Hidromek HMK 62T, l’evoluzione del track-loader
Hidromek presidia una nicchia di mercato molto interessante con la compatta HMK 62T. Derivata dalla gommata HMK 62SS, si presenta come una vera e propria porta attrezzi multifunzione in grado di affrontare applicazioni di vario tipo.
Hidromek è un costruttore che, nella sua storia, ha puntato in modo importante sulle terne. Macchine che nei paesi del medio oriente sono ancora molto diffuse e da cui la stessa azienda è partita. Una storia molto simile a quella di altri costruttori di cui abbiamo già parlato in altre occasioni.
La volontà di offrire un prodotto di alto livello ha portato Hidromek ha migliorare in modo costante questo prodotto entrando anche in nicchie specifiche di mercato.
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La HMK 62T si presenta come una cingolata compatta polivalente e funzionale in grado di presidiare specifiche nicchie di mercato.
Dal canto suo, il costruttore turco ha investito in modo sostanziale nel fornire alle proprie macchine elevati contenuti tecnologici in modo da differenziarle rispetto ai diretti concorrenti. Sulle terne gommate, ad esempio, l’ergonomia di guida, la trasmissione e l’impianto idraulico puntano in modo inequivocabile verso l’alto. Identica filosofia utilizzata per la “piccola cingolata” HMK 62T.
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HMK 62T, la multifunzione di Hidromek
La piccola terna cingolata del marchio di Ankara è la versione cingolata della omonima macchina gommata a trasmissione idrostatica. Ossia la HMK 62SS. Piccola terna gommata che rientra nel filone della Venieri 1.33C e che, declinata in versione track, acquista un significato decisamente interessante.
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La HMK 62T punta su flessibilità, compattezza e polivalenza.
Si tratta di un concetto che vede oggi solo Hidromek proporre una macchina di questo tipo. La nuova HMK 62T ha una evidente vocazione di macchina multifunzione. Lo abbiamo visto in modo chiaro al Bauma con un interessante allestimento posteriore. Al posto del classico retroescavatore, comunque installabile in qualsiasi momento, era infatti presente una trinciatrice con azionamento tramite PTO meccanica.
Una vocazione che il costruttore ha evidenziato in modo specifico con una versione High Flow che permette un impiego efficiente con diversi tipi di accessori, sia anteriori che posteriori.
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A BAUMA era esposta una HMK 62T dotata di PTO meccanica posteriore che azionava una trinciatrice meccanica.
Guarda alle grandi
L’impostazione della HMK 62T, nonostante la compattezza, è identica a quella delle grandi macchine Hidromek. Il posto guida, l’ergonomia e l’impostazione generale dei dettagli e delle carpenterie rientra infatti nella filosofia costruttiva del marchio.
Il motore è il Kubota V2403-CR-T-EW03. Un 4 cilindri in linea da 2.343 cmc che eroga una potenza di 48,6 kW (65,2 cv) @ 2.700 giri/min. La coppia massima è di 198,5 Nm @ 1.600 giri/min permettendo quindi di sfruttare al massimo l’elasticità di funzionamento.
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L’impostazione della HMK 62T è molto interessante e unisce la polivalenza della terna con la mobilità dei cingoli.
Il peso operativo è di 5.280 kg. Quindi, in confronto ad un classico track-loader, si colloca in una fascia di peso elevata. Si tratta infatti di una macchina dotata di retroescavatore in grado di arrivare, nella versione telescopica, fino alla profondità di 3.264 mm. Il braccio anteriore è identico a quello di una classica terna e permette di avere un’altezza al perno di 2.800 mm. La benna della pala è di 0,45 mc mentre quella del retroescavatore è di 0,06 mc.
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L’altezza massima al perno del caricatore anteriore arriva a 2.800 mm.
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Il retroescavatore, nella sua versione telescopica, arriva fino alla profondità di 3.264 mm.
Idraulica flessibile
L’impianto idraulico fornisce 60 l/min alla pressione di lavoro di 220 bar. La versione High Flow a doppio effetto prevede una pompa supplementare esterna montata sul lato destro della macchina in prossimità del serbatoio dell’olio idraulico. La portata non è stata ancora dichiarata.
La forza di scavo della pala è di 2.883 kgf mentre la capacità di carico è di 2.600 kgf. La massima capacità di sollevamento alla massima altezza è di 1.576 kg. Per quanto riguarda il retroescavatore abbiamo invece una forza di scavo di 1.985 kgf e una forza di strappo di 1.500 kgf.
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Compatta ma prestazionale, la HMK 62T è di fatto oggi una macchina che presidia specifiche nicchie di mercato.
L’impianto di traslazione prevede una velocità che spazia da 0 a 7,5 km/h e permette di affrontare una pendenza massima del 57% pari a 30°. La cingolatura con carro a triangolo ricalca il classico schema dei track-loader per avere la massima efficienza in terreni di ogni tipo.
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Il posto guida Hidromek
Il posto guida e tutta l’ergonomia è sicuramente uno dei punti più qualificanti della HMK 62T. Si tratta infatti di un punto di forza del costruttore. Hidromek si sta da tempo distinguendo sul mercato proprio per la grande cura che pone alla vita di bordo dell’operatore. Questo a prescindere dalla dimensione della macchina.
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La HMK 62T esposta a BAUMA si caratterizzava per l’allestimento polivalente.
La cabina ROPS-FOPS ha l’accesso dalla porta di sinistra e il modulo di guida prevede il sedile sospeso pneumaticamente con le consolle di comando integrate. Un sistema che, a seconda dell’orientamento del sedile stesso, inserisce automaticamente i comandi della pala o del retroescavatore. Esattamente come nelle terne Hidromek gommate.
La consolle dei comandi è posizionata sulla destra ed è quindi ben visibile sia utilizzando il caricatore anteriore, sia il retroescavatore. La visibilità anteriore e superiore è facilitata dal parabrezza che, nella zona superiore, curva sul tettuccio e permette di avere un’ottimo angolo visuale. Un accorgimento non usuale e che inquadra chiaramente il modo di pensare le macchine del costruttore turco.
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La cabina della HMK 62T si caratterizza per l’ergonomia e il comfort elevato.