HIDROMEK HMK 635 WL, nel “club delle nobili”
HIDROMEK porta a Samoter, per la prima volta in Italia, la nuova pala gommata HMK 635 WL. Un "attacco dal basso" a modelli di classe superiore grazie all'architettura con motore arretrato e radiatori avanzati. Ed entra nel "club" delle nobili.
HIDROMEK ha una lunga tradizione di elevata ingegnerizzazione del prodotto. E anche quando ha deciso di entrare nel mercato delle pale gommate, non lo ha fatto a cuor leggero. Prima con la HMK 640 WL e, in seguito, con la HMK 635 WL. Se la prima ha ottenuto positivi consensi dal mercato con diversi esemplari già in azione anche sul territorio italiano, la seconda è di fatto una “new entry” che stravolge il layout che avevamo visto sulla sorella maggiore. A Samoter vedremo infatti, per la prima volta in Italia, il nuovo modello entrato sul mercato nella seconda metà del 2022.
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La nuova HMK 635 WL è una pala gommata che, di fatto, entra nel “club delle nobili”. Cosa intendiamo dire con questo? Che HIDROMEK ha scelto di ampliare la propria gamma andando nella direzione di Liebherr e Case. Ossia spostare indietro il motore e collocare gli scambiatori di calore dietro la cabina. Una scelta tecnica ben precisa che comporta carichi operativi superiori rispetto a macchine convenzionali di pari categoria.
Valori in gioco che permettono alla HIDROMEK HMK 635 WL di essere un’interessante outsider nella classe delle macchine con benna standard da tre metri cubi e mezzo. Stiamo quindi parlando della “zona calda del mercato” che si estende fino alla classe immediatamente superiore. E dove oggi l’azienda della famiglia Bozkurt è presente con due modelli che hanno caratteristiche che le distinguono rispetto ai competitor. Se infatti la 640 WL adotta un braccio che riprende fortemente quanto si vedeva sulle Hanomag, la 635 WL colpisce proprio per la sua differente architettura del posteriore.
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La pala gommata HMK 635 WL si presenta come interessante outsider con un’architettura che favorisce il carico di ribaltamento.
Una scelta radicale
L’intento è chiaro. “Attaccare” dal basso macchine superiori e, al contempo, staccare le dirette concorrenti con valori di carico superiori. Il tutto grazie al bilanciamento ottimizzato dato dalla posizione arretrata del motore. Da un punto di vista operativo si hanno inoltre altri vantaggi. Come quello di allontanare i radiatori, per quanto possibile in un cantiere o in una cava, dalla polvere. Oltre che quello di agevolare i controlli quotidiani e la manutenzione ordinaria e straordinaria.
Il nuovo layout studiato da HIDROMEK è stato infatti adottato non solo per la HMK 635 WL ma anche per l’altra pala gommata in arrivo e che abbiamo visto a Bauma. Stiamo parlando del nuovo modello HMK 630 WL che si caratterizza per la benna da tre metri cubi e allarga ulteriormente verso il basso la gamma del marchio turco.
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La nuova HMK 635 WL è stata fra le macchine di maggiore interesse a Bauma 2022.
Il carico massimo di ribaltamento. Questo sconosciuto.
Il carico massimo di ribaltamento è il valore con cui si valuta una pala gommata. E non dipende solo dal peso operativo. E’ infatti legato anche in gran parte al bilanciamento della macchina. Più il carico di ribaltamento è elevato, più la macchina ha un comportamento dinamico sicuro e produttivo. Se poi a parità di carico di ribaltamento, una pala ha un minore peso operativo, sarà in grado di lavorare con minori consumi e una maggiore produttività.
Ma vediamo, concretamente, alcuni numeri di confronto diretto con i concorrenti che rappresentano il benchmark e sono oggi il riferimento del mercato a livello di vendite. Oltre che considerati “premium brand”. Non sempre, però, con il supporto delle reali prestazioni.
