IPAF. Il Rapporto Globale sulla Sicurezza 2024 analizza le cause di infortuni e decessi con le PLE
IPAF ha presentato il suo Rapporto Generale sulla Sicurezza 2024. La raccolta di dati, iniziata nel 2012, sta portando ad una sempre maggiore chiarezza sulle cause degli incidenti legati all'uso delle attrezzature e macchine per il lavoro in quota. Una visione che permette agli specialisti di settore di fare prevenzione e aggiornare la formazione.
IPAF ha diffuso il suo “Rapporto Globale sulla Sicurezza 2024”. L’associazione internazionale ha colto l’occasione per esaminare le principali cause di infortuni e decessi durante l’utilizzo di macchine per l’accesso aereo. Tra queste anche le Piattaforme di Lavoro Mobili Elevabili (PLE), le Piattaforme di Lavoro su colonna (PLAC), gli Ascensori ed i Montacarichi da cantiere (HOIST). Attualmente le attrezzature per l’accesso aereo sono ampiamente considerate come uno dei metodi più sicuri per consentire il lavoro in quota. Tuttavia non è scontato che sia così. Infatti la sicurezza dipende da una gestione efficace, dalla supervisione e dal coinvolgimento dell’operatore. Coinvolgimento che deve avvenire durante le fasi di pianificazione e funzionamento. Azione che è fa parte della più ampia formazione professionale degli addetti.
IPAF continua ad analizzare i dati ricevuti attraverso il portale di segnalazione degli infortuni ed ha quindi realizzato, dal 2021 ad oggi, tre campagne di sicurezza globali ed una campagna di sicurezza nel Regno Unito.
Il Rapporto Globale sulla Sicurezza IPAF 2024
Il Rapporto di IPAF segna un cambiamento strategico verso la digitalizzazione. Inoltre rappresenta uno sforzo da parte dell’associazione per migliorare l’accessibilità. Al tempo stesso ne promuove anche gli obiettivi di sostenibilità gettando le basi per le edizioni future.
IPAF collabora infatti strettamente con la sua rete di membri, produttori, società di noleggio, distributori, imprenditori ed utenti per identificare le tendenze e le sfide emergenti in tema di sicurezza. Azione che avviene attraverso l’analisi dei dati e la condivisione delle conoscenze. Condivisione che si concretizza con iniziative di orientamento e formazione mirate e con la promozione di campagne di sicurezza su scala globale. Oggi IPAF lavora a fianco dei membri in oltre 81 paesi con piani di ulteriore espansione e copertura globale della sicurezza nel 2024.
Una scrupolosa raccolta dati
La produzione del Rapporto sulla Sicurezza Globale segue un protocollo rigoroso per garantirne la qualità. Ogni fase ha l’obiettivo di avere un rapporto informato, affidabile e completo. Fasi che partono dalla sua nascita all’interno del Dipartimento Sicurezza e Tecnica fino alle rigorose valutazioni interne ed esterne condotte dall’International Safety Committee (ISC). Il rapporto fornisce infatti dati dettagliati sui settori industriali, sulle località degli incidenti e sui Paesi in cui si sono verificati. Inoltre analizza anche tutti i tipi di attrezzature per l’accesso aereo e gli incidenti per categorie di macchine (1a, 1b, 3a, 3b). Ponendo ovviamente particolare attenzione agli incidenti mortali e a quelli gravi.
IPAF ha iniziato a raccogliere i dati sugli infortuni nel 2012. Da allora si è registrato un aumento significativo degli incidenti segnalati nel portale IPAF Accident Reporting. Si tratta di un segno evidente di una maggiore consapevolezza delle segnalazioni in tutto il mondo. Sebbene nel 2023 siano stati compiuti notevoli progressi, che proseguiranno nel 2024 e oltre, c’è ancora molto lavoro da fare. Questo con due obiettivi. Sia per mantenere lo slancio. Sia per migliorare continuamente gli standard di sicurezza nell’utilizzo delle macchine per l’accesso aereo in tutto il mondo.
La voce di Alana Paterson
Alana Paterson presidente del Comitato internazionale per la sicurezza di IPAF e responsabile di Salute, sicurezza e ambiente presso Taylor Woodrow. La sua voce è quindi quanto di più autorevole.
“Sono una professionista della sicurezza che lavora da 20 anni intorno alle attrezzature di accesso motorizzate. Un’esperienza che mi porta ad affermare che l’utilizzo dei mezzi di accesso motorizzati rimane uno dei metodi più sicuri per lavorare in altezza. Questo nonostante gli incidenti che si verificano. Il volume globale dei movimenti di macchine supera di gran lunga il numero di incidenti. Eppure continuano a verificarsi gravi infortuni che coinvolgono Piattaforme di lavoro mobili elevabili, Ascensori da cantiere e Piattaforme di lavoro su colonna”.
E prosegue “Il lavoro di IPAF e del Comitato Internazionale per la Sicurezza (ISC) è fondamentale per prevenire questi incidenti. Invito quindi tutti a segnalare qualsiasi incidente che coinvolga l’accesso aereo attraverso il portale IPAF per la segnalazione degli infortuni o l’app ePAL. La raccolta di queste informazioni è essenziale, Ci permette infatti di produrre analisi delle tendenze e lo sviluppo di future campagne di sicurezza, formazione e standard”.
L’evoluzione positiva nel tempo
Alana Paterson specifica inoltre che “Nell’ultimo anno, le campagne basate sulle tendenze del Rapporto globale sugli infortuni 2022 hanno avuto successo. Fra queste la campagna di sensibilizzazione sulle scosse elettriche ha portato a un aumento delle segnalazioni. Esattamente come avevamo previsto. L’altro aspetto positivo è che il documento guida ed il materiale della campagna sono stati ampiamente consultati e scaricati. Il nostro obiettivo è infatti proprio quello di ridurre nel tempo gli incidenti dovuti alle scosse elettriche attraverso la sensibilizzazione e l’azione degli utenti”.
E continua “Questo rapporto è il risultato di un’ampia raccolta di dati, dell’analisi delle tendenze e del duro lavoro di IPAF e dei collaboratori di settore. Il team di IPAF ed i membri dell’ISC si sono infatti ampiamente dedicati per il miglioramento della sicurezza nel settore dell’accesso aereo. Utilizzando questo rapporto per educare e promuovere la sicurezza nel settore dell’accesso aereo IPAF dimostra il suo impegno a rendere le operazioni più sicure in tutto il mondo“.