JCB 220X, la positiva prova del cantiere
La Bosio Piero & C è stata fra le prime imprese italiane ad acquistare gli escavatori JCB 220X. Due esemplari che sono al lavoro da mesi e che hanno brillantemente superato l'analisi del cantiere. Con apprezzamenti specifici su stabilità, precisione e velocità dell'idraulica.
JCB ha investito pesantemente sugli escavatori della nuova Serie X. Fra i vari modelli della gamma, il 220X è sicuramente quello che si posiziona nella fascia più richiesta, e combattuta, del mercato.
Si tratta infatti di una macchina che appartiene di diritto alla classe delle 20 tonnellate ma che, in realtà, supera le 24 tonnellate nelle sue versioni più pesanti. Un escavatore che ha portato in casa JCB un design completamente nuovo dove nessun dettaglio è lasciato al caso. Non solo dalla fondamentale impostazione di base di carro, bracci e torretta ma anche da un punto di vista dell’ergonomia complessiva. Partendo quindi dalla cabina per arrivare alla conformazione di cofani e contrappeso pensati per migliorare la visibilità e la manovrabilità in cantiere.
Una macchina di cui avevamo già approndito gli aspetti tecnici nell’articolo che riportiamo qui sotto.
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La fiducia nel marchio e nel concessionario
Fra i primi acquirenti in Italia di questa macchina c’è stata l’impresa Escavazioni Bosio Piero & C. con sede a Marene, in provincia di Cuneo. Bosio ha acquistato due esemplari di escavatore 220X LC con braccio monoblocco dal concessionario Arnus di Mondovì.
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L’impresa Bosio Piero & C. ha un ottimo rapporto con il concessionario Arnus e con il marchio britannico
La Bosio Piero & C. è una delle imprese più attive nella provincia di Cuneo e il suo campo d’azione arriva fino alla Liguria. Il rapporto con JCB dura da molto tempo. “Il nostro è ormai un legame consolidato nel tempo” – raccontano dall’impresa – “costruito sulla base delle eccellenti prestazioni delle macchine e dei continui miglioramenti che ogni nuova serie introduce”.
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Uno dei due 220X è impiegato per l’alimentazione di un impianto mobile di frantumazione
La qualità costruttiva e le tecnologie innovative della nuova Serie X non sono stati gli unici fattori di scelta. Infatti il concessionario Arnus, che rappresenta il marchio JCB in Piemonte, è una struttura di riferimento. Con una quota di penetrazione del mercato molto importante soprattutto in provincia di Cuneo.
“Nella nostra decisione di rinnovare ancora una volta la fiducia nel marchio JCB, Arnus ha avuto un ruolo fondamentale e un peso importante” precisano dall’impresa “In questa occasione, in particolare, abbiamo acquistato due esemplari del nuovo escavatore cingolato JCB 220X LC. Macchine che utilizziamo in svariate lavorazioni fra cui alcune particolarmente impegnative come le opere di demolizione. In questi primi mesi di utilizzo i riscontri sono stati molto soddisfacenti”.
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I due JCB 220X sono stati molto apprezzati dall’impresa Bosio in questi primi mesi di lavoro
I lunghi test sul JCB 220X per superare la prova del cantiere
Le caratteristiche tecniche nuovo escavatore cingolato del JCB 220X sono pensate per andare incontro alle esigenze del mercato. Il propulsore è l’apprezzato “self made” JCB Dieselmax 448. Si tratta di un’unità Stage V a 4 cilindri da 4,8 litri in grado di erogare 129 kW (173 cv) di potenza e una coppia massima di 690 Nm a 1.500 giri/minuto.
Con la nuova Serie X, inoltre, il costruttore britannico ha messo in campo una lunga serie di test di sviluppo mirati a garantire affidabilità e durata nel tempo. Tutta la macchina ha infatti superato un test su banco prova vibrante. Una simulazione mirata a verficare la resistenza alle vibrazioni date da 15.000 ore di traslazione su terreni difficili. Tutti i vetri, le porte e gli sportelli sono collaudati per 30.000 cicli di funzionamento. Test che vogliono garantire la qualità dei componenti e replicare le condizioni ambientali più difficili. Ogni prova al banco è stata eseguita con temperature molto elevate e molto basse. Inoltre sono state accompagnate da test in campo in diverse località nel mondo.
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Alla base dei nuovi JCB 220X c’è una progettazione attenta alla durata e alla produttività in qualsiasi condizione operativa
Componentistica che punta alla durata
La componentistica idraulica è stata attentamente selezionata con il duplice obiettivo di unire velocità e controllabilità. Due aspetti che rappresentano una delle caratteristiche di base del nuovo JCB 220X. Ma sempre nella linea di una tradizione di “piacevolezza idraulica” che ha da sempre distinto gli impianti idraulici degli escavatori inglesi.
La componentistica è stata quindi pensata per raggiungere questi obiettivi e garantire un’elevata durata nel tempo. Fra i plus del 220X ci sono i comandi proporzionali regolabili che permettono all’operatore di impostare le proprie preferenze di velocità e controllo delle attrezzature.
