MINITOP, il made in Italy che va oltre il consueto
Minitop è uno dei piccoli gioielli del made in Italy in continua evoluzione e crescita. L'inaugurazione della nuova sede di Bricherasio è stata l'occasione per fare il punto sulle tante e importanti novità del costruttore di cingoli in gomma per miniescavatori e minipale nato nel 1995.
MINITOP è un marchio conosciuto agli addetti ai lavori per i suoi cingoli in gomma. Ma l’azienda fondata da Giampiero Giacomino e sua moglie Paola Lacroce nel 1995 è oggi uno dei piccoli gioielli del made in Italy di settore. Da Bricherasio, piccolo comune collocato quasi al confine fra torinese e cuneese, l’azienda è diventata un punto di riferimento per tutti coloro che necessitano di cingoli e pneumatici per miniescavatori e minipale.
Una storia produttiva e commerciale dove l’intuizione ante litteram fu quella di buttare uno sguardo in Cina quando non si immaginava nemmeno il potenziale di quel paese. Da allora è stato un percorso in continua crescita con una qualità costruttiva che ha fatto la differenza ed una disponibilità praticamente costante dei pezzi.
Un’avventura imprenditoriale affrontata con la consapevolezza di avere le idee giuste ma con la giusta ansia che porta i risultati. Giampiero Giacomino ha iniziato a muovere i primi passi nel movimento terra poco più che ventenne. Si tratta di una lunga storia legata a marchi importanti e con una visione commerciale che è sempre andata oltre il consueto. Come quando la Minitop si affacciò sul mercato proponendo i primi cingoli in gomma per miniescavatori. Un periodo storico, il 1995, in cui le macchine compatte iniziarono il loro percorso di svolta convincendo anche le imprese più restie ad inserirli nel proprio parco mezzi. Una crescita che da allora non si è più arrestata.
Minitop
Da sinistra Paola Lacroce, Giampiero Giacomino e la loro figlia Ilaria che sta sempre più entrando in modo strategico nella gestione aziendale.
Oltre le Alpi, la seconda svolta di Minitop
E dall’Italia, primo mercato di sbocco, l’occhio si allungò oltre le Alpi e oltre il mare. Anche qui, una visione inedita, per i tempi, dove non solo la provincia piemontese ma tutta l’Italia stava stretta all’interno di una visione di crescita aziendale. La Minitop si struttura quindi sempre di più con commerciali dedicati ai principali mercati e con personale, molti lingua madre, che seguono paesi di mezzo mondo.
Ciò però non toglie che il mercato locale rappresenti comunque uno sbocco non solo per cingoli e gomme ma anche per il noleggio e le macchine da costruzione. Infatti Giampiero Giacomino non tradisce il suo DNA di venditore di macchine movimento terra e la Minitop diventa anche un riferimento in tutto il nord ovest per le imprese del settore. Tutto questo con un marchio di riferimento come Takeuchi e, via via, anche con Avant, Hinowa, Palfinger, Dieci a cui si è aggiunto da poco anche LiuGong.
Quest’ultimo marchio, new entry, è commercializzato ufficialmente nelle province di Torino e Cuneo con Movinvest, importatore per il centro nord Italia.
Minitop
Oltre alla produzione e commercializzazione di cingoli e pneumatici per macchine compatte continua il lavoro sul mercato locale con marchi importanti.
L’evoluzione continua
L’occasione per tornare a scambiare pareri ed opinioni con Giampiero e Paola è stata l’inaugurazione della nuova sede aziendale. Una completa riorganizzazione e rifunzionalizzazione di tutti gli spazi operativi. Dove la proprietà ha pensato ad un ulteriore innalzamento della qualità del posto di lavoro migliorando standard che già si collocavano verso l’alto.
Giampiero Giacomino ha tenuto a sottolineare come “Abbiamo effettuato questo investimento perché sappiamo che il posto di lavoro sia un luogo dove si passa più tempo che con la propria famiglia. Ci sembra quindi corretto che i nostri collaboratori possano avere tutto il comfort necessario per operare nelle migliori condizioni possibili”.
Dal 1995 ad oggi le dinamiche operative e di mercato sono completamente cambiate. Ed in modo così rapido che solo l’evoluzione e l’adattamento continuo permettono di rimanere in corsa. Si tratta quindi di due caratteristiche che Minitop ha insite nel proprio bagaglio culturale aziendale. Non solo, quindi, per il forte appeal commerciale o per il rinnovamento delle strutture aziendali che, nel tempo, è sempre continuato. Ma anche da un punto di vista produttivo con un forte ascolto delle esigenze del mercato.
Minitop
La sede aziendale storica è stata completamente rivista puntando ad un maggiore comfort di lavoro.
Minitop Tracksformer, dall’idea al mercato
Il mercato è la guida dell’azienda piemontese. Sembra banale dirlo ma in realtà non è affatto un luogo comune. Dal mercato, e quindi dalle esigenze delle imprese, è infatti nato Tracksformer, premiato, fra le altre cose, con il Samoter Innovation Award. L’idea alla base è semplice e, proprio per questo, efficace e risolutiva.
Si tratta di un cingolo per track-loader in grado di cambiare, sulla stessa base, il tipo di profilo dei pattini. In questo modo è possibile operare su terreni completamente diversi fra loro ottimizzando l’investimento iniziale e aumentando in modo esponenziale la sicurezza e l’efficienza operativa.
