Mantovanibenne saluta il suo fondatore Alberto. Rimane una bella testimonianza di vita e di etica
Alberto Mantovani è purtroppo mancato all'affetto dei suoi cari all'età di 87 anni. Insieme alla moglie Franca, deceduta poco più di un mese fa, ha fondato l'azienda di Mirandola portandola a livelli mondiali con una visione ed un'impostazione di base dove serietà e valori umani sono stati a loro volta trasmessi a figli e nipoti. Lascia una grande e positiva testimonianza di "saper fare" che non tramonterà mai.
MANTOVANIBENNE saluta il suo fondatore Alberto. All’età di 87 anni, è purtroppo venuto a mancare dopo una vita spesa completamente per la propria famiglia e per l’azienda. Quest’ultima fondata con la moglie Franca nel lontano 1963.
Una persona che ha saputo trasformare un’impresa famigliare in una realtà strutturata in grado di crescere e competere con i grandi player globali. Fino a diventare essa stessa un marchio di riferimento mondiale. La lungimiranza di Alberto Mantovani è stata evidente non solo in azienda ma anche al di fuori. Costantemente supportato dalla moglie Franca, purtroppo mancata anche lei poco più di un mese fa, si è impegnato profondamente sia a livello territoriale, sia a livello associativo. La Presidenza sia della Camera di Commercio di Modena, sia della locale sezione di Confindustria, sono state l’occasione per essere testimone di un modo di essere.
Quando si parla di imprenditoria etica ci sono molti che si riempiono di parole. Ad Alberto Mantovani piaceva invece “fare”. La testimonianza delle persone che hanno iniziato a lavorare in azienda insieme a lui e che, ancora oggi, sono in Mantovanibenne, è quanto di più importante vi possa essere. Un uomo che ha portato all’interno della propria impresa una visione aperta al mondo. E ha portato nel mondo, grazie all’attività associativa, il proprio modo di essere. Già solo per il fatto che la Mantovanibenne sia una realtà metalmeccanica in un distretto industriale, quello di Mirandola, famoso nel mondo per la farmaceutica.
Mantovanibenne
Alberto Mantovani nel corso dei festeggiamenti dei 60 anni di fondazione dell’azienda
La Mantovanibenne nella visione del suo fondatore
Saper far crescere le persone guidandole e formandole. E’ questa la prima lezione che ci lascia Alberto Mantovani. La difficoltà di molte aziende famigliari italiane è infatti il passaggio di consegne. Uno step che Alberto ha affrontato, con la sua lungimiranza, da tempo. Con i figli Roberta e Paolo che hanno saputo far crescere l’azienda con una visione ed un’impronta personale. Un confronto tra diverse generazioni che ha dato spazio alla capacità di ognuno ed ha poi portato in azienda anche i nipoti Lorenzo, responsabile della produzione, e Jacopo, responsabile commerciale e marketing.
Tre generazioni attive in contemporanea che hanno permesso a Mantovanibenne di crescere e strutturarsi con una visione globale. Oggi l’azienda è infatti presente in Francia, Germania, Cina e Bulgaria.
Le filiali in giro per il mondo
Abbiamo infatti MBI France, situata a Tolosa, che è la prima sede commerciale estera ad essere fondata. Qui, oltre all’aspetto commerciale, si eseguono la manutenzione ed il ripristino delle attrezzature.
C’è poi MBI Bulgaria, fondata nel 2000 a Kavarna. Qui è presente un impianto produttivo specializzato nella realizzazione di benne e dei demolitori selezionatori della linea SGR. La manodopera specializzata, in costante collaborazione con i tecnici della casa madre, gestisce l’intero ciclo produttivo prima di inviare le attrezzature in Italia. Nella sede centrale di Mirandola sono quindi testate, controllate e poi consegnate al cliente.
In Cina è presente la Zhejiang Mantovani Machinery (ZMM). Si tratta della filiale Cinese del gruppo situata a Shangyu, a pochi chilometri da Shanghai. Qui si realizzano alcune linee di prodotto destinate principalmente ai mercati asiatici. Rappresenta inoltre la “porta ad est” per la gestione delle attività commerciali nell’estremo oriente.
