Hidromek HMK 500 LCHD H4, outsider muscoloso!
Abbiamo provato, in due contesti differenti, l’escavatore idraulico HIDROMEK HK500 LCHD. Un outsider che si adatta perfettamente sia alla roccia delle Alpi, sia al misto alluvionale della Pianura Padana. Una macchina "muscolosa" e precisa che può essere un outsider insidioso.
HIDROMEK fa capire pienamente la sua filosofia con il modello HMK500 LCHD. Il costruttore turco ha sempre puntato ad un’impostazione conservativa in cui durata, affidabilità e bassi consumi sono un vero e proprio “credo” da seguire per ogni macchina. La continua ricerca tecnica, associata ad un design di alto livello dove ergonomia e vivibilità a bordo sono altri punti di forza degli escavatori HIDROMEK, ha portato ad avere una gamma di macchine il cui naturale mercato è proprio quello europeo. Stiamo infatti parlando degli operatori più esigenti in termini di comfort e di sensibilità idraulica.
Associati ad una souplesse operativa che colloca l’HMK500LCHD fra le macchine da tenere in seria considerazione. L’idraulica non è velocissima, come vorrebbe molta “new age” attuale, ma in realtà la macchina è “pastosa” e ricorda da vicino alcune vecchie glorie italo-giapponesi ben salde nella memoria dei meno giovani. Di fatto questo permette comunque una elevata produttività con benne dalla capienza elevata. Ma sempre con il massimo controllo.
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L’HMK 500 LCHD H4 visto a Luserna San Giovanni è equipaggiato con benna specifica per massi e protezioni FOPS ed FGPS.
HIDROMEK HMK 500 LCHD H4
LA SCHEDA SINTETICA
MACCHINA PROVATA. L'escavatore idraulico Hidromek HMK 500 LCHD H4 è costruito negli stabilimenti del costruttore localizzati ad Ankara. Entrambe le macchine della prova erano equipaggiate con avambraccio da 2,9 metri e braccio da 6,3 metri. Il carro, a differenza del modello HMK 520 LCHD, è fisso con larghezza di 3,5 metri. Nel caso della macchina vista nella cava di pietra di Luserna San Giovanni la benna è specifica per la movimentazione massi. La benna dell'escavatore visto in Cave Ticino è invece quella standard da 3,2 metri cubi. I pattini sono standard in entrambi i casi con i tripla costola da 600 mm di larghezza. Il peso operativo è di 52.000 kg. DATI TECNICI DI BASE Motore Isuzu 6UZ1X Stage V, 6 cilindri da 9.839 cc, 272 Kw (362 cv) @ 2.000 giri/min, 1.650 Nm @ 1.300 giri/min. Impianto idraulico 2 x 376 l/min a centro aperto gestito elettronicamente dal sistema Opera by Hidromek che permette diverse modalità operative e la memorizzazione di 20 attrezzature con pressioni e portate. CONSUMO MEDIO ORARIO RILEVATO NELL'APPLICAZIONE SPECIFICA in LITRI/ORA: 22 AUTONOMIA IN BASE ALL'APPLICAZIONE E ALLA CAPACITA' DEL SERBATOIO: 29 ore COSA CI E' PIACIUTO DI PIU' - carpenteria per impieghi pesanti e impostazione conservativa - precisione operativa che lo colloca fra le macchine da tenere in seria considerazione - grande equilibrio complessivo che lo rende bilanciato e adatto a lavori difficili - comfort e cabina ai vertici del mercato per ergonomia e spazio a bordo COSA CI E' PIACIUTO MENO - idraulica non velocissima - linee impianti supplementari disponibili in opzione - telematica HIDROMEK Smartlink disponibile in opzione
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La struttura degli escavatori turchi è pensata per i lavori pesanti in cava e nei grandi cantieri.
La meccanica dell’Hidromek HMK 500 LCHD
Giappone chiama Turchia
I due HMK500 LCHD testati in Piemonte sono oggi al vertice della gamma HIDROMEK. In attesa dell’annunciato ampliamento verso l’alto con un nuovo modello oltre le 70 tonnellate di peso operativo. Occorre specificare che le due aziende che hanno acquistato le macchine, ossia la Bruno Franco di Luserna San Giovanni (To) e le Cave Ticino di Varallo Pombia (No), hanno optato per questo modello caratterizzato dal carro fisso da 3,5 metri di larghezza non avendo specifiche esigenze di trasporto.
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L’HMK 500 LCHD della Bruno Franco di Luserna San Giovanni (To) movimenta blocchi di pietra ornamentale.
