Liebherr 766 Generazione 8, il triangolo è vera sostanza?
Liebherr continua l'aggiornamento della sua apprezzata gamma di dozer. Il PR766 Litronic Generazione 8 cambia completamente aspetto e indossa il carro a triangolo entrando di diritto fra i dozer con maggiore appeal. Le motivazioni? Molteplici e legate al mining.
Liebherr è un costruttore che, nella sua storia, ha sempre considerato l’evoluzione tecnologica delle macchine come vera e propria filosofia di vita. Una strada maestra che ha visto l’introduzione di soluzioni spesso non impiegate da altri costruttori e sempre indirizzate verso una superiore semplicità di guida.
Fra queste spicca sicuramente la trasmissione idrostatica anche sulle grandi macchine, in primis i dozer e le pale gommate. Anche superando fattori di scala ritenuti spesso invalicabili.
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L’adozione del carro triangolare presenta vantaggi nelle applicazioni mining a cui il PR766 Litronic G8 punta in modo deciso
L’aggiornamento della gamma delle macchine movimento terra ha portato oggi all’arrivo della Serie 8 in tutte le tipologie di prodotti. Fra cui anche i dozer. Liebherr detiene infatti il primato dimensionale di queste macchine con trasmissione idrostatica grazie al modello top di gamma PR776 Litronic dal peso operativo variabile fra le 72 e le 74 tonnellate. Fra le altre cose anche il primo dozer del costruttore ad impiegare un carro triangolare.
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Il PR766 Litronic G8 punta in modo deciso alle più gravose applicazioni da cava
PR766 Generazione 8, il carro a triangolo diminuisce di scala
Il PR766 aveva già avuto un evidente “revamping” poco prima del 2020 con l’aggiornamento al nuovo design per allinearsi a tutti gli altri nuovi modelli. Con l’arrivo della Generazione 8 tutto cambia. L’elemento più evidente è sicuramente il carro a triangolo che riprende la stessa impostazione vista sul fratello maggiore PR776. L’occasione dell’aggiornamento motoristico alla fase Stage V ha quindi portato una completa rivisitazione di una macchina che, a mio parere, era estremamente equilibrata. Avevo infatti avuto modo di provare a Telfs, nel 2008, la prima versione di questa macchina, quando ancora si chiamava PR764, con un peso operativo oltre le 50 tonnellate. Il successivo PR766 aveva aggiornato cabina e design ma, nella sostanza, era rimasto invariato. Dati tecnici di base che sono ancora oggi invariati nel nuovo Generazione 8.
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I vantaggi del carro a triangolo si traducono in una superiore produttività nelle applicazioni mining
Però ora arriva un telaio completamente nuovo dove nel family feeling da grande macchina appare, oltre al giallo Liebherr, anche il caratteristico colore bianco. Uno stile che rivela molto più di quel che si pensi. Il PR766 Litronic G8 è quindi una macchina sicuramente destinata ai grandi cantieri. Ma strizza fortemente l’occhio al settore mining che il costruttore identifica come target con la colorazione della carrozzeria in total white.
Lo schema di base rimane però sempre quello, super collaudato, della trasmissione idrostatica con tre gamme di rapporti. Una frammentazione che consente di accedere ad un range di velocità fra 0 e 10,5 km/h con la massima forza di spinta nella prima gamma fra 0 e 4 km/h.
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Uno dei primi PR766 Litronic G8 arrivato in Francia opera nella movimentazione di cippato
Rimane il V8 Liebherr
La motorizzazione di base non cambia rispetto al passato. Rimane quindi l’apprezzato V8 Liebherr di derivazione MAN aggiornato allo Stage V. Si tratta nello specifico del D 9508 A7 da 16,2 litri di cilindrata che eroga la potenza massima di 360 kW (483 cv) al règime di 1.600 giri/min per una coppia massima di ben 3.125 Nm.
Si tratta di un’unità che, nel tempo, è stata aggiornata più volte e che oggi è in grado di soddisfare diverse normative antinquinamento senza penalizzare consumi e prestazioni.
Liebherr infatti opera con un’iniezione Common Rail da 2.200 bar e il motore risponde allo Stage V semplicemente con l’aggiunta dell’SCR e del DPF che lavorano in combinazione. Il PR766 Litronic G8 è una macchina con un target preferenziale verso il mining e verso mercati con motorizzazioni non emissionate. La flessibilità del D 9508 A7 permette quindi al costruttore di pianificare la produzione delle macchine con la massima libertà mantenendo elevati standard qualitativi. Ma soprattutto con un’unificazione di componenti e allestimento impensabili fino a qualche tempo fa.
