Hidromek, il primo HMK220W MH Gen4 in Italia
Il primo material handler Hidromek HMK220W MH è arrivato in Italia. Una macchina che insiste nella classe fra i 12 e i 13 metri di sbraccio con un peso operativo di 27 tonnellate in azione nella piemontese Fracar. Un mercato dove il costruttore turco si sta affacciando con una gamma sempre più ampia e articolata.
Hidromek è un costruttore che cattura la curiosità degli appassionati grazie ad una storia e ad un’origine non così scontata. Soprattutto in un paese, la Turchia, che molti immaginano in modo completamente differente rispetto a come, in realtà, è realmente. Si tratta infatti di una nazione con una tradizione industriale molto interessante e con punte di grande interesse. Con marchi che, nel nostro settore, fanno segnare alcune punte di diamante come la Hidromek.
Il costruttore ha sede ad Ankara, la capitale, in una zona industriale dove anche costruttori italiani come CNH Industrial hanno una presenza storica e consolidata. Con stabilimenti che, da decenni, producono trattori e macchine agricole per il mercato mondiale. In Turchia sono anche presenti marchi come Mercedes Benz e John Deere con stabilimenti dedicati a specifiche linee di prodotto. Fra cui, nel caso della Stella, dei mezzi destinati proprio al cava-cantiere.
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L’azienda turca è stata fondata nel 1978 dall’ing. Hasan Basri Bozkurt. Venuto a mancare nel 2018, si sono succeduti alla guida dell’azienda i due figli Ahmet, con la carica di Direttore Generale, e Mustafà, con la carica di Presidente.
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La storia di Hidromek è iniziata nel lontano 1978 quando l’ing. Hasan Basri Bozkurt diede inizio alla propria officina per produrre caricatori frontali per trattori agricoli. Ma con un’impostazione già chiaramente orientata al movimento terra. La presenza di Hidromek in Europa è iniziata nel 2007 con l’apertura, in Spagna, della filiale Hidromek West. Da allora la diffusione delle machine turche è andata in crescendo grazie a soluzioni tecnologie innovative e ad un livello qualitativo sempre più alto.
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In piedi i due fratelli Bozkurt che continuano lo sviluppo dell’azienda. A sinistra Ahmet, Direttore Generale, e Mustafà, Presidente.
Hidromek HMK220W MH, outsider material handlers
Le macchine del costruttore turco hanno iniziato ad approdare in Italia dal 2016. Un crescendo continuo che ha portato il marchio a diffondersi lentamente sul territorio nazionale grazie ad un prodotto concreto e affidabile. Ed è per questo che la Fracar di Polonghera, in provincia di Cuneo, ha scelto proprio Hidromek per ampliare il proprio parco macchine con un nuovo material-handler.
“La Fracar ha superato il mezzo secolo di vita” ci racconta Andrea Forgia, titolare dell’azienda insieme ai fratelli Paolo e Danilo “e in tutto questo tempo abbiamo ormai maturato una buona esperienza sulle macchine da movimentazione. La prima cosa che abbiamo imparato è che se il movimentatore ha un DNA da macchina movimento terra tendenzialmente non darà problemi”.
E continua “Abbiamo un rapporto di lunga data con la Tematec, il concessionario Hidromek del nord ovest. Quando ci è stato proposto l’HMK220W MH siamo stati incuriositi. Siamo stati colpiti positivamente dalle carpenterie, dalla cura costruttiva generale, dalla cabina e dalle caratteristiche generali della macchina. Un mezzo a cui non avevamo pensato e che, invece, ha conquistato il nostro interesse e, in seguito, la nostra fiducia”.
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Il primo HMK220W MH arrivato in Italia è operativo nell’impianto della piemontese Fracar.
Un centro di recupero radicato sul territorio
La Fracar ha la propria sede in posizione baricentrica fra Torino e Cuneo. L’attività aziendale spazia in tutto il nord ovest e nella sede di Polonghera sono presenti un centro di pressatura ad alte prestazioni e un impianto per la selezione e riduzione volumetrica di metalli di vario genere. Due impianti che sono alimentati da due macchine fisse su pilone.
