Liebherr, arrivano le cingolate Serie 8.
Liebherr continua la sua tradizione nelle pale cingolate iniziata negli anni '70. Con l'arrivo delle nuove LR626 Litronic G8 e LR636 Litronic G8 il costruttore tedesco sposta verso l'alto l'asticella di queste macchine.
Liebherr è oggi uno dei pochi costruttori al mondo a produrre pale cingolate. Oltre all’azienda tedesca gli altri due competitor rimasti sul mercato sono infatti Caterpillar e John Deere. Dove il Cervo, per ora, è presente solo in nord America e ha condiviso un lungo percorso di collaborazione proprio con Liebherr. Collaborazione dove, dallo stabilimento austriaco di Telfs, vicino ad Innsbruck, sono a lungo partite le pale cingolate brandizzate Deere verso gli USA.
La filosofia di Liebherr è legata a una visione di mercato che non guarda solo ai numeri quanto all’eccellenza tecnologica. Le pale cingolate fanno pienamente parte di questo modo di pensare e che mette le esigenze del cliente al primo posto. Il mercato delle cingolate non è infatti composto da grandi numeri ma è comunque costante nel tempo. E Liebherr si è ritagliata una fetta cospicua di questa “torta di alta pasticceria” che le permette di investire e innovare.
Ed è di questi giorni la presentazione della nuova Serie 8 dei modelli LR626 Litronic e LR636 Litronic. Nuovo design, contenuti tecnologici superiori, motorizzazioni Stage V. Il costruttore tedesco ha colto l’occasione dello step normativo motoristico per mettere le mani su due macchine apprezzate dagli utilizzatori. Una base di lavoro che Liebherr ha sviluppato nel tempo e che si basa su un’esperienza iniziata nei lontani anni ’70. Il ruolo dell’elettronica – uno dei cavalli di battaglia storici del costruttore – ne esce quindi ulteriormente rafforzato.
Le nuove Liebherr LR626 e LR636 G8 Litronic
I due nuovi modelli presidiano le classi di peso che, a seconda degli allestimenti, spazia da 16.500 a 23.000 kg di peso operativo. Con benne standard dalla capacità rispettiva di 1,8 e 2,4 mc. L’architettura complessiva è quella, conosciuta e sviluppata negli anni ’70 da diversi costruttori, del motore posteriore, cabina centrale e braccio con geometria a “Z”. Il carro è oscillante con barra trasversale di collegamento per consentire la massima aderenza al terreno. La trasmissione è, of course, idrostatica.
Le nuove motorizzazioni prevedono l’uso dei propulsori Liebherr D924 A7 Stage V per la LR626 e D934 EVO Stage V per la LR636. Si tratta in entrambi i casi di due unità a 4 cilindri in linea ma con cilindrate rispettive di 4,5 e 7,0 litri. Le potenze disponibili sono di 110 kW (150 cv) a 2.100 giri/min per la LR626 e 135 kW (184 cv) a 1.800 giri/min per la LR636. Una conferma, quella di Liebherr, che privilegia la compattezza e la coppia. Soprattutto nel caso del D934 EVO con la sua cilindrata unitaria molto elevata.
L’impianto idraulico è un Load Sensing Flow Sharing con pompa a portata variabile. La Liebherr LR626 dispone di 189 l/min e la LR636 arriva a 234 l/min. Entrambe con pressioni di lavoro di 260 bar. La gestione complessiva, insieme a quella della trasmissione idrostatica, avviene con impianto di pilotaggio a controllo elettronico. E’ quindi possibile calibrare i movimenti, la possibilità di avere movimenti più fluidi e contemporanei, gestire le preferenze degli operatori. Un sistema che porta le nuove cingolate Liebherr G8 ad un livello superiore.
Un modulo di guida con tanti contenuti
La cabina di guida mantiene la struttura dei modelli precedenti ma la superficie vetrata è più ampia, soprattutto lateralmente. Il sedile di guida presenta maggiori regolazioni per adattarsi ancora meglio a operatori di ogni taglia. La cabina è sospesa su quattro supporti idro-elastici. I supporti per il ribaltamento anteriore si disinseriscono automaticamente quando la macchina lavora per isolare completamente la cabina e aumentare il comfort.
Il sistema di pilotaggio a controllo elettronico permette di avere la massima precisone di lavoro e, al contempo, permettere ogni di tipo di regolazione. Liebherr ha quindi pensato di unire le potenzialità dell’elettronica a quelle dell’idraulica mettendo l’operatore al centro del processo. Si tratta di un modo di pensare che ispira da sempre il modo di agire del costruttore. E sui cui Hans Liebherr, fondatore dell’azienda nel 1949, aveva sempre puntato senza esitazioni.
Lo schermo touch-screen da 9” permette di interagire con tutte le potenzialità delle nuove cingolate Serie 8. Da qui è possibile regolare la reattività dell’idraulica di lavoro, la reattività dell’idraulica della traslazione e l’inserimento delle diverse modalità di lavoro. Con la posizione Eco-mode si riducono il numero di giri del motore e la velocità massima di traslazione privilegiando l’abbattimento dei consumi. La presenza del ripper viene rilevata in automatico attivando i relativi comandi. Un’iniezione di tecnologia che ha reso più competitive due macchine che, nel mercato, si sono costruite una reputazione di livello.