Eurocomach, unici al mondo con il 19TR triplice
Eurocomach continua il rinnovamento della sua gamma con miglioramenti a 360° e nuovi modelli. Fra cui il 19TR, unico mini al mondo da 2 ton con braccio a triplice articolazione.
Eurocomach è un costruttore che ha sempre stupito per la sua vena innovativa. Un “modo di essere” che deriva da un’impostazione aziendale dove idee e concretezza sono sempre andate a braccetto. L’azienda di San Piero in Bagno sta continuando con il rinnovamento della sua gamma di miniescavatori. Eurocomach ha presentato proprio in questi giorni cinque nuovi modelli da 1,5 a 1,9 tonnellate. Stiamo quindi parlando del cuore del mercato dove il marchio, di recente entrato nell’orbita CNH, continua a dimostrare di essere una fucina di idee.
19TR
Il primo 2 ton al mondo con braccio dotato di triplice articolazione
I nuovi modelli si presentano quindi per combattere nella zona calda del mercato. Teniamo conto che in Italia siamo di fronte al 54% dei numeri complessivi. Percentuale in cui le macchine fra 1,5 e 2,0 tonnellate raccolgono la fetta più consistente delle preferenze degli addetti ai lavori. Eurocomach si presenta a modo suo. Dopo aver lanciato il modello elettrico 15X, arriva un modello da 1,9 tonnellate che è di fatto un unicum sul mercato mondiale. Parliamo del 19TR, modello con braccio a triplice articolazione. Una macchina dove compattezza e polivalenza si elevano al quadrato grazie a questa soluzione tutta italiana. Che nel tempo si è diffusa in tutto il mondo e ora con Eurocomach è arrivata su un miniescavatore di queste dimensioni. Ma andiamo con ordine.
La nuova gamma
La nuova gamma di miniescavatori Eurocomach fra 1,5 e 2,0 tonnellate copre il “cuore del mercato” di queste macchine compatte.
Una gamma completamente nuova
I nuovi miniescavatori Eurocomach sono il 15ZT, il 17SR, il 18ZT, il 19ZT e il 19TR. Dove la sigla ZT indica Zero Tail, la sigla SR indica gli Short-Radius e TR indica Triplice Short-Radius. Eurocomach ha ragionato su una base modulare dove torrette, carri e bracci, combinati fra loro, danno vita ai diversi modelli. L’impostazione di base è data da un’architettura che vede una torretta pensata per favorire la manutenzione. Sia ordinaria che straordinaria. La piattaforma superiore è infatti ribaltabile all’indietro permettendo un rapido accesso per gli interventi più complessi.
15ZT
L’impostazione modulare prevede l’impiego di una gran parte degli elementi per la realizzazione di cinque nuovi modelli.
La piattaforma superiore è ribaltabile all’indietro permettendo un rapido accesso per gli interventi più complessi.
19TR
L’impostazione per la manutenzione è identica anche per il 19TR dotato di cabina.
Il ribaltamento all’indietro è razionale e permette interventi di manutenzione straordinaria anche in caso di braccio alzato.
Stage V. Si rafforza la collaborazione fra Eurocomach e Yanmar
Per le motorizzazioni Stage V è stato scelto Yanmar. In particolare con due motorizzazioni. Da 854 cc sui tre modelli più piccoli 15ZT, 17SR e 18ZT che dispongono di una potenza di 11,3 kW (15,4 cv). Si sale invece a 1.116 cc per il 19ZT e 19TR con una potenza di 13,7 kW (18,6 cv). L’impianto idraulico è come sempre uno dei punti di forza di Eurocomach. In questo caso ha diviso in due la gamma dei cinque nuovi nati. Con i modelli 15ZT, 17SR e 18ZT che dispongono di 16+16+13,1 litri/min. Quindi 32 litri a disposizione per i movimenti e 13,1 litri per gli accessori. E con i più grandi 19ZT e 19TR che arrivano a 18+18+13,1 litri/min. Quindi dispongono della identica quantità per gli accessori e 36 litri per i movimenti.
Eurocomach si è affidata a Casappa, Walvoil e Hydrocontrol per le pompe e i distributori su tutte e cinque le macchine. Così come i manipolatori del 15ZT, 17SR e 18ZT. I manipolatori del 19ZT e 19TR sono invece forniti da Bosch Rexroth e integrano di serie i roller elettroproporzionali.