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Il nuovo Hidromek HMK220W MH lavora nell’impianto aziendale di Polonghera.
Ci spiega Andrea Forgia che “Nel nostro impianto abbiamo, oltre alle due macchine fisse su pilone, anche diversi escavatori cingolati adibiti alla movimentazione dei rottami metallici. Per affrontare la logistica in modo più efficiente abbiamo quindi deciso di affiancarli con un movimentatore gommato che avesse sbracci superiori. L’Hidromek HMK220W MH ha uno sbraccio di quasi 13 metri con un peso operativo di 26.500 kg e ci permette di essere più produttivi grazie alla sua agilità e velocità”.
Ci spiega Paolo Forgia che “Per noi è importante avere la massima efficienza possibile nella gestione dell’impianto. L’arrivo del nuovo movimentatore ci ha permesso di risparmiare molto tempo e di acquistare più velocità nella selezione e nella gestione dei rottami”.
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L’azienda piemontese è presente sul mercato da oltre 50 anni.
Hidromek HMK220W MH, prestazioni da escavatore
La scelta di andare verso il costruttore turco è stata anche guidata dalla derivazione strutturale del material handling dalle macchine movimento terra. La macchina di base è infatti l’evoluzione in chiave Material Handler dell’escavatore gommato HMK210W H4. Macchina che, a sua volta, deriva dal fortunato modello cingolato HMK230 H4. Torretta, motorizzazione e impianto idraulico sono gli stessi. Cambiano ovviamente il carro, il braccio e la cabina tiltabile.
Il carro ha una larghezza di 2,75 metri ed è dotato di pneumatici pieni specifici per l’uso in contesti gravosi e di quattro stabilizzatori che portano la base di appoggio complessiva a 4,03 metri. Il primo braccio ha una lunghezza di 7.200 mm mentre l’avambraccio arriva a 5.100 mm per uno sbraccio che colloca il nuovo MH di Hidromek nella classe fra i 12 ed i 13 metri.
“Abbiamo fatto questa scelta” ci spiega Andrea Forgia “per avere una macchina dinamica, stabile e performante. Se lo confrontiamo con altri movimentatori industriali costruiti da aziende che si dedicano solo a queste macchine dobbiamo andare su mezzi decisamente più pesanti e goffe per avere le stesse prestazioni. Rivolgendoci ad alcuni marchi occorre infatti salire di peso di almeno 7 o 8 tonnellate per avere sbracci e portate comparabili. Segno di un equilibrio dinamico generale che non lascia spazio ad alcun dubbio. Anche affrontando un costo superiore il vantaggio è notevole”.
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La scelta di Hidromek è stata effettuata dopo un’attenta valutazione del prodotto
Alcuni numeri dell’HMK220W MH
L’Hidromek HMK220W MH è una macchina pensata per queste applicazioni e arricchisce la gamma di movimentatori industriali del costruttore turco.
L’offerta spazia dal “piccolo” HMK140W MH fino alla macchina che abbiamo visto in Fracar. Con la presenza anche di un modello cingolato derivato dall’escavatore HMK230 H4 che fa presagire la comparsa di diversi altri modelli cingolati destinati ad impieghi industriali gravosi.
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LHMK220W MH è il gemello dell’HMK230 MH che ha un peso operativo di 23.600 kg per uno sbraccio massimo di 11.020 mm
La motorizzazione dell’Hidromek HMK220W MH è il diffuso e apprezzato Isuzu 4HK1X da 5.193 cmc con un frazionamento a 4 cilindri in linea. La potenza massima è di 128 kW (172 cv) @ 2.000 giri/min per una coppia massima di 670 Nm @ 1.600 giri/min.
