Con i suoi macchinari Magni è da sempre al fianco delle imprese che operano nei grandi cantieri pubblici. Che si tratti di strade, autostrade, ponti o gallerie, il costruttore di Castelfranco Emilia propone una gamma stratificata di sollevatori telescopici, in grado di rispondere a qualunque esigenza operativa, dai mezzi più compatti per le operazioni di spostamento dei materiali di lavoro, ai mezzi pesanti per la messa in opera delle strutture portanti. Come nel caso dei lavori per il nuovo casello autostradale di Castelnuovo del Garda.

Situato sull’A4, tra le attuali uscite di Peschiera del Garda e Sommacampagna, questo nuovo casello è finalizzato a decongestionare il grande afflusso di veicoli che, puntualmente, si riversa a sud del Lago di Garda, zona dalla forte vocazione turistica e di richiamo internazionale. Complessi i lavori: oltre allo svincolo e al cavalcavia di attraversamento autostradale, è stata commissionata anche un’ampia rotatoria per collegare il nuovo svincolo alla viabilità ordinaria, ovvero alla Strada Regionale 11 e Strada Regionale 450.L’

MAGNI

L’RTH ha una capacità di sollevamento di 6.000 kg (che diventano 4000 kg alla massima altezza raggiungibile dal braccio). L’altezza di sollevamento è di 22 m, con lo sbraccio massimo di 18,50 m.

MAGNI. Senza paura, anche nelle operazioni più gravose

I lavori sono stati affidati alla SITTA S.r.l., azienda leader nel settore delle infrastrutture stradali. Che, per portare a termine le operazioni, si è affidata proprio a un sollevatore Magni RTH 6.22. “Il sollevatore Magni RTH 6.22 che stiamo utilizzando in cantiere è impiegato in diverse attività fondamentali, come la posa e la rimozione di pannelli metallici, il supporto alla realizzazione di ponteggi e l’installazione di strutture prefabbricate, quali bilastre. Con queste stiamo realizzando un canale a servizio del nuovo casello autostradale”, ha spiegato Giancarlo Dettoni, Direttore Tecnico di SITTA S.r.l.

Tra le caratteristiche dell’RTH 6.22 apprezzate da parte di SITTA S.r.l. risaltano la capacità di carico e sbraccio, essenziali per rispondere alle esigenze del cantiere. Ma non solo. Fondamentali anche la versatilità degli accessori: in particolare, l’argano per lo spostamento e il sollevamento di materiali in aree ristrette e la piattaforma per lavori in altezza. Plus non indifferente, poi, i sistemi avanzati di controllo: il sistema LMI consente di monitorare graficamente portata e sbraccio, garantendo operazioni sicure ed efficienti.

RTH 6.22, le caratteristiche

Tutte caratteristiche che l’RTH 6.22 porta in dote. Si tratta infatti di un sollevatore telescopico con una capacità di sollevamento di 6.000 kg (che diventano 4000 kg alla massima altezza raggiungibile dal braccio). L’altezza di sollevamento è di 22 m, con lo sbraccio massimo di 18,50 m. Il mezzo è spinto da un motore Deutz TCD 3,6 L4 Stage V, con una potenza nominale di 100 kW (136 cv) raggiungibile già a 2.200 giri/min, con una velocità massima di 40 km/h. L’impianto idraulico riesce a gestire un flusso di 130 l/min.

Grazie alle eccellenti prestazioni e all’affidabilità di RTH 6.22, SITTA S.r.l. ha già pianificato l’acquisto di un nuovo telescopico rotativo Magni RTH 8.35 per progetti futuri. “Ci troviamo estremamente bene con questa macchina, sia per la sua versatilità sia per il servizio manutentivo offerto da Magni”. L’esperienza di SITTA S.r.l. dimostra come le soluzioni Magni TH siano progettate per rispondere alle sfide più complesse nei cantieri, garantendo sicurezza, precisione ed efficienza. Il sollevatore telescopico RTH 6.22 si conferma uno strumento adatto a chi cerca prestazioni efficienti e massima versatilità nelle operazioni.

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