IPAF, 40 anni in trincea per la sicurezza
IPAF compie 40 anni. L'associazione, nata nel 1983, si occupa da quattro decenni di sicurezza nell'uso delle piattaforme aeree di qualsiasi tipo. Con un'azione sul territorio che, negli ultimi anni, ha avuto un notevole impulso anche grazie alla forte motivazione di Maurizio Quaranta, delegato nazionale e coordinatore dei progetti internazionali dell'associazione.
IPAF compie 40 anni. Un percorso di continua crescita con il fondamentale obiettivo di aumentare la sicurezza per chi lavora in cantiere con le piattaforme aeree.
Queste attrezzature svolgono infatti un ruolo cruciale in vari settori industriali. Consentendo quindi l’accesso a luoghi elevati e migliorando così l’efficienza del lavoro. Tuttavia, è fondamentale garantire che l’utilizzo di queste piattaforme avvenga in modo sicuro e conforme agli standard di sicurezza. In Italia, ma non solo, IPAF, acronimo di International Powered Access Federation, è l’organizzazione che si impegna attivamente a promuovere la sicurezza nelle piattaforme di lavoro aeree.
Chi è IPAF?
IPAF è un’associazione internazionale senza scopo di lucro fondata nel 1983. Ed infatti quest’anno festeggia i 40 anni di attività. L’obiettivo fondamentale è quello di promuovere l’uso sicuro e efficace delle piattaforme di lavoro aeree in tutto il mondo. L’organizzazione offre formazione, informazioni e risorse per garantire che gli operatori di piattaforme aeree, i noleggiatori e gli utilizzatori finali siano ben informati e adottino le migliori pratiche di sicurezza.
Nel corso del GIS 2023 questo importante traguardo è stato festeggiato nel corso della manifestazione. IPAF ha infatti una presenza storica radicata nel nostro paese. Ma è fondamentale sottolineare come la figura di Maurizio Quaranta, Delegato Nazionale e Coordinatore dei progetti internazionali di IPAF, abbia dato un forte impulso all’azione associativa in Italia. Questo grazie ad una visione a 360 ° che deriva dalla sua formazione nella comunicazione tecnica di settore.
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Il ruolo propositivo di Maurizio Quaranta
In Italia l’adesione a IPAF ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni. Questa è una chiara testimonianza del riconoscimento dell’importanza della sicurezza nelle operazioni con piattaforme di lavoro aeree. Gli operatori e i professionisti del settore si affidano all’associazione per acquisire le competenze necessarie a utilizzare in modo sicuro e responsabile queste attrezzature.
Ma non solo. Come sempre aziende ed associazioni sono formate da persone. Che con il loro modo di vedere e di fare possono fare la differenza. Ed è proprio qui che la visione di largo respiro di Maurizio Quaranta è stata ampiamente positiva. La grande esperienza nel settore dei cantieri e delle macchine da costruzione ha infatti portato un modo differente di affrontare i problemi della sicurezza. Una sorta di missione personale che ha reso ancora più forte la posizione associativa sul tema.
Un’azione che rientra sicuramente nella continuità con il passato ma ponendo un accento sui principi di base che vedono la sicurezza come elemento primario. Non si tratta solo dei cantieri o di chi usa le piattaforme. Qui parliamo di un vero e proprio modo di connotare un paese ed il suo livello di civiltà. Una visione che parte dal mondo del sollevamento ma che va ben oltre. Entra nei cantieri e nelle fabbriche per arrivare in ogni attività lavorativa che è connotata da un elevato livello di rischio.
IPAF
L’associazione ha festeggiato i suoi 40 anni di attività nel suo stand al GIS 2023
Le iniziative con le aziende e la Formazione Certificata
Come risaputo fra le principali iniziative di IPAF vi è la fornitura di formazione certificata per operatori di piattaforme aeree. La formazione copre aspetti cruciali come la gestione del rischio, la comprensione delle caratteristiche specifiche delle piattaforme e l’uso sicuro degli accessori. Questa formazione non solo aumenta la sicurezza sul posto di lavoro, ma contribuisce anche a ridurre il rischio di incidenti e danni alle attrezzature.
Ma a ben poco serve la formazione se non è accompagnata da strumenti semplici e di consultazione quotidiana che seguano l’operatore in ogni momento. Maurizio Quaranta, in seno ad IPAF, ha spinto sull’acceleratore della divulgazione con fondamentali collaborazioni con costruttori di PLE. Come ad esempio nel caso di CMC. Il costruttore barese ha infatti realizzato con l’associazione un vademecum, di semplice lettura, per l’uso sicuro delle piattaforme. Un libretto tascabile che accompagnerà le macchine del costruttore in aggiunta al manuale di uso e manutenzione.
IPAF
Al GIS è stato presentato il vademecum redatto da CMC ed IPAF. Il primo a sinistra è Maurizio Quaranta, responsabile IPAF per l’Italia.
Standard Internazionali
IPAF promuove inoltre l’adozione di standard internazionali per la progettazione, la produzione e l’uso di piattaforme di lavoro aeree. Ciò garantisce che le attrezzature soddisfino i requisiti di sicurezza più elevati, contribuendo a proteggere gli operatori e a prevenire incidenti. Rientrano in questo tipo di collaborazioni anche le iniziative come quelle portate avanti con CMC. Gli standard infatti non riguardano solo gli aspetti tecnici e normativi ma anche quelli comunicativi. Sempre ovviamente tenendo conto che essere in trincea per la sicurezza comporta saper gestire aspetti di ogni genere e renderli fra loro omogenei.