MARCHIO | MODELLO | Peso operativo | Carico rib. dritto | Carico rib. max. ang. | Forza di strappo |
HIDROMEK | 635 WL | 20.600 kg | 15.900 kg | 14.000 kg | 17.650 kgf |
VOLVO | L120H | 20.713 kg | 14.780 kg | 13.140 kg | 17.377 kgf |
CATERPILLAR | 962M | 20.919 kg | 14.362 kg | 12.239 kg | 17.335 kgf |
LIEBHERR | L556Xpower | 19.600 kg | 15.600 kg | 13.750 kg | 17.845 kgf |
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La posizione arretrata del motore permette di ottimizzare il bilanciamento della HMK 635 WL.
Ragionando con i numeri
Si tratta di dati ufficiali, forniti dai costruttori, che ovviamente possono variare leggermente in base al tipo di pneumatici utilizzati ma che, in linea di massima, definiscono le grandezze in gioco. Di fatto l’architettura con motore arretrato è evidentemente vantaggiosa e comporta la possibilità di operare in condizioni operative più svantaggiose. Come ad esempio percorrere discese ripide in modo più sicuro. Oppure, a parità di condizioni, consumare meno carburante.
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L’architettura della HMK 635 WL prevede la posizione arretrata del motore a favore del bilanciamento.
Se infatti le forze di strappo sono sostanzialmente allineate, i valori relativi al carico massimo di ribaltamento evidenziano differenze sostanziali. Con la turca che lascia indietro Volvo e Caterpillar di valori significativi. A seconda del parametro siamo infatti avanti di circa una tonnellata e mezza a macchina dritta per arrivare a quasi due alla massima angolazione.
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Le prestazioni della HMK 635 WL la pongono oggi ai vertici del mercato con “numeri” decisamente interessanti.
Le scelte tecniche della HIDROMEK HMK 635 WL
Layout a parte, anche se caratterizza fortemente la potenzialità operativa della 635 WL, il costruttore ha portato avanti scelte specifiche che la mettono in linea con la più grande 640 WL. La motorizzazione è quindi MTU. Nello specifico con il motore MTU 6R1000 da 7.700 cc e 282 cv (210 kW) @ 1.800 giri/min. Si tratta di un propulsore Stage V di fornitura Mercedes Benz. Questo in base agli specifici accordi fra Rolls Royce Power Systems (attuale proprietaria al 100% di MTU) e di Daimler AG dopo lo scioglimento della joint-venture durata fino al 2014 e che vedeva le due realtà operare al 50% in MTU (acronimo di Motoren und Turbinen Union).
Cuore Mercedes Benz
Usando le sigle Mercedes stiamo dunque parlando dell’OM936. Parliamo, appunto, di un propulsore Stage V che ha come caratteristiche peculiare un elevato sviluppo di coppia pari a 1.200 Nm con andamento piatto fra 1.200 e 1.600 giri/min. Ideale, quindi, per l’impiego con una pala gommata. L’iniezione è diretta Common Rail con turbo e intercooler.
L’abbattimento degli ossidi di azoto e del particolato avviene con EGR ad alta pressione e con un modulo integrato dove trovano posto SCR e DPF. Decisamente interessante la possibilità, di serie, di funzionare anche con biocarburanti Bio Diesel B7. Così come la funzione per operare in modo ottimizzato e automatico ad altitudini superiori a 2.500 m slm.
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La motorizzazione è MTU con il 6 cilindri 6R1000 Stage V di provenienza Mercedes-Benz.
Tramissione ZF
Tutto il powertrain è ZF. Nello specifico è stata fatta una scelta che va nella direzione della massima capacità di spinta e del contenimento dei consumi nelle operazioni di Load & Carry. Non ha quindi optato per una soluzione a variazione continua CVT bensì per un Powershift con cinque marce avanti e tre retromarce. La presenza del controllo elettronico e convertitore di coppia con Lock-Up automatico va però nella direzione di un comportamento lineare e progressivo. Quindi una scelta sicuramente conservatrice ma giustificata sia dalle consuetudini dei principali mercati di riferimento del costruttore turco. Sia dal ricercare una soluzione affidabile, collaudata ma funzionale.
