Hitachi ZX95W-7, ecco il midi gommato pensato in Europa
Hitachi ha tolto i veli dal suo nuovo ZX95W-7 pensato e costruito in collaborazione con Mecalac. Il costruttore giapponese ha infatti presentato a Bauma il nuovo arrivato che arricchisce la gamma medio-compatta destinata ai lavori urbani. Con un allargamento verso il basso della sua offerta di gommati.
Hitachi ha presentato una lunga serie di nuovi prodotti a Bauma 2022. Con un occhio specifico al mercato dei midi e alle applicazioni nei cantieri urbani. Fra le news del costruttore giapponese abbiamo avuto modo di vedere dal vivo anche il midi gommato ZX95W-7 costruito insieme a Mecalac. Una collaborazione, quella con il costruttore francese, che prosegue con successo dopo le pale gommate compatte per il mercato europeo. Ed è infatti proprio all’Europa che si rivolge questo nuovo modello che va a completare verso il basso la gamma dei gommati color arancio.
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Hitachi, a Bauma 2022 arriva il midi gommato by Mecalac
Si tratta di una macchina pensata per i cantieri urbani del nostro continente con “licenza di andare ovunque”. Soprattutto alla luce del largo uso dei piccoli gommati nei paesi orientali. Le caratteristiche di base sono quelle che il mercato richiede a gran voce. Ossia compattezza, braccio con triplice articolazione, stabilizzazione in sagoma e quattro ruote sterzanti. Ovviamente insieme ad un comfort all’altezza delle aspettative degli operatori del vecchio continente e ad un design che agevoli visibilità e movimento in ambito urbano.
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La torretta dello ZX95W-7 è pensata per agevolare la visibilità e la manovrabilità nei cantieri urbani
Il gommato che mancava
La derivazione dagli MWR di Mecalac è evidente dal design di torretta e cabina. Ma le peculiarità delle macchine gommate francesi rimangono ai modelli “gialli”. In casa Hitachi, infatti, sono arrivati un braccio a triplice articolazione e un carro convenzionale che, però, ha diverse caratteristiche che arrivano dai progettisti di Annecy-le-Vieux. In primis la struttura compatta e simmetrica insieme agli stabilizzatori e alla lama a geometria parallela. Una conformazione che piacerà molto ai concessionari italiani.
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Il nuovo midi gommato è stato pensato per andare incontro alle esigenze del mercato europeo
Per stabilizzare il nuovo Hitachi ZX95W-7, infatti, non si esce dalla sagoma laterale del mezzo e, soprattutto, si lavora con un’impronta a terra importante. La lama, invece, scende a parallelogramma appoggiandosi, quindi, senza rovinare l’asfalto. Il tutto consente di avere a disposizione un’impronta a terra importante per sfruttare al massimo le caratteristiche di sollevamento e lo sbraccio. Quest’ultimo sfiora gli otto metri consentendo anche di scendere fino a quattro negli scavi in trincea.
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L’architettura del nuovo midi ZX95W-7 permette di avere una macchina molto compatta con, al contempo, prestazioni in sollevamento che vadano incontro alle esigenze delle imprese stradali
L’architettura della torretta è a ingombro posteriore ridotto con uno sbalzo di 31,5 centimetri. Una configurazione che, insieme all’accurato studio del bilanciamento che distingue le macchine Mecalac, porta ad avere un carico movimentabile di 3.650 kg in longitudinale a 3 metri dal centro ralla. Che diventano 2.750 kg in trasversale. Valori molto interessanti per l’operatività media di una macchina che si candida come mezzo polivalente nei cantieri urbani di acquedotti, fognature e urbanizzazioni. Tutto questo a fronte di un peso operativo che oscilla fra 9.200 e 9.970 kg a seconda dell’allestimento.
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La polivalenza e la flessibilità operativa sono al centro del nuovo ZX95W-7
Hitachi conferma Deutz per i suoi gommati
Il costruttore giapponese ha confermato la propria collaborazione con Deutz per i propri escavatori gommati. Sia perché il rapporto coinvolge Mecalac sulle sue macchine, sia perché anche i grandi gommati Hitachi utilizzano questi propulsori. Il target di queste macchine infatti gravita in modo importante sul mercato tedesco che, da solo, arriva a circa il 60% del mercato mondiale. La motorizzazione Deutz è quindi molto diffusa, conosciuta e con una rete di assistenza molto capillare su tutto il territorio europeo. E in particolar modo proprio in Germania.
