IVECO. Venduta la divisione antincendio Magirus al fondo di investimento tedesco Mutares
IVECO ha venduto la divisione antincendio Magirus al fondo tedesco Mutares. Un'operazione che peserà in negativo sui conti 2025 per 115 milioni di euro e che ha visto l'abbandono del CEO della divisione Thomas Hilse che non rimarrà più nemmeno nel Gruppo torinese. La controllante Exor, dopo Comau, cede anche questo pezzo storico di azienda.
IVECO ha venduto la divisione antincendio Magirus al fondo di investimento tedesco Mutares. La decisione di Exor, finanziaria della famiglia Agnelli, o meglio di John Elkann, è legata ad una evidente necessità di monetizzare la cessione di diversi asset da parte della controllante. Questa operazione si inserisce nel quadro della recente vendita di Comau al fondo americano One Equity Partners.
Di fatto Iveco perde uno dei suoi pezzi storici di maggior prestigio. E questo succede dopo le insistenti voci di una imminente cessione del ramo Defense a Leonardo. Ma prima dei mezzi militari è arrivato il closing per lo storico marchio antincendio che diventa tedesco.
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Magirus si occupava di trasformazioni specifiche al servizio dell’antincendio e della protezione civile
Le preoccupazioni per Iveco in Italia
In Italia, nel frattempo, ci sono le preoccupazioni per il destino dei 200 lavoratori (sui 1.500 di tutta l’azienda in Europa) che operano nello stabilimento Iveco Magirus di Brescia. La chiusura dell’operazione, annunciata nei giorni scorsi, arriva contemporaneamente all’addio del CEO della divisione Thomas Hilse. Infatti non continuerà il suo lavoro di guida della divisione antincendio con la nuova proprietà e non rimarrà neppure in Iveco.
La nuova proprietà di Magirus è oggi quindi Mutares. Si tratta di un fondo private equity specializzato nel rilancio di aziende di medie dimensioni. Il costruttore torinese non ha rilasciato nessun dettaglio sulla natura economica dell’operazione. Tranne che, forse per mettere le mani avanti, la cessione peserà, in negativo, sui conti Iveco per circa 115 milioni di euro. Nel 2024 Magirus aveva inoltre un adjusted Ebdt negativo per 35 milioni di euro. Di questi 6,4 sono riconducibili allo stabilimento di assemblaggio a Brescia dove lavorano, appunto, 200 persone. All’annuncio della vendita i sindacati chiedevano infatti garanzie occupazionali proprio per questi lavoratori.
Nell’operazione gli analisti sembrano cogliere diversi aspetti. In primis, come anticipato, una necessità di monetizzare gli asset da parte della controllante, ossia la Exor di John Elkann. In secondo luogo un alleggerimento della struttura della società per contenere le perdite dei settori maggiormente in difficoltà. E per molti tutto questo si inserisce unicamente in uno scenario di prossima cessione di Iveco Group o delle sue divisioni partendo proprio da Defense.
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Le trasformazioni di Magirus spaziavano a 360°