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La macchina della Cave Ticino di Varallo Pombia (No) si occupa della coltivazione della cava di materiale alluvionale.
Una macchina dal baricentro basso, quindi, che garantisce un equilibrio dinamico molto elevato. In gamma è anche presente il modello HMK520 LCHD con carro a carreggiata variabile meccanica. La Serie H4 ha una cabina completamente nuova e un design totalmente rivisto. Ma sempre con, alla base, un’impostazione heavy duty che ormai ha formato e costruito la reputazione del costruttore turco.
Tutta la gestione elettronica dell’impianto idraulico è completamente made by HIDROMEK grazie al sistema Opera che ottimizza l’erogazione della coppia del motore permettendo di contenere i consumi. La motorizzazione è Isuzu e le pompe sono Kawasaki. Componenti fondamentali per la durata quali, ad esempio, i riduttori di rotazione, sono invece costruiti direttamente da HIDROMEK nel suo stabilimento di Ankara dedicato ai componenti.
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La cura dei dettagli fa parte del DNA del costruttore di Ankara
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Sul lato destro sono presenti tutti i radiatori e lo spazio sotto il filtro dell’aria è dedicato per gli attrezzi della manutenzione.
6 cilindri ISUZU Stage V
Come anticipato il motore è l’Isuzu 6UZ1X Stage V. Non si tratta di una novità in quanto HIDROMEK collabora con il costruttore giapponese da quando ha iniziato a costruire escavatori idraulici. Una scelta, quindi, nel segno della continuità e che rassicura gli utilizzatori anche da un punto di vista assistenziale. Anche perché si tratta di un motore estremamente diffuso in escavatori della stessa classe. Molti grandi costruttori si affidano infatti al marchio giapponese per i propulsori delle proprie macchine.
La cilindrata di 9.839 cc permette di avere una una potenza massima di 362 cv (270 kW) a 2.000 giri/min. Ma il valore interessante è la coppia di ben 1.650 Nm a soli 1.300 giri/min. Un’erogazione che permette di ottimizzare il comportamente idraulico della macchina abbassando in modo importante i consumi. Sia la Bruno Franco che la Cave Ticino hanno sottolineato con enfasi questo aspetto che ha rappresentato un valore aggiunto che ci si aspettava ma non in questa misura.
Lo Stage V è ottenuto con l’iniezione diretta common rail che lavora insieme a SCR, DOC, DPF ed EGR. Una soluzione che prevede quindi tutti gli accorgimenti possibili per contenere al minimo sia il particolato, sia gli ossidi di azoto. Ma la cui tecnologia collaudata permette di avere una manutenzione ridotta al minimo con DOC e DPF senza interventi nel corso della loro vita e con solo l’EGR da sottoporre alla classica pulizia dopo svariate migliaria di ore di lavoro.
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La motorizzazione Isuzu permette di avere una collaudata soluzione conforme allo Stage V con un ottimale sfruttamento della coppia a disposizione.
Un’idraulica conservativa e ben gestibile
L’impianto idraulico prevede due pompe a portata variabile da 2 x 376 l/min (in totale abbiamo quindi 752 l/min) con una pompa ad ingranaggi da 29 l/min per i servocomandi. Fondamentale è la gestione del sistema Opera che prevede la rigenerazione dei flussi idraulici di braccio e benna e la funzione automatica Power Boost.
Le impostazioni dell’impianto idraulico prevedono infatti tre differenti impostazioni di guida e la possibilità di memorizzare pressioni e portate per 20 attrezzature differenti. La combinazione fra modalità di lavoro e giri/motore permette di avere un controllo agevole della macchina grazie ad un’idraulica che si adatta in moto intuitivo alle diverse situazioni operative e, soprattutto, ai diversi operatori.
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Lo scenario operativo di Cave Ticino prevede la coltivazione a gradoni in misto alluvionale.
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La cava della Bruno Franco richiede forza, precisione e un’idraulica che consenta molti movimenti in contemporanea.
Il posto guida. Ergonomia premiata di Hidromek Design Studio.
HIDROMEK Design Studio è oggi un punto di riferimento nel settore del movimento terra. La divisione interna del costruttore ha infatti scritto pagine importanti nel campo del disegno industriale.
La cabina degli escavatori HIDROMEK H4 è oggi uno dei riferimenti nel mercato. La svolta che la famiglia Bozkurt ha voluto dare alla propria gamma con un design accurato e ben studiato è stata una vera e propria svolta a livello non solo di immagine. Non è un caso se il costruttore, con il proprio HIDROMEK Design Studio, sia stato più volte premiato con il Red Dot Design Award, con il German Design Award e con il Samoter Innovation Award. Alla base ci sono dei contenuti di rilievo a livello di benessere di bordo e di aumento della produttività che vanno ben oltre un’immagine piacevole.