Da questo punto di vista l’esperienza professionale di comunicatore di Maurizio è fondamentale per dare ad IPAF quella visibilità che è necessaria per la sensibilizzazione del settore e degli addetti ai lavori verso la sicurezza. Un aspetto, quello di saper entrare in sintonia con gli addetti ai lavori, che non è assolutamente da sottovalutare e riveste un’importanza fondamentale.
Sensibilizzazione e Advocacy
E qui entrano infatti in gioco altri fondamentali aspetti. Oltre alla formazione pratica, IPAF svolge un ruolo attivo nella sensibilizzazione e nell’advocacy per promuovere la sicurezza nelle operazioni con piattaforme aeree. L’organizzazione collabora con aziende, istituzioni e associazioni del settore per condividere informazioni cruciali, statistiche e studi di caso che evidenziano l’importanza di una corretta formazione e pratica sicura. Un modo di presentarsi al grande pubblico che ha avuto un forte impulso con l’arrivo del nuovo delegato nazionale e che nel tempo ha trovato ampio riscontro in tutta l’organizzazione.
Saper coinvolgere le persone verso un obiettivo comune non è infatti semplice. Si tratta di un cammino che si inizia in punta di piedi e prosegue giorno dopo giorno con proposte, iniziative e con la trasmissione di una visione da condividere.
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40 anni in trincea
In un contesto in cui le piattaforme di lavoro aeree sono sempre più utilizzate in svariati settori in Italia, l’azione di IPAF riveste quindi un’importanza fondamentale. L’impegno per la sicurezza sul posto di lavoro non solo riduce il rischio di incidenti, ma contribuisce anche a conferire maggiore professionalità sia all’azienda, sia agli addetti.
L’adesione e la partecipazione alle iniziative come quelle promosse da IPAF sono fondamentali per garantire che l’utilizzo delle piattaforme di lavoro aeree in Italia avvenga nel rispetto delle normative di sicurezza più elevate. Ma non solo. La visione di chi si occupa dell’associazione nel nostro paese è fondamentale per raggiungere obiettivi concreti e tangibili.
Cosa ne penso
Costantino Radis
IPAF OPERA DA 40 ANNI IN PRIMA LINEA PER LA SICUREZZA DEL SOLLEVAMENTO DELLE PERSONE. UN RUOLO FONDAMENTALE CHE SI E’ ARRICCHITO CON L’ARRIVO DI MAURIZIO QUARANTA NEL 2015.
Parlare di sicurezza nei luoghi di lavoro in Italia è oggi quanto mai deprimente. Ma se c’è una linea di condotta inequivocabile che IPAF ha da sempre seguito è proprio il corretto impiego delle piattaforme di sollevamento. Un ruolo che in Italia, con l’arrivo di Maurizio Quaranta, ha avuto un costante e graduale incremento con sempre maggiori iniziative ed una presenza comunicativa di alto livello. Essere in trincea per la sicurezza significa anche non arrendersi mai.
Conosco Maurizio Quaranta da circa vent'anni. Ossia da quando ho iniziato a muovermi nel settore dell'informazione tecnica di settore. Non siamo sempre stati della stessa idea e ce lo siamo sempre detti in modo chiaro e aperto. Cosa che apprezzo in modo incredibile in una persona. Il suo arrivo in IPAF, nel 2015, ha portato una forte ventata di novità all'interno dell'associazione. Non solo in Italia, dove Maurizio riveste la posizione di delegato nazionale, ma anche a livello internazionale. Questo grazie ad una dote di comunicatore tecnico che ha alzato il livello qualitativo associativo e ha portato IPAF ad una visibilità che prima non aveva. Intendiamoci. Spesso nel nostro paese la visibilità è vista in modo negativo. Non in questo caso. Il rigore e soprattutto la passione verso il proprio lavoro che Maurizio ha riversato in modo contagioso in IPAF sono stati fondamentali per accelerare un percorso virtuoso che era importante iniziare. Più volte ci siamo confrontati, in modo quasi sempre sconsolato, di fronte alle statistiche sempre più drammatiche che distingono l'Italia all'interno dei paesi più evoluti. L'azione di IPAF però non si ferma mai. Dando un'occhiata ai canali social dell'associazione, primo e più importante strumento di comunicazione verso gli addetti ai lavori, è chiaro come brevi video informativi, guide online e molteplici iniziative siano il pane quotidiano di chi rende viva IPAF. Complimenti ad IPAF per il grande lavoro che sta portando avanti sul territorio. E' fonte di sincera ispirazione per le persone come me che, oltre ad operare nella comunicazione di settore, si occupano di formazione sulle macchine. E complimenti a Maurizio che, sempre con il suo piglio deciso e mai domo, porta avanti una vera e propria crociata che, lo sottolineo, va ben oltre il semplice cantiere o l'uso corretto della piattaforma. Ma vuole diffondere una cultura del lavoro in sicurezza che sia di immagine per un paese che vuole definirsi civile. Carissimo Maurizio, basteranno altri 40 anni per riuscire a migliorare l'Italia da questo punto di vista?