HIDROMEK. Con CEVIG due HMK310NLC in azione nel grande acquedotto della Valle Orco

HIDROMEK ha fin da principio pensato e costruito i propri escavatori idraulici per lavorare in contesti duri. La patria di queste macchine è infatti la Turchia che si distingue per i terreni fortemente rocciosi e le condizioni di utilizzo estreme. Un DNA che ha portato oggi gli escavatori del marchio di Ankara ad essere molto apprezzati in Europa dove si stanno poco alla volta ritagliando una propria fetta di mercato. Anche alla luce di una reputazione che le macchine si sono conquistate sul campo grazie ad una sostanza che molti marchi sembrano aver dimenticato.

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Cevig è specializzata in lavori in ambito alpino

Hidromek e Cevig. Un legame che si è sempre più consolidato

Fra le zone geografiche italiane dove Hidromek ha trovato un proprio spazio c’è il nord ovest. La Tematec, concessionaria di Torino, è infatti stata la prima ad importare in Italia le macchine “bianco/nere” e nel tempo ha vinto le iniziali diffidenze degli addetti ai lavori. La Cevig, impresa di costruzioni generali con sede a Rivara, in provincia di Torino, è fra le imprese che hanno dato fiducia al marchio turco.

Ad aprire la strada del costruttore è stato un HMK145LCSR. Il riscontro positivo ha consentito di dare fiducia al marchio facendo arrivare in azienda un ben più grande HMK310NLC. Dopo circa un anno di “collaudo” si sono aperte le porte, a fine 2023, ad un HMK230NLC con braccio triplice e lama e, a inizio 2024, è stata la volta del secondo HMK310NLC.

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Cevig utilizza gli escavatori turchi nei propri cantieri

Un’azienda conosciuta per i lavori difficili

Rivara è un comune situato nel Canavese, zona a nord di Torino che si trova a cavallo tra pianura e montagna. Da qui partono le valli che conducono al Gran Paradiso e si estendono le zone che imboccano la Valle d’Aosta. La Cevig è un’azienda che è nata e cresciuta in questo contesto operativo. Tanto che si è nel tempo distinta per la grande capacità di saper operare in cantieri complessi ubicati in territorio montano. Sia nel movimento terra, sia nelle costruzioni edili e sempre con un livello qualitativo molto alto. La propensione agli investimenti ed ad una gestione lungimirante ha portato la Cevig ad avere una cava di pietra di proprietà ed una piattaforma autorizzata per il riciclo di rifiuti da costruzione e demolizione.

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Gli HMK310NLC sono utilizzati da Cevig come macchine al servizio del cantiere a 360°

L’operatività con le macchine movimento terra ha poi portato la Cevig a specializzarsi anche nella costruzione di acquedotti, fognature e impianti speciali. Settore dove si occupa non solo degli scavi ma anche della costruzione degli impianti chiavi in mano. Questa capacità organizzativa ha portato l’azienda, di proprietà della Famiglia Sbrogiò, ad essere un punto di riferimento per appalti complessi. Ossia tutti quei lavori dove contenuti tecnologici e contesto operativo mettono alla prova chi non ha una preparazione adeguata.

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Fra i cantieri di Cevig sono molto frequenti le scogliere

L’acquedotto della Valle Orco

Fra le grandi opere strategiche per l’Area Metropolitana Torinese figura anche il nuovo acquedotto della Valle Orco. Un cantiere che vede oggi numerose aziende attive per posare oltre 140 km di condotte in ghisa dal diametro di 1.000 mm e la costruzione di un potabilizzatore ad ozono.

Un’opera che consentirà a tutto il Canavese e alla zona di Ivrea, capoluogo compreso, di essere completamente autonoma da un punto di vista dell’approvvigionamento idrico. Si parla in totale di 43 comuni a media densità abitativa. In questo modo tutta la conurbazione di Torino potrà avere maggiore disponibilità da altre fonti.

Questo grande cantiere prevede infatti la captazione delle acque dai bacini dislocati ad alta quota nella Valle Orco. Stiamo quindi parlando della porta di accesso principale al Parco Nazionale del Gran Paradiso. Un contesto ricco di acque dove è necessario operare in fretta arrecando il minimo disturbo al contesto.

I dati tecnici dell’opera, come anticipato, sono notevoli:

• 140 km di condotte forzate in pressione
• un potabilizzatore ad ozono dislocato nel comune di Locana e interrato per il 70% per ridurre al minimo l’impatto ambientale
• un investimento complessivo di 255 milioni di euro finanziati come segue:
• 93 milioni – PNRR
• 36,5 milioni – Governo Centrale
• 125,5 milioni – fondi propri S.M.A.T. – Società Metropolitana Acque Torino

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In Valle Orco si sta realizzando il nuovo acquedotto

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Il cantiere dove opera la Cevig è in un tratto dove occorrerà attraversare anche il fiume Orco

Cevig e gli Hidromek HMK310NLC

L’azienda di Rivara, conosciuta ed apprezzata in zona, sta operando insieme ad altre grandi imprese in questo cantiere strategico. Il tratto assegnato è fra i più complessi. Coprirà infatti circa il 10% dell’intera condotta con zone dove sarà necessario utilizzare l’esplosivo per procedere con gli scavi. Inoltre prevede anche l’attraversamente del fiume Orco con tutto quello che ne consegue da un punto di vista della complessità geo-morfologica e della presenza di grandi massi e trovanti.

