MERLO, visione di lungo periodo
Non solo GIS ma anche la Convention con la rete Italia ha messo in luce un'azienda dove il rinnovo generazionale ha coinvolto sia la proprietà che tutto lo staff dirigenziale. Con una bella visione di lungo periodo che nasce da un entusiasmo condiviso. Ne abbiamo parlato con Giacomo Blengini, Direttore Vendite Italia del costruttore di Cuneo.
MERLO è in un periodo di forte rinnovamento. Un percorso che ha visto una chiara e positiva reazione alla scomparsa di Amilcare e, un anno prima, di Natalina Merlo. I due inseparabili fratello e sorella che hanno dato un’impronta unica al costruttore di Cuneo. Una reazione che ha messo in campo una determinazione che clienti e rete hanno potuto toccare con mano. Evidente, fra le altre cose, da molteplici cambiamenti positivi. A partire dalla presenza social sempre più importante e con dei contenuti interessanti, per arrivare all’approccio in modo dinamico con il mercato. Ma senza mai dimenticare lo stile inconfondibile del marchio.
Un modo di approcciare il mercato, dicevamo, che è stato evidente dalla recente Convention con la Rete Italia che ha trovato il proprio culmine in un incontro al Museo dell’Automobile di Torino. Un cambiamento epocale che proietta il costruttore in un’orbita, anche comunicativa, del tutto nuova. Così come il rinnovamento del marchio e la nuova brand identity alle fiere. Ne abbiamo parlato con Giacomo Blengini, Direttore Vendite Italia, che è parte integrante di questo processo di rinnovamento nel pieno segno della continuità.
MERLO
Paolo Merlo è stato confermato Presidente del Gruppo e segue direttamente gli aspetti commerciali.
Una visione di lungo corso
“Merlo è in una incredibile fase di crescita, trasformazione ed ulteriore consolidamento sul mercato” ci ha spiegato Giacomo Blengini “ed è bellissimo essere parte di questo processo evolutivo che ci coinvolge tutti. Il cambiamento non sta affatto snaturando il DNA dell’azienda che è storicamente rivolto alle persone e ai rapporti personali. Mi piace dire che, prima di tutto, non siamo costruttori di telescopici ma di relazioni personali che durano nel tempo. Come le nostre macchine”.
E continua “La proprietà ha effettuato un investimento di oltre 150 milioni di euro finalizzati all’espansione dello stabilimento di San Defendente. Gli obiettivi sono quelli di aumentare la capacità produttiva ed elevare ulteriormente la qualità dei nostri prodotti per essere sempre più competitivi. L’azienda è in piena trasformazione. Non è sicuramente semplice gestire un processo di questa portata ma l’entusiasmo di tutti noi è evidente. Il team dedicato alle vendite e al marketing ha un’età media appena superiore ai 30 anni. Tutte persone fortemente motivate e preparate con cui è molto bello lavorare”.
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Giacomo Blengini è il Direttore Vendite Italia.
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L’azienda sta portando avanti un percorso di evoluzione positivo.
La Convention con la rete Italia
Nei giorni antecedenti il GIS si è svolta la convention con la rete Italia. Per la prima volta l’evento clou non è stato a Cuneo bensì a Torino, al Museo dell’Automobile. Una location incredibile che segna una tappa importante della Storia della Tecnologia. Una Storia di cui anche Merlo, nel proprio settore, fa parte.
“La Convention con i concessionari italiani ha segnato un’altra svolta nella storia aziendale” ci ha spiegato Blengini “in quanto era il primo incontro dopo la scomparsa di Amilcare Merlo. Il passaggio generazionale è stato gestito in modo encomiabile con Silvia, Andrea e Paolo Merlo che hanno fugato ogni dubbio in proposito: la Merlo è, e rimane, di proprietà della Famiglia. Sono circolate voci che parlavano di vendite. Tutte infondate e smentite direttamente nel corso del meeting con i concessionari. E non è stata una “smentita d’ufficio” ma un annuncio spontaneo che ha scatenato l’entusiasmo fra i concessionari. Per noi era naturale che la Merlo mantenesse la propria identità ma i competitor a volte speculano su questi aspetti. La proprietà ha dato un segnale forte e inequivocabile“.
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La Convention con la rete Italia è stato un successo dove si sono consolidate relazioni di lungo corso.
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La Convention si è svolta in stabilimento e al Museo dell’Automobile di Torino
Un gruppo unito sotto il marchio Merlo
“Questo annuncio, insieme alla presentazione di tutto il team vendite e marketing” ci spiega Giacomo Blengini “è stato l’ulteriore collante che ha contribuito ad unire ancora di più un gruppo di lavoro già coeso dove da un lato c’è la Merlo e dall’altro c’è la Rete Italia. Come dicevo, siamo prima di tutto costruttori di relazioni personali. E’ sempre stata la forza della Merlo e oggi lo è ancora di più”.