L’impianto idraulico fornisce 2 x 233 l/min ed è gestito dal sistema Opera. Si tratta di una gestione elettronica, completamente sviluppata da Hidromek, che permette di avere diverse regolazioni idrauliche per ottimizzare i consumi e l’efficienza complessiva della macchina. La traslazione è completamente idrostatica ed è azionata da un motore a pistoni assiali che permette di raggiungere la velocità massima di 31 km/h. La pendenza massima superabile è pari al 55% e i freni di manovra e di parcheggio sono idraulici ad innesto automatico.
La visione dell’operatore secondo Hidromek
Il posto guida dell’HMK220W MH è quello che caratterizza tutta la serie H4 del costruttore turco. La cabina è uno dei punti di forza di Hidromek ed è il risultato di un lungo cammino che ha visto il design del marchio più volte premiato all’IF Design Award e al Red Dot Design Award. Si tratta delle due principali competizioni globali nel design industriale.
L’ergonomia e lo spazio interno sono oggi fra i maggiori del mercato. La visibilità è assicurata non solo in modo diretto, con una superficie vetrata molto ampia che si allunga in basso sul lato destro, ma anche con le telecamere posteriore e laterale.
Il sistema Opera consente di programmare le varie funzioni e regolari tutti i parametri di funzionamento dell’impianto idraulico e del motore. La strumentazione è completamente digitale e permette di avere molteplici viste che consentono di monitorare sia il corretto funzionamento della macchina, sia la visione delle telecamere.
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La cabina Gen 4 è una delle più studiate del mercato con soluzioni originali ed un’ergonomia che prende spunto dal settore automobilistico.
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Il posto guida è quello che caratterizza la Gen 4 degli escavatori turchi con soluzioni mirate per massimizzare il comfort di bordo.
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La cabina dei material handler del costruttore di Ankara è la stessa dei gommati ma, ovviamente, con la possibilità di elevare il livello del piano visuale.
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Il display da 8″ del sistema Opera è completamente digitale e permette il pieno controllo di tutti i parametri operativi della macchina
FRACAR e TEMATEC
HIDROMEK IN CAMPO
L’arrivo del nuovo HMK220W MH nell’azienda piemontese
La FRACAR è un'azienda che opera nel settore del recupero dei metalli. Una storia iniziata oltre 50 anni fa che vede, oggi, un impianto situato a Polonghera, in provincia di Cuneo, che si sviluppa su una superficie di 5.000 mq di cui 3.000 coperti. L'assetto societario vede i tre fratelli Andrea, Paolo e Danilo Forgia attivi in azienda insieme ad una decina di dipendenti. Il campo d'azione dell'azienda piemontese si articola in tutto il nord ovest con frequenti puntate anche oltre questi confini grazie ad una clientela consolidata che la famiglia Forgia è riuscita a consolidare nel tempo con una gestione seria e attenta delle attività di recupero. Nel parco macchine aziendale si contano diversi impianti di taglio e pressatura la cui gestione logistica è affidata a diversi escavatori cingolati, a material handlers gommati, a macchine fisse su pilone e a pale gommate e sollevatori telescopici. Mezzi spesso utilizzati anche in cantieri di smantellamento industriale fuori sede. Il trasporto dei rottami metallici avviene con un parco mezzi di proprietà con autocarri e autoarticolati che permettono una gestione snella e tempestiva delle commesse. Il rapporto con la Tematec, concessionario Hidromek per Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, è di lunga data. L'azienda è infatti un fornitore abituale della FRACAR per quanto riguarda le macchine operatrici aziendali. L'arrivo del nuovo Hidromek HMK220W MH apre di fatto un nuovo corso aziendale dove il rapporto di fiducia fra le due aziende si consolida ulteriormente.
Da sinistra Danilo e Paolo Forgia, il sig. Bartolomeo Testa, responsabile commerciale della Tematec e, infine, Andrea Forgia.
La Fracar ha la propria sede a Polonghera, in posizione baricentrica fra Cuneo e Torino.
Il nuovo Hidromek HMK220W MH si occupa della logistica complessiva di tutto l’impianto.