La velocità massima in marcia avanti è di 40 km/h che si riduce a 26 in retromarcia. Gli assali sono di concezione Heavy Duty e permettono di avere una oscillazione di 26° totali. L’operatore può bloccare i differenziali al 100% su comando.
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La trasmissione è ZF con un Powershift a 5 rapporti dotato di Torque Converter e Lock-Up automatico.
Load Sensing Flow Sharing a centro chiuso
HIDROMEK ha confermato, anche sulla HMK 635 WL, un impianto a centro chiuso Load Sensing Flow Sharing. Il flusso complessivo è di 283 l/min per una pressione di lavoro di 300 bar. Si tratta di una scelta molto diffusa sul mercato delle pale gommate che permette di avere contemporaneità dei movimenti e fluidità di azionamento.
Il distributore è elettroidraulico e l’azionamento avviene tramite leve finger-tip di serie (il joystick monoleva è in opzione). I cicli idraulici di benna e braccio operano con la rigenerazione dei flussi in modo da abbassare i consumi ed elevare l’efficienza operativa. In opzione è possibile avere gli impianti ausiliari che operano sempre con logica Load Sensing.
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L’impianto Load Sensing Flow Sharing a centro chiuso permette un utilizzo fluido e dinamico della pala.
Posto guida e manutenzione. Ergonomia by HIDROMEK
Da un punto di vista puramente ergonomico oggi l’azienda di Ankara si colloca ai vertici del mercato globale con macchine dove forma e contenuto vanno strettamente a braccetto. Merito di un accurato studio di design che permette di fornire soluzioni comode, razionali, piacevoli alla vista e che mirano al massimo comfort per l’operatore.
Il posto guida si caratterizza per il sedile con consolle integrata che include i comandi principali e le leve finger-tip. Il pannello di controllo touch-screen laterale consente di regolare i parametri di funzionamento della macchina tramite il sistema di controllo Opera progettato da HIDROMEK.
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La dotazione di serie della cabina è molto completa e consente di avere tutti i comfort, compreso un vano frigo.
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L’ergonomia interna della HMK 635 WL permette una comoda vita a bordo.
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Il pannello di controllo touch-screen consente il pieno controllo grazie al sistema OPERA.
E’ possibile navigare all’interno del menu anche utilizzando il jog-dial presente sulla consolle. La dotazione di serie prevede il sedile riscaldato e sospeso pneumaticamente, il frigorifero di bordo, la climatizzazione automatica con dieci bocchette distribuite in modo uniforme, la porta apribile elettricamente dal basso di 80°. Sedile, consolle e sterzo sono regolabili fra loro in modo indipendente ed il sedile è dotato anche di ammortizzazione longidutinale per assorbire le sollecitazioni alla schiena.
Accesso e sicurezza
La pulizia dei radiatori si effettua accedendo direttamente dietro la cabina. Per quanto riguarda il motore, invece, si accede lateralmente e posteriormente dal basso. Grazie ai cofani sollevabili che lasciano completamente aperti tutti gli spazi. Per la pulizia dei vetri sono previste di serie tre pedane antisdrucciolo che consentono di muoversi in piena sicurezza. Unico neo le luci di lavoro a LED in opzione. Vista la dotazione e il progetto così curato e completo valeva la pena metterle di serie. Un optionale che consigliamo per avere una visibilità ottimale. La cabina, infine, è inclinabile lateralmente per un comodo accesso in caso di interventi straordinari.
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Accesso in sicurezza ed ergonomia si apprezzano anche prima di entrare in cabina.
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La cabina della HMK 635 WL è oggi una delle più complete e confortevoli del mercato.