Menzi Master, il border line che allarga il campo d’azione
Il Menzi Master M515 riprende il concetto dei "ragni" del costruttore svizzero ma con un telaio cingolato a carreggiata variabile. Unendo così i vantaggi di un escavatore classico e di un multiterreno. Ma con qualche plus in più.
Menzi è uno dei pochi costruttori al mondo specializzati negli escavatori multiterreno. A differenza però di molti suoi competitor ha saputo allargare la propria offerta sia affidandosi a costruttori OEM, sia con modelli innovativi e originali. Come il suo Master M515, escavatore cingolato della classe 15 tonnellate con caratteristiche del tutto originali.
Si tratta infatti di una macchina che accomuna la torretta dei multiterreno con un carro cingolato dotato di carreggiata variabile idraulicamente. Un mezzo border line che permette di lavorare in contesti dove i classici “ragni” hanno caratteristiche eccessive. Ma dove gli escavatori possono invece avere dei limiti operativi. Le possibilità operative del Menzi Master M515 sono infatti decisamente interessanti.
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Il Master M515 punta su polivalenza e capacità di disimpegno in situazioni particolari
Torretta e carro per avere equilibrio
L’idea alla base del Menzi Master M515 è tutto sommato semplice. Ma forse proprio per questo funzionale e ricca di spunti operativi. La torretta è comune con alcuni modelli della gamma dei tuttoterreno del costruttore svizzero. Così come il braccio. Quest’ultimo è il Menzi Powerboom che presenta un cinematismo di azionamento con una biella che ottimizza le forze in gioco. Il cilindro di azionamento si mantiene infatti sempre in posizione tale da sfruttare al massimo la geometria più favorevole.
La cabina di guida è quindi identica a quella degli altri modelli di “ragni” della Menzi. Con uno spazio abbondante e una visibilità a 360° su tutta l’area di lavoro. L’ergonomia di bordo è quella conosciuta dei mezzi del costruttore dove l’operatore, anche per le complesse situazioni operative classiche di questi mezzi, è al centro del progetto.
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La cabina di guida offre comfort ed ergonomia di alto livello
Il carro a carreggiata variabile permette di operare anche con i cingoli in posizione asimmetrica. Questa particolarità consente al Menzi Master di spostare il proprio baricentro in modo da avere sempre il massimo equilibrio anche in situazioni particolari.
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La possibilità di operare in cantieri di diverso tipo permette al Master M515 di essere un mezzo polivalente
Il braccio telescopico Menzi
Il braccio è quello classico in due sezioni rettilinee con l’avambraccio telescopico. La conformazione permette di avere una geometria di lavoro con angoli molto accentuati. Siano essi positivi o negativi. In questo modo si ha un’operatività impressionante a cui un operatore di un classico escavatore non è oggettivamente abituato. Il Menzi Master M515 riesce infatti ad arrivare ad un’altezza di 9.183 mm e a uno sbraccio massimo di 8.211 mm. Questo pur avendo una macchina con ingombri del tutto paragonabili ad un escavatore da 10 tonnellate di peso operativo.
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Il braccio telescopico è fra i punti di forza del Master M515
Un impianto idraulico ad alte prestazioni
Ma quello che colpisce maggiormente sono le prestazioni dell’impianto idraulico. Il Master M515 è di fatto un 15 tonnellate ma è stato pensato con lo stesso criterio di un escavatore multiterreno. L’impianto è un Load Sensing Flow Sharing comandato dai joystick multifunzione con roller proporzionali che permettono di avere il pieno controllo su ogni movimento o accessorio.
I circuiti ausiliari sono 4 con portate rispettive di 200 l/min, 100 l/min e 50 l/min per le attrezzature. Con un quarto impianto ausiliario a doppio effetto per comandare eventuali rotazioni secondarie con alimentazione dall’impianto di pilotaggio. In opzione è possibile avere una linea Powerline con pompa indipendente in grado di fornire 220 l/min. Le portate idrauliche possono essere regolate direttamente e senza problemi dal posto guida tramite il monitor di comando. E’ possibile memorizzare pressioni e portate di 15 attrezzature.
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L’impianto idraulico permette di lavorare con attrezzature ad elevata richiesta di olio
La logica di funzionamento Menzi
La gestione dell’impianto è elettronica ed è possibile selezionare fra tre diverse modalità: Power, Eco e Fine. Il controllo APM – Anticipating Power Management interagisce in modo rapido e fluido fra motore e pompe distribuendo il carico in modo graduale e conforme alle reali esigenze operative del momento.
La motorizzazione è il Deutz TCD 4.1 da 4.038 cmc che eroga 115 kW (156 cv). Un motore diffuso e apprezzato sia in ambito movimento terra che in quello agricolo con la garanzia di avere un’assistenza diffusa e qualificata.
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L’ottimizzazione funzionale fra motore e pompe consente di affrontare applicazioni gravose con la massima efficienza operativa
Un concetto versatile e polivalente
Il concetto del Menzi Master M515 punta su versatilità e polivalenza. Con dei numeri che non lasciano molti dubbi. La traslazione permette di superare una pendenza massima pari al 94%. La velocità in prima marcia è di 2 km/h mentre in seconda arriva fino a 6 km/h.
Della forza di La forza di sollevamento è di 9.200 kg a 3 metri dal centro ralla, che diventano 6.000 kg a 4,5 metri. Se invece si arriva fino a 6 metri si abbassa ulteriormente a 4.100 kg. La coppia di rotazione è invece pari a 52 kNm.
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Le applicazioni forestali sono uno dei principali campi di applicazione del Menzi Master M515
La forza di scavo è di 102 kN (10,4 tonnellate), la forza di strappo è di 69 kN (7,036 tonnellate) e quella di spinta del telescopico è di 191 kN (19,47 tonnellate). Sono valori che, in determinate situazioni operative, portano il Menzi Master M515 allo stesso livello di un escavatore della fascia 20 tonnellate. Ma con una polivalenza e una compattezza che permettono di lavorare in condizioni dove normalmente accedono solo mezzi nettamente più piccoli.
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La polivalenza del Master M515 è il suo punto di forza fondamentale unitamente a ingombri contenuti ed elevate forze di sollevamento