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La precisione e la velocità idraulica sono due caratteristiche fondamentali dei 220X
L’impianto idraulico adotta tubazioni con diametri che si collocano nella forbice alta della categoria. La presenza del sistema di rigenerazione idraulica accorcia i tempi di ciclo e riduce il consumo di carburante. Il braccio è dotato della funzione “galleggiamento” che permette di pulire velocemente superfici lisce e consente un livellamento regolare su superfici dure. Inoltre migliora l’efficienza operativa con il martello idraulico applicando la giusta pressione senza stressare perni e boccole.
All’occorrenza è possibile aumentare la pressione idraulica del 10% per un tempo massimo di 9″ grazie alla funzione Power Boost che si aziona con un pulsante sul joystick. In questa modalità si aumenta momentaneamente la forza di strappo facendo fronte a situazioni particolari.
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L’impianto idraulico del JCB 220X fornisce 456 l/min, un valore importante per una macchina di questa classe
La tecnologia JCB semplifica la vita all’operatore
L’operatore è stato realmente messo al centro del processo operativo. Il costruttore ha infatti messo in campo specifiche soluzioni che vogliono semplificare la vita a chi concretamente impiega la macchina ogni giorno.
La rispondenza Stage V del Dieselmax 448 è infatti ottenuta con un modulo integrato di riduzione catalitica selettiva che comprende SCR, filtro antiparticolato DPF e catalizzatore di ossidazione DOC. Tre soluzioni che non sempre si trovano insieme ma anche ottimizzano ogni singolo aspetto. Riducendo quindi il consumo di AdBlue e i tempi di manutenzione del DPF. Questo non richiede l’EGR, mai amato da JCB nei propri motori che, invece, ha sempre puntato su impianti Common Rail di pregio con pompe ad altissima pressione fra cui anche le Delphy che si posizionano al vertice del mercato.
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Tutti i controlli ordinari sono accessibili da terra
Command Plus, una cabina di guida che cambia i paradigmi del mercato
La cabina CommandPlus, lo abbiamo sottolineato più volte, è una vera e propria filosofia di guida. Un concetto iniziato con i trattori Fastrac e che oggi è stata declinata nelle pale gommate, sollevatori telescopici e negli escavatori serie X.
Il volume è superiore del 15% rispetto ai precedenti escavatori della serie JS, è dotata di impianto di climatizzazione migliorato e specifiche standard più elevate. La pressione sonora è stata ridotta in modo drastico e il controllo della macchina è stato affidato ad un monitor regolabile da 7″.
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L’ergonomia della cabina Command Plus è oggi fra le migliori del mercato
La sospensione della cabina è affidata a dei nuovi silent-block viscosi che la isolano riducendo rumorosità e vibrazioni. Oggi la pressione sonora interna è di soli 67 dB(A). Si tratta di un valore del tutto paragonabile ad una berlina di lusso che viaggia a 130 km/h. Il sedile Grammerdeluxe è completamente nuovo e adotta la sospensione pneumatica e il riscaldamento di serie. Per ripararsi dall’irraggiamento solare sono presenti tendine anteriori, posteriori e laterali a destra.
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Il posto guida del JCB 220X si basa su concetti molto avanzati di ergonomia
Piero Bosio & C e gli escavatori JCB
Tutta la fase di manutenzione è stata migliorata. Infatti i JCB Serie X richiedono meno controlli giornalieri rispetto ai modelli precedenti. Gl intervalli di manutenzione dell’olio idraulico sono estesi e le zone di controllo sono tutte accessibili da terra.
“Le impressioni raccolte in questi mesi di utilizzo sono positive sotto ogni aspetto” sottolineano nell’impresa Bosio Piero & C. “Ci è piaciuta in generale l’impostazione innovativa della macchina e la sua evidente solidità. L’importante impronta a terra dei cingoli le conferisce un’eccellente stabilità. Si tratta di un aspetto fondamentale in quanto eseguiamo molte opere di demolizione”.
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L’impronta a terra del 220X è fra gli aspetti più apprezzati dall’impresa Bosio Piero & C.
Sono piaciute molto anche le possibilità di personalizzazione dei comandi.
“I comandi personalizzabili e le impostazioni regolabili delle attrezzature utilizzate sono un grandissimo vantaggio. E’ infatti possibile scegliere il manipolatore con cui lavorare, sinistro o destro, e regolare il flusso idraulico. In questo modo ogni operatore trovare il giusto setup macchina-attrezzatura. La potenza idraulica è molto alta ma non penalizza mai la precisione e la controllabilità. Due elementi, insieme alla risposta dei comandi, che sono sempre elevati in ogni situazione operativa”.
Anche i consumi meritano una nota positiva. Sottolineano infatti nell’impresa che “Anche usando l’escavatore alla massima potenza e nelle applicazioni più impegnative i consumi di carburante risultano contenuti”.
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I due JCB 220X dell’impresa Bosio Piero & C. si sono ritagliati un posto di riguardo in azienda