LIEBHERR sta puntando, fra le diverse forme di alimentazione, anche sull’idrogeno. Una strategia che vede i motori ciclo Diesel adattarsi in modo rapido a questo tipo di carburante. Si tratta infatti di un adattamento che richiede il cambiamento di circa il 20% dei componenti con dei costi decisamente competitivi per il costruttore. Rimane sempre la problematica gestionale dell’idrogeno stesso che è un gas particolarmente infiammabile. Inoltre allo stesso libero è quasi assente in natura. Allo stato legato è invece ampiamente presente in acqua e in tutti i composti organici con qualche intrusione nelle rocce granitiche. Occorre quindi estrarlo con un impiego di energia che, alla luce di un bilancio termodinamico, è decisamente maggiore rispetto a quella che l’idrogeno stesso è in grado di liberare. Si tratta quindi più di un vettore energetico che non di un carburante vero e proprio.

Ciò nonostante molti costruttori, tra cui Liebherr, si stanno dedicando alla modifica di motori a ciclo Diesel più come campagna di marketing che non come soluzione realmente percorribile nell’uso quotidiano.

Non è quindi un caso se il costruttore tedesco sta provando, sul maxi-dumper T264 questa tecnologia. Il contesto del mining, infatti, si presta a soluzioni altamente personalizzate. Si tratta infatti di produzioni comparabili con quelle industrializzate che permettono di utilizzare tecnologie come guida autonoma, azionamenti elettrificati ad alta tensione sia per gli escavatori, sia per i dumper. Anche con soluzioni particolari come i trolley su linee aeree. In questo contesto l’idrogeno potrebbe essere una strada per lavorare a zero emissioni con specifiche stazioni di rifornimento sicure e gestite da personale altamente formato. Fatto salvo, come anticipato, per i costi di produzione dell’idrogeno stesso.

Potrebbe interessarti

Liebherr e Fortescue insieme per il T264 ad idrogeno

Il primo prototipo del Liebherr T 264 alimentato a idrogeno, sviluppato da Liebherr e Fortescue, è arrivato presso la miniera Christmas Creek di Fortescue. Un sito estrattivo presente nella regione di Pilbara, nell’Australia Occidentale, che permetterà di lavorare in condizioni reali ed effettive.

Il prototipo del Liebherr T 264, chiamato “Europa” permetterà di capire limiti e vantaggi della futura flotta di dumper per il trasporto a zero emissioni di Fortescue.

Cosa pensa Liebherr

Oliver Weiss, vicepresidente esecutivo di R&S, ingegneria e produzione, Liebherr-Mining Equipment SAS spiega che “Liebherr e Fortescue sono convinti che l’idrogeno ed i vettori di idrogeno, come l’ammoniaca, svolgeranno un ruolo importante nel supportare la decarbonizzazione della miniera. Questo oltre alla elettrificazione. Ciò che Liebherr impara da questo dumper migliorerà in modo significativo le nostre future strategie di sviluppo per il trasporto in miniera a zero emissioni. L’integrazione di una batteria Fortescue Zero in un camion da trasporto Liebherr segna un’enorme pietra miliare nella partnership tra le due aziende. È affascinante vedere come questa cooperazione aiuti ad accelerare i nostri sviluppi pianificati di nuove tecnologie, dalle idee alla dimostrazione e all’operazione sul campo”.

La parola a Fortescue

Dino Otranto, amministratore delegato di Fortescue Metals, sottolinea che “È molto interessante avere il primo prototipo di dumper alimentato a idrogeno. Si unisce ora al suo equivalente elettrico a batteria per un confronto diretto in miniera”.

Una volta entrato in funzione il Liebherr T264 verrà rifornito di idrogeno liquido proveniente da un impianto situato presso il Green Energy Hub di Fortescue a Christmas Creek.

La collaborazione fra le due aziende

Liebherr e Fortescue collaborano per sviluppare dumper a zero emissioni da quando la collaborazione è stata annunciata nel 2022. Oggi le aziende hanno annunciato la loro collaborazione per co-sviluppare e convalidare una soluzione di trasporto autonomo completamente integrata.

Dino Otranto sottolinea che “Questa implementazione si basa sulla nostra più ampia collaborazione con Liebherr. Stiamo lavorando insieme per sviluppare e convalidare una soluzione di trasporto autonomo completamente integrata. Puntiamo quindi ad essere i primi ad utilizzare veicoli a zero emissioni a livello globale con guida autonoma. Per decarbonizzare l’attività mineraria è necessaria una soluzione di sistema. Quindi questo nuovo sistema operativo, che integra un sistema di gestione della flotta e la gestione dell’energia, rappresenterà una svolta per Fortescue nella riduzione delle nostre emissioni di carbonio”.

Potrebbe interessarti

In primo piano

Articoli correlati