19ZT-TR
L’idraulica è sempre stato un punto di forza di Eurocomach.
I modelli più grandi 19ZT e 19TR dispongono di 18+18+13,1 litri/min.
Arrivano quindi a 36 litri per i movimenti e 13,1 per gli accessori.
19 TR, la triplice articolazione secondo Eurocomach
Il braccio con triplice articolazione è un altro dei punti di forza del costruttore italiano. Da questo punto di vista il costruttore italiano è stato un vero innovatore e ha guidato le scelte del mercato. Oggi la gamma Euromach comprende ben cinque modelli con braccio posizionatore con pesi operativi da 2,0 a 10,0 tonnellate. Dove gli ultimi arrivi sono il 45TR, il 55TR e, appunto, il 19TR. Una precisa scelta strategica che porta a esplorare e alimentare molteplici nicchie di mercato. La capacità di unire il braccio triplice all’architettura Short-Radius comporta una versatilità elevatissima e una capacità di movimento in spazi ristretti che non ha infatti concorrenti.
19TR
Il braccio a triplice articolazione appare per la prima volta su mini da 2,0 tonnellate con architettura Short-Radius.
19TR
La polivalenza di questo nuovo “2 ton” aumenta in modo esponenziale con la presenza del braccio a triplice articolazione.
Le possibilità di operare comodamente in spazi stretti aumenta a dismisura.
Un 19 che in realtà è un 20
La sigla 19TR trae parzialmente in inganno. Il peso operativo è infatti di 2.120 kg nella versione con cabina. Il peso operativo di 1.900 kg è relativo invece alla versione con solo canopy. Decisamente interessante la presenza dei roller elettroproporzionali di serie a dimostrazione di un impiego in spazi stretti con accessori di ogni tipo. Il comando della triplice articolazione avviene anche con questi comandi. Evitando quindi la presenza di pedali a vantaggio dello spazio a bordo e del comfort. La carreggiata variabile del 19TR permette di passare da 990 a 1.300 mm di larghezza. In questa configurazione questo modello di Eurocomach sporge dal cingolo di 6,5 centimetri confermando la sua conformazione short-radius.
Cabina 19ZT-TR
Il posto guida è un altro dei punti di forza di Eurocomach. Design ed ergonomia vanno a braccetto.
I roller elettroproporzionali di serie indicano un target di alto livello.
Canopy 15ZT 17SR 18ZT
Il posto guida con il canopy sui modelli più piccoli prevede un’identica impostazione di base. I roller elettroproporzionali non sono presenti.
In questo caso Eurocomach ha scelto il classico pedale a doppio effetto.
Un approccio concreto
Eurocomach ha sempre avuto un approccio molto concreto con il mercato e le sue esigenze. Il costruttore romagnolo, con l’aggiornamento della sua gamma di miniescavatori sotto le 2 tonnellate di peso operativo, ha nuovamente applicato la propria visione specifica. Con l’introduzione della triplice articolazione sul 19TR ha poi nuovamente scardinato le consuetudini. Fornendo non tanto un’argomentazione di vendita alla propria rete, quanto un vero e proprio strumento operativo agli addetti ai lavori.
Sollevamento
La concretezza di Eurocomach si percepisce anche nel sistema di ganci baricentrici omologati per il sollevamento.
Sono sufficienti due punti per movimentare velocemente le macchine con una gru adeguata.
Solo un altro costruttore ha pensato a questo aspetto.
Un modo di affrontare il mercato decisamente proattivo che ci piace. Che piace agli operatori. Che piace alle imprese. E che ha consentito a questa piccola realtà di crescere nel tempo investendo sui giovani che lavorano in azienda e sulle loro idee. La cura dei particolari, dei materiali, del comfort e della funzionalità sono elementi apprezzati dagli appassionati del marchio. Con macchine di qualsiasi dimensione. E con la capacità di Eurocomach di saper studiare versioni speciali per andare incontro alle esigenze specifiche di chi lavora tutti i giorni in cantiere.
La nuova gamma di miniescavatori di Eurocomach punta su concretezza e attenzione per l’operatore.
Che ha sempre la sensazione di lavorare su una macchina i cui accorgimenti sono pensati per aumentare la sua produttività in cantiere.
Fra gli accorgimenti concreti messi in campo da Eurocomach c’è anche il serbatoio del carburante collocato sullo sportello posteriore di accesso.
Un dettaglio che agevola la vita quotidiana dell’operatore.