratterizzano per l’architettura iNDr che riduce le emissioni sonore e favorisce il bilanciamento della macchina.

Escavatori idraulici

La posizione arretrata del motore permette di avere un bilanciamento ottimale

HIDROMEK

L’azienda turca sta crescendo in modo continuo e lineare sul mercato europeo. Questo grazie a macchine che si distinguono per qualità costruttiva, robustezza e accurato studio sia dell’ergonomia, sia dei contenuti tecnologici. La gamma di escavatori comprende oggi sette modelli cingolati e tre gommati. Una suddivisione dell’offerta che distingue in modo molto netto le classi di peso e presenta, nella fascia delle 15/18 tonnellate, anche il modello short-radius HMK145 LCSR. Un escavatore pensato in modo specifico per il mercato europeo.

All’ultimo Bauma abbiamo visto alcune gradite news come lo short-radius HMK245 SRLC di prossimo arrivo. Stesso discorso vale per i modelli midi che insistono fra le 7 e le 10 tonnellate di peso operativo. Lo sviluppo della tecnologia degli escavatori ha inoltre portato anche dei preserie, visti sempre a Bauma, dove l’architettura con braccio gru telescopico riprende in modo chiaro macchine molto diffuse in Giappone e, più in generale, nei mercati orientali.

Fra le caratteristiche qualificanti di Hidromek vi sono sicuramente il design molto curato e l’ergonomia delle cabine. Provenendo da una storia di mercato dove le prime macchine sono nate nel difficile periodo dell’embargo causato dalla guerra con Cipro, Hidromek ha sviluppato una tecnologia self-made dove l’accoppiamento fra motore e pompe sfrutta al massimo la coppia a disposizione. Questo consente di limitare al massimo i consumi ed elevare la durata nel tempo dei componenti. Stesso discorso vale per la struttura e le carpenterie dove la roccia della Turchia ha obbligato il costruttore a scelte tecniche che vanno verso il sovradimensionamento.

Hidromek ha posto molta cura nell'ergonomia delle sue macchine

Escavatori idraulici

Il posto guida degli Hidromek è oggi fra i più funzionali del mercato.

Gli escavatori idraulici Hidromek si distinguono per i contenuti

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Hidromek sta convincendo per la concretezza dei contenuti

LIUGONG

L’azienda cinese è l’ultima arrivata sul territorio nazionale e si distingue, fra i costruttori del dragone, per il livello qualitativo e la tecnologia di cui sono dotate le sue macchine. Parliamo quindi di comandi elettroidraulici con un impianto sviluppato insieme a Kawasaki. Una partnership ufficiale che vede i due grandi brand impegnati insieme sulla gamma di escavatori idraulici di LiuGong.

Il LiuGong 942F è uno degli escavatori idraulici più indirizzati verso il lavoro di cava

Escavatori idraulici

LiuGong si presenta sul mercato con macchine che puntano a tecnologia e concretezza

Design made in England

Da un punto di vista del design è evidente la “mano” di Gary Major, designer che ha sviluppato tutta la nuova linea della gamma JCB e che ormai da diversi anni è a capo della progettazione di LiuGong. Il centro di sviluppo prodotto è infatti collocato non solo in Cina, nella città di Liuzhou, ma anche a Londra e negli stabilimenti della Dressta in Polonia. Oggi il costruttore è sicuramente fra i più radicati nel vecchio continente con una mentalità che lo avvicina maggiormente ai costruttori coreani che non alle classiche aziende cinesi. La gamma spazia dai mini escavatori da 1,5 tonnellate per arrivare fino al 995E, macchina da cava da quasi 100 tonnellate.

Gli escavatori idraulici LiuGong sono macchine pensate per il mercato europeo

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Il 915F CR presidia la fascia delle 15 tonnellate

Develon

Develon punta da sempre ad un elevato rapporto qualità/prezzo. Una strategia che lo ha portato nel tempo a diventare non più un comprimario ma una delle prime scelte delle
imprese. L'ampliamento della gamma e lo sviluppo di nuove tecnologie proprie come l'impianto idraulico VBO lo posizionano oggi fra i marchi più interessanti del mercato in merito a presenza, completezza di gamma e presenza sul territorio con una rete
capillare e qualificata.