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Il motoreD 9508 A7 è un V8 da 16 litri decisamente flessibile nella sua impostazione passando per diversi step normativi senza alterare le prestazioni
Load Sensing sotto al cofano
Anche da un punto di vista idraulico non cambia nulla. Così come la potenza installata, rispetto al PR766 Litronic, è rimasta invariata, anche pressioni e portate idrauliche sono identiche rispetto al predecessore. Abbiamo quindi un’architettura Load Sensing da 352 l/min con 280 bar che alimenta un distributore a due cassetti di serie espandibile a 4. Visto il settore applicativo principale quasi sicuramente usciranno da Telfs quasi solo dei PR766 Litronic G8 dotati di 4 distributori per alimentare anche il ripper posteriore.
Ovviamente la vera protagonista è la trasmissione idrostatica che è dotata di due motori per ogni ruota motrice. Il controllo di tutta la macchina avviene in modo molto intuitivo con due joystick multifunzione perfettamente simmetrici. A destra si aziona il gruppo lama e a sinistra la traslazione. Per il ripper, se presente, c’è un’altro joystick collocato più indietro sulla destra che dispone anche di roller proporzionale per l’inclinazione.
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Il rippaggio è una delle principali applicazioni del PR766 Litronic G8
Liebherr “allarga” l’impiego del carro a triangolo
Come anticipavo, perché Liebherr, su un modello di dozer esistente ed equilibrato, introduce l’impiego del carro a triangolo? Le motivazioni sono di effettiva sostanza?
Da un punto di vista operativo le due scuole di pensiero hanno entrambe le proprie validissime motivazioni. Infatti il carro convenzionale, utilizzato da grandi costruttori come Komatsu o Deere, permette un’efficienza molto elevata in termini di ingranamento della ruota motrice. La minore altezza da terra complessiva di tutta la macchina permette di avere un baricentro più basso. Un elemento sicuramente vantaggioso quando si parla di operare in pendenza.
Per contro il carro a triangolo, impiegato per la prima volta nel 1977 da Caterpillar con l’arrivo del D10, fornisce una maggiore altezza da terra della cabina che permette di avere una visibilità superiore nelle grandi movimentazioni. Così come l’impostazione completamente differente dei longheroni inferiori del carro consente una maggiore oscillazione e una posizione decisamente più protetta dei motori di traslazione. Elementi funzionali che innalzano in modo sensibile la mobilità e la durata nelle difficili situazioni in cui queste macchine operano quotidianamente.
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Il target principale del PR766 Litronic G8 è sicuramente il mining
Liebherr ha quindi optato per questa soluzione anche sul suo nuovo PR766 Litronic Gen8 privilegiando un’impostazione dove il mercato del mining ha sicuramente la precedenza rispetto ad altre applicazioni. Non solo, quindi, una superiore protezione degli organi meccanici fondamentali ma anche una manutenzione ordinaria più semplice in caso di intervento.
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L’architettura con carro a triangolo “scende” di scala dal PR776 Litronic fino al PR766 Litronic G8
Un allineamento verso l’alto
Il Liebherr PR766 Litronic Gen8 si allinea quindi verso l’alto puntando ad un target che opera in situazioni e contesti gravosi. Con un affiancamento a macchine concorrenti di pari impostazione che consentono anche di unificare processi e abitudini di manutenzione.
Sicuramente il più grande PR776 Litronic ha fatto da rompighiaccio permettendo di accedere, anche per le sue caratteristiche tecniche, a scenari produttivi fino a quel momento inediti per la fabbrica di Telfs. Si tratta quindi di una scelta di sostanza dove la nuova impostazione permette concretamente di avere alcuni vantaggi che, da un punto di vista operativo, rappresentano sicuramente un plus per il costruttore tedesco.
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Il carro triangolare farà la sua comparsa anche sui dozer più piccoli del costruttore?
Sarà molto interessante vedere, nel prossimo futuro, se questa architettura farà la sua comparsa anche nei dozer più piccoli marchiati Liebherr. L’arrivo dei PR756 e PR746 Generazione 8 dice di no. Ma dall’altro lato potrebbe essere un deciso e significativo “punto e a capo” rispetto alla lunga collaborazione con John Deere. Che vede oggi i dozer del Cervo riprendere l’impostazione insegnata dai tecnici di Telfs. Stiamo però parlando di investimenti molto importanti sia da un punto di vista progettuale che da quello produttivo. E dove il mercato dei dozer non permette, a livello globale, troppi voli pindarici nel momento in cui si hanno in casa collaudate soluzioni acquisite. Ma resta il fatto che Liebherr è oggi un costruttore che sta dimostrando inventiva e voglia di rimettersi sempre in gioco in ambiti che sembravano cristallizzati.