FUCHS. Arriva il big material handler F 120 MH con il classico carro cingolato da escavatore
FUCHS ha presentato la versione con carro basso da escavatore/gru del suo modello F 120 MH che si colloca al top della gamma dei material handler. Un mezzo dal peso operativo fra le 120 e le 150 tonnellate dotato, nella versione con motore endotermico, del sistema ibrido idraulico Blue Hybrid.
FUCHS abbassa il livello. Non quello delle sue macchine ma quello che riguarda l’altezza del suo big material handler F 120 MH. Presentato al mercato a novembre 2023, il top di gamma del costruttore tedesco si è immediatamente visto nella classica versione port-handler con telaio a cavalletto che porta l’altezza massima al perno ad oltre 32 metri di altezza. Una vocazione, quella del Fuchs F 120 MH, chiaramente improntata verso i grandi cantieri di movimentazione. Carico e scarico di chiatte fluviali, navi e grandi centri di smistamento rottami e materiali sfusi.
L’arrivo sul mercato della versione con il classico telaio da escavatore o gru cingolata.
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La versione con carro basso da escavatore/gru arriva dopo alcuni mesi dalla presentazione del nuovo modello
Fuchs F 120 MH, Blue Hybrid di grande dimensione
Con un peso operativo variabile fra 120 a 150 tonnellate, il Fuchs F 120 MH è disponibile in due versioni di motorizzazione. Con il classico motore a ciclo Diesel ed il sistema di ibridazione idraulica Blue Hybrid oppure con azionamento completamente elettrico alimentato via cavo.
Una doppia scelta legata, per l’appunto, ai diversi contesti applicativi in cui questo grande movimentatore industriale potrebbe essere utilizzato. In stabilimento è ovvio che convenga il funzionamento completamente elettrico. In contesti misti è invece decisamente più flessibile la motorizzazione diesel con il sistema Blue Hybrid.
I numeri dei due diversi tipi di azionamento sono del tutto comparabili, come logico che sia, e portano ad avere un livello di potenza adeguato ad azionare un impianto idraulico impegnativo. Vediamoli nel dettaglio.
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La versione con carro a cavalletto è quella classica utilizzata nei lavori portuali
L’impianto idraulico
Questa volta partiamo dalla fine per arrivare, in modo logico, all’erogazione della potenza. Il flusso idraulico è veramente importante ma, come anticipato, stiamo parlando di una macchina che spazia tra le 120 e le 150 tonnellate. Le pompe a portata variabile erogano 1.020 l/min per movimentare il braccio ed il carro. A questi se ne aggiungono altri 344 l/min indirizzati alla sola rotazione. Un’esigenza fondamentale, quest’ultima, per il tipo particolare di impiego della macchina. La rotazione è infatti un movimento estremamente gravoso che, in un material-handler, è fortemente utilizzato. Velocità, efficienza e coppia di rotazione sono quindi cruciali per l’efficienza del ciclo operativo.
Il distributore lavora con una logica Load Sensing con sensore di carico. Questo permette di avere movimenti fluidi e proporzionali con l’azionamento dei joystick. Si tratta quindi di una scelta ideale per una macchina di questo tipo e di questo impegno.
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L’impianto idraulico dedica ben 344 l/min alla sola rotazione
Due motorizzazioni a scelta
Un impianto idraulico così impegnativo richiede quindi motorizzazioni in grado di reggere gli intensi impieghi del Fuchs F 120 MH. La possibilità di scegliere fra motorizzazione endotermica associata al sistema Blue Hybrid ed azionamento completamente elettrico rappresenta un’ottima opportunità per gli utilizzatori.
Endotermico V6 by Deutz
Il motore endotermico è il Deutz TCD 12.0 V6 Stage V ha una cilindrata di 12 litri con architettura V6. La conformità con le normative antinquinamento è ottenuta con un DPF a rigenerazione continua associato con un impianto SCR per abbattere gli ossidi di azoto. La potenza erogata è di 350 kW (476 cv) a 1.800 giri/min. La gestione elettronica prevede due modalità di lavoro. La ECO Mode sfrutta al massimo tutta la coppia a disposizione operando ad un basso numero di giri. La POWER Mode che invece sfrutta la massima curva di potenza per rispondere alle esigenze di lavori pesanti da svolgere nel minore tempo possibile.
La motorizzazione endotermica opera associata al sistema di ibridazione idraulica Blue Hybrid in grado di sviluppare 150 kW (204 cv) di potenza idraulica immagazzinata nel corso delle manovre. Parliamo quindi di un ibrido diesel-idraulico con un accumulatore che rilascia la potenza idraulica immagazzinata per il sollevamento del braccio che è, di fatto, il movimento più gravoso. Con il distributore Load Sensing che gioca quindi un ruolo fondamentale.
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Il sistema Blue Hybrid indirizza la potenza idraulica immagazzinata al solo sollevamento
Blue Hybrid
Il sistema ibrido Fuchs aumenta quindi l’efficienza energetica e consente un risparmio fino al 35% proprio grazie al recupero dell’energia idraulica non utilizzata nei cicli operativi.
Ecco i suoi punti qualificanti:
- Grazie al recupero energetico la potenza del motore diesel e, di conseguenza, il consumo di carburante sono stati notevolmente ridotti
- Durante ogni ciclo di carico l’energia in eccesso viene immagazzinata e successivamente utilizzata per sollevare il braccio nel ciclo di carico successivo
- Tutti i componenti sono accessibili in modo sicuro e comodo dalla piattaforma di servizio
- Controllo termico per mantenere in modo permanente la temperatura di esercizio ottimale del sistema ibrido e quindi garantire la massima efficienza energetica
- Controllo termico per mantenere la temperatura ottimale di esercizio del sistema ibrido e garantire quindi la massima efficienza energetica
Elettrico con brio
La versione con motorizzazione elettrica non prevede l’impiego del sistema Blue Hybrid. Per questo motivo ha quindi dei livelli di potenza superiori rispetto alla versione con motore endotermico. Il sistema eroga una potenza complessiva di 430 kW con sistema di avvio “soft-starter” per modulare e gestire in modo ottimale la prontezza classica dei motori elettrici.
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Le macchine che lavorano in postazione fissa in impianti, industrie o porti possono essere alimentate elettricamente in modo vantaggioso
Fuchs F 120 MH, alto o basso, cambiano i diagrammi
Le due versioni del material-handler al vertice della gamma attuale del costruttore tedesco si indirizzano ovviamente a target differenti. Il carro elevato con geometria a cavalletto consente di operare in contesti dove è necessario sia stoccare materiale con grandi altezze, sia poter visualizzare bene le zone di carico e scarico. Proprio come nel caso degli impieghi portuali.
La versione con telaio cingolato ribassato, tipico di un escavatore o una gru cingolata, è invece indirizzato per chi ha necessità di movimentazioni importanti senza particolari altezze operative.
Sia ben chiaro, stiamo sempre parlando di misure oversize ma la differenza fra i due differenti carri consiste in 12 metri di altezza al perno. Se invece parliamo di sbraccio abbiamo una differenza di 9 metri.
Le portate sono invece nettamente differenti e partono da 17 tonnellate nella fascia operativa più vicina alla macchina per la versione alta contro le ben 28 tonnellate della versione con carro basso. Numeri differenti per l’ovvio abbassamento del baricentro e per il diverso braccio utilizzato. Parliamo infatti nel primo caso di un braccio da 27 metri contro uno da 18 metri.
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I diagrammi di lavoro delle due versioni a confronto