L'inglobamento nella grande famiglia Hyundai, che ha portato al cambio di brand, non ha di fatto sortito nessun effetto collaterale in termini di sviluppo del prodotto e contenuti tecnologici. Questo grazie alla tecnologia proprietaria di ogni singola gamma di prodotti. Come nel caso degli escavatori idraulici.

Questo ha portato il marchio anche a dare in prestito alcune proprie macchine come i dumper all'altro brand del Gruppo. Lo sviluppo dei prodotti e la visione di mercato che distinguono da sempre Develon hanno portato l'arrivo di nuovi prodotti come il midi escavatore gommato DX100W-7. Un mezzo che entra in diretta competizione con storici brand di livello. La gamma del costruttore è composta oggi da 23 modelli cingolati da 14 a 100 tonnellate di peso operativo con architetture convenzionali e shortradius.

Al DX100W-7 si aggiungono altri 7 modelli di escavatori gommati dalle 10 alle 22 tonnellate di peso operativo. Un'offerta che consente ai concessionari del costruttore di posizionarsi sul mercato in modo competitivo e completo potendo contare su un portfolio che, fra macchine standard, allestimenti speciali e bracci di diverso tipo, arriva a coprire una percentuale di mercato che supera il 90% della richiesta attuale.

Gli investimenti effettuati anche nei nuovi centri di formazione in Francia e Germania consolida ulteriormente una presenza fortemente radicata sul territorio. E che prosegue con le stesse linee guida che fino ad ora hanno guidato la crescita del marchio. L'entrata nel Gruppo Hyundai ha ulteriormente incrementato questa visione legata al mercato e al prodotto che si basa proprio su una tecnologia di proprietà.
Costantino Radis è un giornalista di riferimento nel settore delle macchine industriali

La mia impressione

Costantino Radis

ESIGENZE IN CONTINUA E RAPIDA EVOLUZIONE. IL MERCATO DEGLI ESCAVATORI IDRAULICI E LA LORO RAPIDA EVOLUZIONE.

Prestazioni idrauliche, utilizzo di attrezzature ad alta tecnologia ed efficienza, hardware consolidato e gestione elettronica semplice ed efficace. Gli escavatori idraulici stanno cambiando rapidamente volto e guardano al mercato.

Macchina matura o suscettibile di un'ulteriore evoluzione?

Definire l'escavatore idraulico non è così semplice come si potrebbe pensare. La continua ricerca di nuove tecnologie indirizzate soprattutto all'impiego sempre più performante e semplice delle attrezzature sta di fatto facendo vivere una seconda e dinamica primavera a queste fondamentali macchine.

L'evoluzione del mercato delle demolizioni, che in Europa troverà un ulteriore e ampio sviluppo legato alla riqualificazione immobiliare e ambientale, sta inoltre portando i costruttori verso trasformazioni che raccolgano le esigenze delle imprese. Alcune aziende, come Kobelco, sono presenti con macchine self-made che hanno alle spalle una storicità tecnologica che le posiziona in modo privilegiato sul mercato. Altre aziende come Hitachi sono presenti con tecnologie specifiche sviluppate insieme a partner europei come KTEG ma sempre sotto l'egida ufficiale del marchio. Elemento non da poco in termini di assistenza, garanzia, certificazione e rivendibilità. Entrambi con tecnologie di livello dove efficienza operativa, trasportabilità e risparmio di tempo sono fondamentali.

Altri costruttori si presentano con soluzioni ufficiali ma molto più convenzionali dove i tempi di allestimento delle macchine sono molto più lunghi e meno vantaggiosi essendo legati a tecnologie di aggancio e sgancio dei bracci sicuramente più economiche all'acquisto ma al contempo superate da un punto di vista tecnologico.

Stanno inoltre arrivando anche macchine alimentate a batteria che, a dire il vero, sono spesso più degli esercizi di marketing che non effettivi modelli utilizzabili nei cantieri ordinari. E non parlo di quelli italiani ma anche di quelli del nord Europa. Stiamo comunque assistendo ad una forte rincorsa tecnologica che sarà poi come sempre selezionata dal mercato. L'unico vero e inoppugnabile giudice di qualsiasi innovazione.

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