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La combinazione fra impianto idraulico e motore Deutz TCD 2.9 L4 è pensata per sfruttare al massimo la coppia disponibile e abbassare i consumi
La scelta specifica è caduta sul TCD 2.9 L4 Stage V con una taratura da 55,4 kW (75 cv) @ 2.300 giri/min. L’ottemperanza alle normative antinquinamento avviene grazie alla presenza di un modulo integrato con DOC+DPF “leggero” e senza SCR. Quindi senza dover gestire l’AdBlue nella vita operativa della macchina.
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L’ottemperanza allo Stage V è data dal modulo integrato con DOC+DPF senza SCR, quindi senza l’impiego di AdBlue
L’impianto idraulico fornisce un complessivo di 262 l/min tramite una pompa da 145 l/min per la trasmissione e 117 l/min per braccio e attrezzature. Da un punto di vista dell’equillibrio fra motore e idraulica piace la coppia massima di 300 Nm erogata a 1.600 giri/min dal TCD 2.9 L4 che consente di lavorare a régimi contenuti risparmiando carburante.
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Il target del nuovo ZX95W-7 spazia dalle imprese stradali a quelle di costruzioni generali che operano in contesti urbanizzati
Pieno controllo della macchina
L’impostazione di base che deriva dalle macchine Mecalac permette di avere una gestione digitale di molti aspetti relativi all’impostazione dei comandi. La cabina di guida, infatti, riprende l’ergonomia della serie MWR con gli interni quasi identici. A farsi notare è anche il monitor multifunzione con le chiare icone che guidano l’operatore nella gestione dei comandi macchina. Da qui è anche possibile impostare i joystick multifunzione dando delle funzioni ai cursori e ai tasti per l’uso delle attrezzature idrauliche.
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La cabina deriva da quella Mecalac sia nel design, sia nell’ergonomia con elementi che agevolano la visibilità in ogni contesto operativo
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L’ergonomia interna della cabina dello ZX95W-7 è l’elemento più evidente della collaborazione con Mecalac grazie a soluzioni che privilegiano l’uso intuitivo della macchina
Da un punto di vista dell’ergonomia la leva di comando della lama comanda anche gli stabilizzatori in modo da operare comodamente semplicemente azionando i tasti di scelta rapida del movimento.
Lo spazio a bordo è fra i più elevati della sua categoria. Infatti, pur contenendo gli ingombri della torretta, la cabina è fra le più spaziose della categoria. L’ergonomia generale prevede le due consolle laterali con i comandi principali tutti raggruppati sulla destra. Il monitor multifunzione riprende le funzionalità che Mecalac aveva già introdotto sugli MWR. Il costruttore francese, infatti, permette in modo rapido di selezionare le modalità di lavoro del braccio. Hitachi, invece, permette di scegliere rapidamente le velocità di traslazione e la modalità di trasferimento su strada. Il tutto sempre accompagnato da icone molto chiare e intuitive.
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La visibilità a 360° è un aspetto fondamentale del nuovo ZX95W-7 ed è finalizzata ad un aumento significativo della sicurezza
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La visibilità e l’ergonomia sono due fattori primari per il nuovo ZX95W-7
Le funzionalità di Hitachi pensate per il cantiere
Lo studio congiunto fra Hitachi e Mecalac ha inoltre portato diverse funzionalità pensate in modo specifico per il cantiere. Fra cui la presenza del riscaldatore per il carburante che consente di operare senza problemi nei paesi del nord Europa. Oppure i parafanghi integrati che riducono lo sporco sulla torretta sia in cantiere, sia nei trasferimenti su strada. Sono infatti solidali con le quattro ruote sterzanti che possono operare in modalità marcia su strada, integrale o a granchio.
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L’architettura del telaio con le quattro ruote sterzanti, con i parafanghi integrati e con la stabilizzazione in sagoma è fra i punti di forza dello ZX95W-7
Da questo punto di vista Wilbert Blom, Product Manager degli escavatori Hitachi, ha sottolineato come “Il nuovo ZX95W-7 integra perfettamente la gamma Zaxis-7. Tutto questo fornendo agilità e manovrabilità molto elevate in spazi ristretti portando ad un livello superiore la versatilità in cantiere. Vediamo infatti una domanda significativa per questo tipo di apparecchiature soprattutto in Francia e Germania. Nella progettazione abbiamo ascoltato in particolar modo le esigenze di quei mercati. Abbiamo quindi lavorato su flessibilità e opzioni come pneumatici singoli o gemellati. Oltre che dotazioni per l’operatore che aumentassero il comfort in condizioni climatiche difficili”.
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Il braccio a triplice articolazione è un elemento tecnico fondamentale per gli utilizzatori europei
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La lama con movimento a parallelogramma permette di avere una ottima stabilizzazione senza rovinare la pavimentazione in asfalto