Infine, ma non per importanza, vi è MBI Deutschland. La sede centrale è a Monaco con Uffici a Dresda. Da qui l’azienda di Mirandola gestisce il mercato tedesco e lo sviluppo di alcuni progetti speciali per i clienti che hanno specifiche necessità. Ad oggi Mantovanibenne detiene una posizione leader nel mercato tedesco delle demolizioni.
Serietà e indipendenza prima di ogni cosa
La principale testimonianza che Alberto Mantovani ha lasciato è però quella della serietà. Una lunga navigazione con la barra del timone sempre ben ferma. Non lasciarsi incantare dalle scorciatoie ed avere una salda etica dove serietà e indipendenza sono due valori alla base della libertà.
Solo in questo modo è possibile superare indenni le difficoltà che inevitabilmente arrivano. I periodi di crisi del mercato o gli eventi catastrofici come il terribile terremoto dell’Emilia del 2012. La serietà permette di avere quindi la fiducia e l’aiuto di tutti per andare avanti e risolvere i problemi.
Mantovanibenne è uscita ulteriormente rafforzata dopo il terremoto del 2012. Mirandola è stata una delle città più colpite dalle scosse telluriche ma la visione che guarda ben più avanti del “giorno dopo” ha permesso di ricostruire lo stabilimento in modo ancora più razionale, sicuro e produttivo.
Tanto da arrivare ai 60 anni di fondazione della Mantovanibenne con la certezza di un futuro completamente in mano alla famiglia e con altri ambiziosi obiettivi. Paolo Mantovani annunciò infatti, in quell’occasione, che la famiglia aveva deciso, all’unisono, di rifiutare l’offerta di acquisto da parte di un grande gruppo straniero. Penso che per Alberto non ci possa essere stata soddisfazione lavorativa più grande di questa. Ed è qui il senso ultimo della sua testimonianza.
Cosa ne penso
Costantino Radis
LA TESTIMONIANZA DI ALBERTO MANTOVANI PASSA NELLE MANI DELLE NUOVE GENERAZIONI. CON UNA VISIONE COMPATTA E DETERMINATA
La scomparsa di Alberto Mantovani lascia un vuoto incolmabile nei suoi cari. Ma al contempo la sua testimonianza è viva e pulsante. Con un’azienda portata avanti dai figli e dai nipoti e dove umiltà e consapevolezza sono nel DNA della famiglia.
Un anno fa si festeggiavano i 60 anni di fondazione della Mantovanibenne. Una vera festa dove è apparso chiaramente lo spirito che Alberto e sua moglie Franca hanno dato sia alla propria famiglia, sia all'azienda che porta il loro nome.
Se c'è una cosa che mi ha sempre colpito della Mantovanibenne, ogni volta che sono entrato in quegli stabilimenti, è la grande umiltà e il gran "darsi da fare" di tutti i membri della famiglia. Un modo di essere che parte da una grande passione per il proprio lavoro e dalla voglia di confrontarsi in modo aperto e serio con gli interlocutori del momento. Una serietà che è alla base di un successo aziendale fatto per durare nel tempo. Un modo di essere che ha saputo "dire di no" ad offerte allettanti da parte di grandi gruppi.
Questo modo di essere era quello di Alberto e di sua moglie Franca. Due persone che lo hanno trasferito ai propri figli e ai nipoti. Tre generazioni attive contemporaneamente in azienda non è una cosa che si vede tutti i giorni. Alla base c'è quindi una precisa consapevolezza del valore del lavoro e del valore dei rapporti con gli altri.
Alberto Mantovani ha sempre sottolineato che "Essere uomini di qualità è il nostro stile di vita". Suo figlio Paolo ha ulteriormente ribadito che in Mantovanibenne "Prima di tutto si costruiscono rapporti personali".
Penso che in queste parole vi sia tutto lo spirito di un'azienda che prosegue il proprio cammino con la "barra dritta" nel mare delle sirene tentatrici. Che non sono quelle di Ulisse ma si palesano con le sembianze di grandi gruppi finanziari il cui unico obiettivo è quello di massimizzare il profitto. A discapito delle persone, dei rapporti e dell'evoluzione del prodotto.
Penso che Alberto e Franca siano felici di vedere che la Mantovanibenne prosegue il proprio cammino con la consapevolezza di avere raggiunto risultati di grande valore su cui costruire le basi per altri risultati.