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L’acquedotto della Valle Orco è in piena costruzione in un contesto non semplice per le imprese

In questo cantiere la Cevig ha quindi deciso di impiegare in modo fisso e costante i due Hidromek HMK310NLC. Una scelta che deriva dal positivo rapporto fra peso operativo, ingombro e prestazioni. A dispetto della sigla sui cofani, infatti, l’HMK310NLC di Hidromek è una macchina che supera le 34 tonnellate di peso operativo. A questo associa una capacità di sollevamento ed una precisione idraulica che consentono di operare in modo efficiente in un cantiere come questo.

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I due HMK310NLC di Cevig lavorano in sinergia in un tratto dell’acquedotto della Valle Orco

Il trasporto avviene infatti in modo agevole e comodo con un semirimorchio mezzo d’opera. Inoltre gli ingombri della macchina permettono di lavorare con efficienza in un contesto operativo dove gli spazi a disposizione non sono sempre ottimali. La Valle Orco, soprattutto nella zona del letto del fiume, si caratterizza per ampie zone di scorrimento che si alternano a gole dove la roccia riduce in modo drastico la sezione.

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Le due macchine di Cevig sono impegnate in modo costante nel cantiere della Valle Orco

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L’azienda di Rivara ha avuto un riscontro positivo con gli escavatori turchi

Essere specializzati

La specializzazione di Cevig consente di affrontare il cantiere in modo positivo. I due Hidromek lavorano infatti in piena sinergia. Una macchina provvede alle opere di scavo e alla posa delle tubazioni in ghisa. Queste ultime sono canne in ghisa dal peso di 3,5 tonnellate. Ogni innesto è sigillato in modo da superare le prove a pressione imposte da SMAT e previste dal Capitolato Tecnico.

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Il primo HMK310NLC si occupa dello scavo della trincea

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La posa delle tubazioni avviene con attrezzature specifiche

Il secondo Hidromek HMK310NLC provvede invece al riempimento delle trincee una volta posate le condotte oltre che a tutta la logistica di contorno. Fra questi compiti anche la preparazione del letto di posa in sabbia e la manutenzione costante delle piste di accesso alla zona operativa.

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La sistemazione della trincea è effettuata dal secondo HMK310NLC

Cevig sta procedendo con questo cantiere nel rispetto dei tempi del cronoprogramma ed in piena sinergia con le altre aziende che stanno operando nel cantiere. Si tratta infatti di un’opera fondamentale e dalla complessa costruzione visto il contesto in cui si lavora. Senza poi tenere conto anche delle forti problematiche legate al clima e che hanno interessato in modo particolare proprio tutta la zona del massiccio del Gran Paradiso. Sul lato opposto della Valle Orco insiste infatti la Valle di Cogne che è stata protagonista, in questi giorni, degli eventi disastrosi di cui si parla quotidianamente nei TG nazionali.

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Il contesto operativo della Valle Orco non è di semplice intepretazione

Hidromek come partner fondamentale

Come anticipato, la Cevig ha attualmente nel proprio parco macchine quattro escavatori del costruttore turco. Tutte macchine che lavorano in contesti alpini o comunque in lavori estremamente complessi. Appalti che l’impresa di Rivara svolge grazie alla elevata specializzazione e preparazione.

La scelta di lavorare con macchine Hidromek deriva proprio dalla necessità di avere mezzi in grado di affrontare con efficienza cantieri impegnativi.

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I due HMK310NLC lavorano insieme con compiti specifici

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La sistemazione delle trincee avviene in modo contestuale alla posa delle tubazioni

Pasquale Messina, responsabile della Cevig, ha sottolineato che “Abbiamo provato il primo Hidromek avvicinandoci con prudenza ma senza pregiudizi alla macchina. Soprattutto a fronte di una macchina oggettivamente ben costruita, con carpenterie molto robuste e di una cabina ed un design convincenti. Dopo averlo utilizzato siamo rimasti colpiti positivamente. Nell’arco di un anno e mezzo sono entrati in azienda altri tre escavatori Hidromek. Le macchine piacciono agli operatori, si sono dimostrate all’altezza dei cantieri impegnativi che affrontiamo ogni giorno e per ora non cè stato il minimo problema. I nostri mezzi accumulano un numero importante di ore/anno e l’affidabilità è sicuramente un cavallo di battaglia di Hidromek”.

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Il cantiere è gestito in modo attento alla sicurezza

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I due HMK310NLC svolgono un ruolo fondamentale nel cantiere