Laltesi è uno di quei costruttori che ha fatto la Storia del movimento terra. Non solo di quello italiano. L’azienda di Alseno, in provincia di Piacenza, ha prodotto per diversi decenni un’apprezzata gamma di escavatori idraulici. Macchine ancora oggi apprezzate, ricordate e che hanno permesso a molte aziende del settore di crescere, guadagnare e investire. La commercializzazione in Italia era legata all’organizzazione Caterpillar con CGT e la allora MAIA a comporre la rete di concessionari sul territorio.

La controversa gestione aziendale portò, purtroppo, alla chiusura. Questo nonostante Laltesi fosse comunque un prodotto apprezzato per la sua robustezza. La pressione dei grandi marchi, l’arrivo dell’elettronica sulle macchine e una visione non particolarmente lungimirante segnarono il destino aziendale. Ma oggi il marchio è nuovamente presente sulla carrozzeria di una gamma di dozer costruiti dalla piacentina Freemac.

Laltesi è tornato in vita con l'operazione della Freemac di Pontenure

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Il marchio del glorioso costruttore di Alseno è stato acquistato dalla Freemac che costruisce il dozer FP180 nella sua sede di Pontenure

Si tratta di un’azienda di Pontenure, in provincia di Piacenza, che si occupa di veicoli speciali che collabora con la britannica Wilorton Holding in diversi settori. Fra cui anche l’oil & gas e il mining grazie ad applicazioni speciali su base Astra.

La costruzione e il collaudo del Laltesi FP180 avvengono a Pontenure

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Il nuovo dozer FP180 deriva dallo Shantui D16-K2 e impiega un propulsore FPT N67 con HI-eSCR che integra DOC e SCR

Il ritorno di LALTESI

Non è quindi un caso se il marchio torni proprio sui cofani di un dozer siglato FP180 che appartiene alla classe delle 18 tonnellate di peso operativo. L’operatività nel settore del pipeline porta infatti a mirare ad uno dei target principali del mercato di queste macchine. La stessa Freemac, nell’annunciare la ricomparsa del marchio Laltesi, specifica che le nuove macchine sono nate grazie ad una joint-venture con uno dei più grandi costruttori di macchine movimento terra al mondo.

Freemac ha rilanciato il marchio con investimenti e accordi ad hoc

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Freemac ha costuituito una joint-venture per il nuovo Laltesi FP180

Il nuovo FP180 deriva dal dozer Shantui DH16-K2. Macchina con trasmissione idrostatica e azionata da una motorizzazione FPT N67 che eroga la potenza netta massima di 142 kW (193 cv). Il costruttore cinese è oggi uno dei più grandi player globali nel settore e fornisce componenti e macchine a moltissimi grandi marchi come, ad esempio, Komatsu. Si tratta quindi di una collaborazione che apre le porte ad interessanti sviluppi con la possibilità, per il marchio Laltesi, di trovare una nuova vita.

L’operatività di Freemac sul mercato del pipeline è infatti uno sbocco molto interessante che potrebbe consentire l’accesso ad altre tipologie di mezzi come, ad esempio, escavatori idraulici e posatubi. Ovviamente sempre con l’apprezzato marchio Laltesi.

La tecnologia del Laltesi FP180 è di ultima generazione

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La trasmissione del nuovo dozer FP180 è idrostatica a controllo elettronico e può essere regolata in tutti i suoi parametri

FP180, presidiare il centro del mercato

Il dozer FP180 si colloca, per potenza e peso operativo, nel centro del mercato globale di queste macchine. La macchina è disponibile sia in versione XL, sia in versione LGP. Il peso operativo varia da 17.235 kg a 19.945 kg a seconda dell’allestimento. Il motore FPT N67 eroga 142 kW (193 cv) @ 2.100 giri/min con una coppia massima di 850 Nm @ 1.400 giri/min. La trasmissione, come anticipato, è idrostatica a circuito chiuso. I due motori lavorano ad una pressione di 425 bar e sviluppano una forza di trazione di 230 kN (23,45 tonnellate). Il range di velocità spazia da 0 a 10 km/h.

La sede Freemac di Pontenure è l'unità produttiva dei nuovi dozer

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La tecnologia del dozer Laltesi FP180 è frutto di una joint-venture con Shantui, uno dei più grandi costruttori globali di queste macchine

La gestione è completamente elettronica. L’azionamento di tutti i comandi avviene tramite joystick a funzionamento elettroidraulico. E’ quindi possibile regolare i parametri di funzionamento sulle esigenze dell’operatore. La gestione elettronica di motore e idraulica favorisce, fra le altre cose, l’impiego di tecnologie di assistenza allo scavo come quelle satellitari 2D e 3D.

La cabina ha interni ergonomici con appoggia braccia regolabili su più assi. Chiunque può quindi trovare la migliore posizione di guida per utilizzare la macchina nel modo più comodo possibile. Il joystick del comando traslazione è, come detto, di tipo elettroidraulico. Quello di lama e ripper è invece pilotato idraulicamente.

I test del Laltesi FP180 hanno messo in luce una macchina evoluta e pienamente in linea con il mercato

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Il dozer Laltesi FP180 presidia la zona centrale del mercato con un peso operativo che spazia dalle 17 alle 19 tonnellate

Un nuovo inizio per Laltesi?

Da appassionati del settore è decisamente piacevole vedere un marchio come Laltesi tornare sulle scene dei mercati del movimento terra. Non è la prima volta che un glorioso quanto sfortunato costruttore italiano è oggetto di una rivisitazione grazie ad accordi con grandi costruttori cinesi. In Argentina è già successo con il marchio Hydromac.

Il Laltesi FP180 utilizza il motore FPT N67

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Il dozer Laltesi FP180 è costruito nello stabilimento di Pontenure della Freemac

I mercati sono profondamente cambiati, così come la mentalità degli utilizzatori. Un’operazione come quella di cui è oggetto Laltesi può oggettivamente avere un futuro se vista, soprattutto, come sbocco verso target specifici. La presenza nel settore pipeline di Freemac permette di allargare la propria offerta e di dare vita a nuove opportunità occupazionali. Il dozer FP180 è infatti assemblato in Italia, nella sede di Pontenure. Siamo infatti in una zona dove i costruttori di macchine speciali hanno trovato una fortunata culla. Ragion per cui il progetto Laltesi di Freemac può trovare sviluppi molto interessanti.

Freemac fa parte del gruppo britannico Wilorton Holding con cui collabora per le macchine speciali

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Freemac collabora con la britannica Wilorton Holding nella costruzione di macchine speciali

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