mtu 6R1000, il cuore della Hidromek HMK 635WL
mtu fornisce storicamente i propulsori per le pale gommate di Hidromek. Come nel caso della nuova HMK 635WL che impiega il 6R1000 di cui sfrutta la poderosa coppia di 1.200 Nm fra 1.200 e 1.600 giri/min.
mtu è uno dei costruttori di motori a cui Hidromek si affida da tempo per le proprie pale gommate. Macchine che hanno saldamente la testa e il cuore in Europa. L’azienda turca ha infatti puntato, fin dalla sua origine nel 1978, su qualità e tecnologia e può oggi vantare una lunga tradizione di elevata ingegnerizzazione del prodotto. Un binomio che le ha consentito di essere presente con una gamma di macchine che riscuote il sincero interesse degli addetti ai lavori. La scelta di essere presente al Samoter 2023 ha indicato chiaramente il continuo e pressante interesse non solo verso il mercato italiano ma, in generale, verso quello di tutto il vecchio continente.
Oltre alla nuova pala gommata HMK 635WL, di cui parleremo qui, Hidromek ha presentato a Samoter anche gli escavatori cingolati HMK 145LCSR, HMK 230NLC, HMK 310NLC, HMK 390NLC. Si tratta di mezzi progettati per lavorare in condizioni gravose che mettono sul piatto una tecnologia idraulica di alto livello grazie ad un’attenzione alle prestazioni, ai consumi e alla produttività.
mtu
La pala gommata HMK 635WL impiega il motore 6R1000 in posizione arretrata.
mtu per la nuova HMK 635WL
La pala gommata HMK 635WL ha debuttato sul mercato nella seconda metà del 2022 e si inserisce nella fondamentale fascia di mercato delle macchine con benna dalla capacità di 3,5 metri cubi. Insieme alla conosciuta e apprezzata HMK 640WL presidia quindi la fascia di mercato dove insiste oltre il 50 per cento delle vendite mondiali.
L’impostazione riprende la filosofia della “sorella maggiore” con un gruppo caricatore progettato per impieghi gravosi che soddisfa pienamente le aspettative di chi vuole una pala gommata adatta ai contesti più impegnativi. Senza ovviamente rinunciare alle caratteristiche di base quali basso consumo di carburante, versatilità, comfort dell’operatore e sicurezza.
mtu
Le prestazioni della HMK 635 WL la pongono oggi ai vertici del mercato con “numeri” decisamente interessanti.
Il motore mtu come elemento di bilanciamento
Hidromek ha deciso, con la nuova pala gommata, di ampliare la propria gamma andando nella direzione di Liebherr e Case. Cosa significa? Che l’azienda turca ha optato per l’arretramento del motore e una collocazione degli scambiatori di calore dietro la cabina. Una scelta tecnica ben precisa che comporta carichi operativi superiori rispetto a macchine convenzionali di pari categoria. Valori in gioco che permettono alla Hidromek HMK 635WL di porsi come un’interessante outsider nella classe delle macchine con benna standard da tre metri cubi e mezzo.
Stiamo quindi parlando della “zona calda del mercato” che si estende fino alla classe immediatamente superiore. E dove oggi l’azienda della famiglia Bozkurt è presente con due modelli che hanno caratteristiche che le distinguono rispetto ai competitor. Se infatti la 640WL adotta un braccio che riprende fortemente quanto si vedeva sulle Hanomag, la 635WL colpisce proprio per la sua differente architettura del posteriore.
mtu
La posizione arretrata del motore permette di ottimizzare il bilanciamento della HMK 635 WL.
Una scelta radicale
L’intento è chiaro. “Attaccare” dal basso macchine superiori e, al contempo, staccare le dirette concorrenti con valori di carico superiori. Il tutto grazie al bilanciamento ottimizzato dato dalla posizione arretrata del motore.
Da un punto di vista operativo si hanno inoltre altri vantaggi. Come quello di allontanare i radiatori, per quanto possibile in un cantiere o in una cava, dalla polvere. Oltre a quello di agevolare i controlli quotidiani e la manutenzione ordinaria e straordinaria sul motore mtu. Il nuovo layout è stato infatti adottato non solo su questo modello ma anche per l’altra pala gommata in arrivo. Stiamo parlando della HMK 630WL, presentata al Bauma, e che si caratterizza per la benna da tre metri cubi. Di fatto l’architettura con motore arretrato è vantaggiosa perché permette di operare in condizioni meno agevoli, ad esempio su discese ripide, e allo stesso tempo di ridurre i consumi di carburante.
mtu
La motorizzazione è MTU con il 6 cilindri 6R1000 Stage V di provenienza Mercedes-Benz.
Un layout pensato per il motore mtu
Layout a parte, anche se caratterizza fortemente la potenzialità operativa della 635WL, il costruttore ha portato avanti scelte specifiche che la mettono in linea con la più grande 640WL.
La motorizzazione è quindi scelta nella famiglia Rolls-Royce Power Systems. Nello specifico, si tratta del motore mtu 6R1000 da 7.700 cc e 210 kW (282 cavalli) a 1.800 giri. Si tratta di un propulsore Stage V di fornitura Mercedes-Benz. Questo in base agli specifici accordi fra Rolls-Royce Power Systems (attuale proprietaria al 100 per cento di mtu) e di Daimler AG dopo lo scioglimento della joint-venture durata fino al 2014 e che vedeva le due realtà operare al 50 per cento in mtu.
Usando le sigle Mercedes, stiamo dunque parlando dell’OM936. Ossia un propulsore Stage V che ha come caratteristica peculiare un elevato sviluppo di coppia pari a 1.200 Nm con andamento piatto fra 1.200 e 1.600 giri/min, ideale, quindi, per l’impiego con una pala gommata.