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La cabina di guida degli H4 è stata più volte premiata per il design e l’ergonomia.
Parliamo infatti di vero disegno industriale che pone il posto guida dell’HMK500 LCHD, e di tutti gli escavatori H4, al servizio dell’operatore. Tutti i comandi principali sono raggruppati infatti sulla destra e il display digitale touch da 8” permette di avere pienamente sotto controllo ogni parametro operativo. Tutte le dotazioni di sicurezza come maniglie e gradini sono evidenziate in colore rosso. La regolazione reciproca e differenziata fra il sedile sospeso pneumaticamente ed i joystick permette di trovare la posizione di guida ottimale per ogni operatore.
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Il posto guida degli H4 è oggi fra i più funzionali del mercato.
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La cabina di guida degli H4 distingue tutti gli escavatori del marchio dal più piccolo HMK 140 fino al top HMK 500.
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Il display degli escavatori H4 consente di tenere sotto controllo in modo preciso ogni aspetto della macchina.
Benessere e sicurezza sono di serie
La dotazione di serie prevede la climatizzazione e la presenza di telecamere posteriori e laterali permette di avere sotto controllo la zona di lavoro. A bordo i colori scelti per gli interni e la qualità dei materiali è studiata per aumentare il riposo visivo e la concentrazione. L’operatore trova a bordo spazi adeguati sia per gli oggetti personali, sia portavivande, sia la comodità di avere un impianto radio, MP3 e collegamento Bluetooth per lo smartphone. Le luci di lavoro sono a LED per garantire un elevato livello di luminanza a favore della sicurezza operativa.
La mia impressione
Costantino Radis
HIDROMEK HMK 500 LCHD H4. UN ESCAVATORE CHE RIASSUME IN TOTO LA FILOSOFIA DEL COSTRUTTORE TURCO DOVE ROBUSTEZZA, CONSUMI CONTENUTI E IDRAULICA PIACEVOLE SI SPOSANO CON UNA SOUPLESSE DI GUIDA DA MARATONETA.
Fluidità idraulica, guida in souplesse e consumi contenuti. Sono questi i punti di forza dell’escavatore che attualmente si colloca al vertice della gamma del costruttore turco. Una macchina che unisce comfort di alto livello e piacevolezza di impiego con una “costanza di passo” che ricorda da vicino i maratoneti. Ossia tutto quello che non ti aspetteresti.
Velocità o costanza di rendimento? Alla guida dell'Hidromek HMK 500 LCHD H4 la cosa che colpisce in modo immediato è la piacevolezza di utilizzo. Precisione idraulica e "pastosità" che permettono un pieno controllo in ogni situazione. Con una benna da 3,2 metri cubi, oppure con quella specifica per la movimentazione dei massi, il mezzo di punta della gamma degli escavatori turchi è sicuramente un mezzo che suscita curiosità. Spesso infatti parlare di marchi ritenuti “minori” dal mainstream è sempre problematico. Soprattutto quando si parla con imprese che si sono affidate ad HIDROMEK per macchine che rappresentano il cuore produttivo aziendale. Alla guida dell’HMK500 LCHD ci tornano in mente alcuni prodotti di un mai dimenticato costruttore italo-giapponese. La gestione idraulica della macchina è infatti intuitiva ma completa di tutto quel che serve. E soprattutto la “pastosità” dei comandi mette a proprio agio anche gli operatori più esigenti. Le due applicazioni viste sono molto differenti fra loro. Movimentazione di blocchi di pietra ornamentale e carico di dumper articolati in misto alluvionale. Se la precisione operativa è stata fondamentale nel primo caso, la forza di sollevamento ha permesso di impiegare una benna extralarge nel secondo. E la velocità di lavoro, all’apparenza meno rapida, alla fine si fa apprezzare per la fluidità di funzionamento. Elemento spesso sottovalutato dai costruttori ma che permette di "tenere il ritmo" di produzioni importanti. Stessa filosofia comunque ancora seguita da marchi che sono il benchmark del settore. La cosa che fa riflettere in modo costante è che, con questo ragionamento, i conti a fine giornata tornano sempre.
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L’escavatore di Cave Ticino è equipaggiato con impianto 3D della Trimble per seguire alla perfezione il piano di coltivazione.
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La prova dell’HMK 500 LCHD ha messo in luce un escavatore preciso e dal temperamento tipico dei maratoneti.
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La coltivazione della cava di Varallo Pombia prevede la formazione di gradoni con l’HMK 500 LCHD.