Mantovanibenne è uno dei maggiori costruttori nazionali di attrezzature per la demolizione. Un marchio che non si ferma e continua lo sviluppo della propria gamma. L’azienda di Mirandola ha appena compiuto 60 anni e vede oggi tre generazioni attive al proprio interno. Basa infatti da sempre il proprio successo su ricerca e sviluppo.

Un mantra che ha visto l’arrivo del moltiplicatore di pressione sulle proprie attrezzature medie. All’ultimo Samoter è stato infatti presentato il frantumatore RP20-IT BB. Un’attrezzatura fondamentale per rendere efficiente le fasi di demolizioni secondaria. Qui i tempi e la velocità di esecuzione sono fattori determinanti per la produttività aziendale.

Ma dopo la frantumazione secondaria ecco arrivare il “booster” anche sulle attrezzature dedicate alla demolizione primaria. Una scelta di affiancamento alla linea convenzionale che va verso target differenti tra loro. In particolare è oggi presente in gamma la pinza per calcestruzzo CR26R disponibile sia in versione standard, sia in versione con doppio booster denominata BB.

MANTOVANIBENNE ha messo a confronto la CR26R con la CR26R BB

Mantovanibenne

La nuova CR26R BB (in secondo piano) è stata messa a diretto confronto con la CR26R

La doppia tecnologia di Mantovanibenne

Abbiamo visto la nuova CR16 BB in un cantiere della Monaci Demolizioni. Si tratta infatti di un’azienda specializzata e cliente di riferimento del costruttore. Abbiamo parlato con Jacopo Mantovani, responsabile commerciale e marketing dell’azienda di Mirandola, di questa doppia tecnologia nella propria gamma.

Ci ha infatti spiegato “Siamo consapevoli che le nostre macchine con tecnologia convenzionale siano molto apprezzate e produttive. Ciò non toglie che la tecnologia dei moltiplicatori di pressione sia costruttivamente molto interessante. Esattamente come succede con le nostre cesoie. Attrezzature che sono oggi presenti con due gamme affiancate. In questo modo le attrezzature con il booster ci permetteranno di avere target diversificati. O quanto meno di consentire ai nostri clienti di scegliere in che modo operare”.

E continua “In Mantovanibenne investiamo sempre in nuove soluzioni e nuove tecnologie. La nostra filosofia è di avere una crescita costante nel tempo. E la sosteniamo passo dopo passo in modo concreto. Non amiamo i voli pindarici e ci piace essere sul mercato con macchine che siano un vero aiuto per chi lavora in cantiere. Lo sviluppo delle attrezzature con il moltiplicatore di pressione segue ovviamente questo rigido percorso. Si tratta di un iter che ci vede in campo al fianco dei nostri clienti storici per lavorare insieme a loro cogliendo suggerimenti e indicazioni operative”.

La CR26R BB della MANTOVANIBENNE è dotata di doppio booster

Mantovanibenne

Le due versioni della CR26R a confronto. In primo piano i cilindri più snelli della BB dotata di booster

Le due tecnologie si confrontano

La collaborazione fra Monaci Demolizioni e Mantovanibenne va oltre il semplice rapporto cliente/ fornitore. Le due realtà collaborano attivamente anche nel testare sul campo le nuove attrezzature e le nuove tecnologie. Nel cantiere di Cambiago la Monaci Demolizioni è impegnata nel completo abbattimento di un fabbricato industriale per fare spazio a nuovi edifici produttivi.

Ci spiega Michael Monaci, titolare dell’impresa omonima “Si tratta di un complesso edilizio tutto sommato recente. Questo significa che il calcestruzzo è di una qualità molto buona mettendo quindi alla prova le attrezzature. E’ dunque un palcoscenico ideale per confrontare la nostra CR26R con la nuova CR26R BB”.

E prosegue “Questo tipo di demolizioni saranno sempre più frequenti in futuro. La scelta di introdurre nuove tecnologie da parte di Mantovanibenne va proprio in questa direzione. Anche se dobbiamo dire con tutta onestà che fino ad ora le attrezzature con tecnologia convenzionale sono veramente efficienti e ben riuscite. In particolare la CR26R è una pinza estremamente produttiva. La usiamo infatti sia sulle macchine medie con braccio scavo, sia sulle macchine grandi con bracci per grandi altezze. Mettere quindi la nuova CR26R BB a confronto con la CR26R convenzionale è un buon banco di prova. Si tratta di una prova indicativa sia per Mantovanibenne che per noi”.

L'azienda di Mirandola è oggi presente sul mercato con due versioni della pinza CR26R

Mantovanibenne

Le due versioni della CR26R lavorano insieme per valutare le prestazioni e l’efficienza

Mantovanibenne CR26 e CR16 BB. Gemelle diverse in azione

Con un peso operativo di 2.100 kg comprensivo di attacco standard del costruttore, la CR26R si caratterizza per un’apertura massima delle chele di 1.100 mm. L’altezza è di 2.100 mm e l’operatività avviene con una pressione dell’olio fra 280 e 320 bar. A fronte di portate fra 220 e 250 l/min.

Si tratta di fatto di una macchina che presidia la fascia più importante del mercato e con cui Mantovanibenne ha costruito una fetta importante della propria reputazione. La rotazione è idraulica continua a 360°. La CR26R BB segue la stessa geometria con il telaio di base di identica impostazione. La differenza sostanziale consiste nella dimensione dei cilindri. Nel caso della CR26R abbiamo infatti un diametro, e di conseguenza un volume d’olio, superiore.

La presenza del booster permette alla CR26R BB di avere cilindri con diametro inferiore

Mantovanibenne

La geometria di lavoro fra le due CR26R è del tutto identica e cambiano le dotazioni idrauliche

Doppio booster

La CR26R BB dispone invece di cilindri con un diametro inferiore. La ovvia differenza di prestazioni in termini di forza è colmata dalla presenza del doppio booster. Mantovanibenne ha infatti scelto di dotare ogni cilindro di un moltiplicatore integrato nella sua stessa struttura. Infatti la maggiore forza di rottura, legata in modo proporzionale alla superficie di lavoro dell’olio idraulico, è data dalla presenza del moltiplicatore di pressione. Il minore volume di cilindri, e di conseguenza il minore flusso di olio idraulico, permette quindi di avere una velocità superiore e quindi una maggiore efficienza.

L’apprezzata efficienza della CR26R con tecnologia convenzionale deriva da un’impostazione dove la geometria di lavoro, il profilo delle chele e la Speed-Valve sono elementi fondamentali. E’ una macchina che ha contribuito in modo determinante al successo di Mantovanibenne. La geometria a doppio perno centrale permette infatti l’apertura di 1.100 mm e al contempo aumenta la forza trasferita alle punte.

La Speed- Valve, coperta da brevetto, permette di avere cicli più rapidi e proteggere l’impianto idraulico dai picchi di pressione. Il profilo dei denti è ottimizzato per mantenere a lungo la forma affilata. A richiesta sono anche disponibili chele con denti intercambiabili. Un tipo di allestimento che trova ampio consenso soprattutto sul mercato tedesco ma che penalizza leggermente le prestazioni con materiali compatti.

Mantovanibenne si presenta sul mercato con attrezzature dotate di doppio booster

Mantovanibenne

La nuova CR26R BB ha operato su calcestruzzo precompresso di buona qualità

In primo piano

Articoli correlati