L’iniezione è diretta common rail con turbo e intercooler. L’abbattimento degli ossidi di azoto e del particolato avviene con EGR ad alta pressione e con un modulo integrato dove trovano posto SCR e DPF. Decisamente interessante la possibilità, di serie, di funzionare anche con biocarburanti biodiesel B7. Così come la funzione per operare in modo ottimizzato e automatico ad altitudini superiori a 2.500 metri sul livello del mare.
mtu
Il motore 6R1000 Stage V di provenienza Mercedes-Benz fornisce 1.200 Nm fra 1.200 e 1.600 giri/min.
mtu- Motoren und Turbinen Union
UN COSTRUTTORE FRA STORIA E LEGGENDA
Una storia che inizia nel 1909 con Wilhelm Maybach
MTU Friedrichshafen GmbH è un produttore tedesco di motori a combustione interna fondato da Wilhelm Maybach e suo figlio Karl Maybach nel 1909. Wilhelm Maybach era il direttore tecnico di Daimler-Motoren-Gesellschaft (DMG), ossia una società che ha preceduto la multinazionale automobilistica tedesca Daimler AG. Lavorò in questa azienda fino al 1907. Dopo due anni, il 23 marzo 1909, fondò una nuova società con il nome Luftfahrzeug-Motorenbau GmbH insieme al figlio Karl Maybach che assunse la carica di Direttore. Pochi anni dopo l'azienda è stata ribattezzata Maybach-Motorenbau GmbH e all'inizio sviluppava e produceva motori diesel e benzina per Zeppelin. Ampliando la produzione in seguito verso i vagoni ferroviari. Il motore Maybach Mb.IVa è stato infatti utilizzato su aerei e dirigibili della prima guerra mondiale. L'azienda costruì per la prima volta un'auto sperimentale nel 1919 con un primo modello presentato due anni dopo al Motor Show di Berlino. Tra il 1921 e il 1940 la produzione si concentrò soprattutto sulle auto di lusso. Parallelamente ha continuato la produzione di motori diesel per impieghi gravosi per l'impiego marittimo e ferroviario. Durante la seconda guerra mondiale la produzione è stata sostanzialmente incentrata sulle motorizzazioni per i carri armati medi e pesanti della Germania. Negli anni '60 l'azienda è stata ribattezzata MTU Friedrichshafen e ha continuato a fornire i motori per il carro armato Leopard 2. Il nome MTU deriva da "Motoren und Turbinen Union". L'azienda è rimasta una filiale di DaimlerChrysler fino al 2006. Anno in cui è stata venduta al fondo di private equity EQT IV diventando di fatto parte della Tognum Corporation. Rolls-Royce Holdings e Daimler AG hanno poi acquisito Tognum nel 2011. Nel 2014 Tognum è stata ribattezzata Rolls-Royce Power Systems essendo passata completamente sotto il controllo di Rolls-Royce Holdings nel 2013. L'azienda produce motori diesel per treni, navi, impianti petroliferi e del gas, veicoli militari, attrezzature agricole, minerarie e da costruzione. La produzione si allarga anche ai generatori diesel e alle celle a combustibile a carbonato fuso.
Fra i costruttori di macchine movimento terra anche Bell impiega motorizzazioni mtu sui propri dumper.
Ergonomia al primo posto
Da un punto di vista puramente ergonomico l’azienda di Ankara si colloca ai vertici del mercato con macchine dove forma e contenuto vanno strettamente a braccetto. Merito di un accurato studio di design che permette di fornire soluzioni comode, razionali, piacevoli alla vista e che mirano al massimo comfort per l’operatore.
Il posto guida si caratterizza per il sedile con consolle integrata che include i comandi principali e le leve finger-tip. Il pannello laterale di controllo touch-screen consente di regolare i parametri di funzionamento della macchina. Questo avviene tramite il sistema di controllo Opera progettato da Hidromek, la cui evoluzione è stata pluripremiata al Samoter Innovation Award.
Interfaccia semplice
È possibile navigare all’interno del menu di controllo anche utilizzando il jog-dial presente sulla consolle. La dotazione di serie prevede il sedile riscaldato e sospeso pneumaticamente, il frigorifero di bordo, la climatizzazione automatica con dieci bocchette distribuite in modo uniforme, la porta apribile elettricamente dal basso di 80°.
Sedile, consolle e sterzo sono regolabili fra loro in modo indipendente ed il sedile è dotato anche di ammortizzazione longitudinale per assorbire le sollecitazioni alla schiena. Per quanto riguarda invece le operazioni di manutenzione, la pulizia dei radiatori si effettua accedendo direttamente dietro la cabina.
HIDROMEK
La dotazione di serie della cabina è molto completa e consente di avere tutti i comfort, compreso un vano frigo.
Per il motore mtu, invece, si accede lateralmente e posteriormente dal basso. Elevata accessibilità che avviene grazie ai cofani sollevabili che lasciano completamente aperti tutti gli spazi. Per la pulizia dei vetri sono previste di serie tre pedane antisdrucciolo che consentono di muoversi in piena sicurezza. Unico neo le luci di lavoro a Led in opzione. Vista la dotazione e il progetto così curato e completo, forse avrebbe avuto senso offrirle di serie per avere sempre condizioni di visibilità ottimali. La cabina, infine, è inclinabile lateralmente per un comodo accesso in caso di interventi straordinari.
HIDROMEK
L’ergonomia interna della HMK 635 WL permette una comoda vita a bordo.