E continua “Gli obiettivi della Merlo sono di arrivare ai 10.000 sollevatori telescopici ed al miliardo di fatturato all’anno. Una sfida a cui l’azienda si prepara da tempo con investimenti importanti e con una visione di prodotto che ci vede oggi presenti con una gamma che trova pochi riscontri. Sia in agricoltura che nel mondo delle costruzioni”.
“Questo ci permette di essere presenti sul mercato in modo competitivo e con una tecnologia di alto profilo” ci illustra Blengini “dove alle macchine con motorizzazione termica si sta affiancando la gamma Generazione Zero completamente elettrica. Il nostro e-Worker è di fatto un vero best seller campione di ordini grazie alle sue caratteristiche veramente ben studiate. E’ il frutto di una visione giovane e dinamica che accomuna tutti noi: Proprietà e dipendenti”.
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L’azienda di San Defendente si è presentata al GIS con molte novità
Samoter, GIS e Agrilevante all’insegna dei premi
“La qualità e l’innovazione intrinseca dei prodotti Merlo e delle tecnologie aziendali” continua Giacomo Blengini “è anche evidente dai riconoscimenti che le grandi manifestazioni di settore stanno conferendo alle nostre macchine. Come nel caso del nuovo compatto TF30.7CS premiato a Samoter, GIS ed Agrilevante. Tutto questo non è un caso. E’ un modo di affrontare il lavoro che affonda le sue radici in Amilcare e Natalina Merlo e continua oggi con Silvia, Andrea e Paolo. Mi è capitato raramente di far parte di un gruppo di lavoro così unito e compatto. Questo spirito ci permetterà di affrontare i prossimi anni in modo positivo e con l’entusiasmo contagioso di chi condivide gli stessi obiettivi”.
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La presenza in contemporanea a GIS ed Agrilevante è un chiaro segno del dinamismo aziendale
Cosa ne penso
Costantino Radis
LA VISIONE AZIENDALE DI MERLO. IDEE CHIARE, STRATEGIA DI LUNGO PERIODO, LA FORZA DI UN’AZIENDA FAMIGLIARE NON QUOTATA IN BORSA. IL TUTTO CONDITO CON UNA SANA “CULTURA DEL FARE”.
MERLO è oggi un classico esempio di visione imprenditoriale di lungo corso che va oltre la mera speculazione finanziaria. Pensare, ideare, fare. Tre parole che nascondono fatica, sacrificio e abnegazione. I valori che Amilcare e Natalina Merlo hanno lasciato in eredità e che sono stati raccolti in toto dalla nuova generazione alla guida dell’azienda.
In Italia non è possibile fare gli imprenditori. Gli stranieri vengono da noi a fare la spesa a poco prezzo. Le nostre aziende non sono competitive. I prodotti stranieri sono migliori dei nostri. Potrei continuare a lungo con la lista dei luoghi comuni e delle banalità che si leggono e sentono un po' ovunque. Anche, spesso e volentieri, nelle più gettonate trasmissioni televisive "di inchiesta". La realtà è ben diversa. Essere imprenditori non è affatto semplice. In molti spesso si improvvisano dando seguito ad idee brillanti e vincenti. Ma crescere, durare nel tempo ed essere preparati per le sfide globali richiede una visione che solo in pochi possiedono. Una di quelle persone era sicuramente Amilcare Merlo. Il Cavaliere ha sempre sospinto la crescita aziendale ragionando in modo differente rispetto a molti altri suoi colleghi. In primo luogo circondandosi di persone capaci e preparate. In secondo luogo coinvolgendo nel processo di crescita i suoi collaboratori in modo entusiastico. Un modo di pensare, prima di tutto, dove le persone e le idee hanno un valore ben preciso. Questo è il filo logico che lega il passaggio di consegne alla nuova generazione e che ha dato forza all'azienda di Cuneo. Il rinnovamento generazionale ha coinvolto anche tutto il gruppo commerciale e del marketing in una sorta di congiunzione astrale, del tutto casuale, che però si sta rivelando vincente e che vede oggi un gran numero di giovani preparati e propositivi. La relazione profonda di Merlo, voluta già da Amilcare, con le università e soprattutto con il Politecnico di Torino ha dato nel tempo frutti eccellenti. E questa "raccolta di talenti" continua ancora oggi con diverse figure cruciali che sono entrate in aziende stanno supportando chi invece già c'era. Il percorso è oggettivamente entusiasmante. La "cultura del fare" si sta trasferendo di generazione in generazione in modo fluido e continuo. Ed è questo il vero patrimonio di un'azienda come la Merlo. Ma è anche il patrimonio di tantissime aziende famigliari italiane estremamente solide e che guardano prima di tutto alle persone, allo sviluppo e decisamente poco alle speculazioni finanziarie.