Asfalto, sabbia, roccia, neve, lavori forestali, il Tracksformer è in grado di ottimizzare il comportamento della macchina su ogni fondo. Alla base di questo cingolo innovativo c’è il sistema di cambio rapido che, in pochi istanti, consente di sostituire i sovra pattini per preparare la macchina allo specifico terreno di lavoro.
Minitop
Con il cingolo Tracksformer l’azienda italiana ha dimostrato nuovamente la chiara visione della proprietà.
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Il cingolo Tracksformer permette di cambiare i sovra pattini in pochi istanti la chiara visione della proprietà.
Una fondamentale tappa aziendale
Il cingolo Tracksformer ha tutti i numeri per riuscire a sfondare sul mercato mondiale risolvendo un problema effettivo degli utilizzatori. Che ora, infatti, devono cambiare l’intero cingolo per poter passare da un terreno ad un altro per mantenere un elevato livello di sicurezza. Oltre che, ovviamente, per assicurare un buon livello di efficienza.
Si tratta quindi di una fondamentale tappa aziendale che segna anche il graduale passaggio di testimone ad Ilaria Giacomino, la figlia di Giampiero e Paola. Attiva in azienda già da tempo, Ilaria sta sempre più prendendo parte alle decisioni aziendali più importanti. La riorganizzazione degli spazi aziendali va ulteriormente in questa chiara direzione. Un graduale passaggio di testimone che va nella direzione del “traghettamento” del Gruppo Minitop verso i prossimi anni con sfide globali sempre più accese ma con una visione del mondo che la pandemia del 2020 ha però rivisto.
Chi saprà quindi interpretare le nuove tendenze non solo del mercato, ma delle dinamiche economiche più generali, ne uscirà vincente. Una capacità di visione che, in Minitop, hanno dimostrato di avere fin dalla fondazione aziendale. Si tratta di una “vocazione” che pervade un po’ tutto il territorio piemontese che, da Torino, si allunga verso Cuneo. Con moltissime importanti realtà del settore che hanno saputo costruirsi, al pari della struttura fondata dalla famiglia Giacomino, una reputazione di alto livello.
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Tracksformer
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Cosa ne penso
Costantino Radis
MINITOP E’ UNO DEI GIOIELLI FAMIGLIARI DEL MADE IN ITALY. ALLA BASE C’E’ UNA FORTE CULTURA DEL LAVORO E DELL’INNOVAZIONE BASATA SU IDEE ORIGINALI.
MINITOP è fra le aziende italiane che, nel nostro settore, hanno saputo costruire un successo commerciale globale partendo da un’idea. Una cultura famigliare dove lavoro, innovazione e prodotto sono alla base della crescita. Si tratta di un tessuto di aziende che in Italia dobbiamo far crescere ponendo favorevoli condizioni di base. Ma siamo ancora lontani.
MINITOP, con il suo Tracksformer, è stata premiata al Samoter Innovation Award.
MINITOP fa parte di quel prezioso tessuto produttivo nazionale basato su idee, sviluppo e lavoro. Aziende famigliari dove investimenti, rapporto diretto con il cliente e valorizzazione del personale sono valori da non disperdere. La principale difficoltà che incontrano queste realtà è il quotidiano confronto con un quadro normativo confuso, cavilloso e soggetto a continue interpretazioni. Si tratta, in sostanza, degli stessi motivi che ostacolano gli investimenti stranieri nel nostro territorio nazionale. Occasioni mancate, anche per le nostre aziende, che potrebbero trovare partner di livello per crescere e strutturarsi in modo più robusto e resistente. Non è un caso se, quando qualche azienda di oltre confine mette i piedi nel nostro paese, lo fa con l'intenzione - salvo rari casi - di acquistare tecnologia per poi, gradualmente, spostarsi altrove. MINITOP affonda radici lontane e, in formato classicamente italiano, percorre strade inedite per il nostro settore se consideriamo che l'azienda nasce nel 1995. Nel 2025, ossia fra pochissimo, saranno 30 anni di storia produttiva e commerciale in un comparto altamente competitivo dove non sempre il rapporto qualità/prezzo è considerato in modo opportuno. Quanto meno per le parti di usura come i cingoli e gli pneumatici per miniescavatori, track-loader e skid-loader. MINITOP è cresciuta nel tempo ed ha fortemente resistito all'assalto delle grandi multinazionali puntando proprio su un elevato rapporto qualità/prezzo e sulla immediara disponibilità dei pezzi. Quest'ultima arriva proprio dall'ascolto delle esigenze del mercato dove, spesso, le richieste sono anche di un solo cingolo e non per forza di una classica coppia. La volontà aziendale è infatti quella di andare incontro ad ogni richiesta del mercato. Con il Tracksformer l'azienda piemontese ha compiuto un ulteriore salto in avanti. Il nuovo cingolo è infatti brevettato ed ha richiesto un importante investimento non solo in termini di denaro (che comunque non va assolutamente sottovalutato) ma anche in termini di tempo, tecnologie e messa a punto. Il mercato principale è ovviamente quello del nord America dove le minipale, sia gommate che cingolate, sono le regine del mercato. Ne vedremo sicuramente delle belle. Sarebbe molto interessante che il nostro paese ponesse le condizioni migliori perché aziende come la MINITOP potessero operare maggiormente, anche da un punto di vista produttivo, sul territorio nazionale. Un cammino ancora lungo.