PALFINGER ha presentato in estate, al mercato italiano, la nuova gru cingolata PCC 57.002 pensata per affrontare cantieri di ogni tipo e per muoversi agilmente in spazi complessi. Da quelli ordinari, tipici delle industrie, dei cantieri urbani e stradali, per arrivare a quelli montani. Qui l’impiego delle gru è infatti fondamentale per operare ad esempio nel montaggi di impianti di risalita, manutenzione e montaggi di centrali idroelettriche, dighe o altri impianti speciali. Oppure semplici cantieri abitativi.

Si tratta quindi di target estremamente ampi dove spesso erano impiegati veicoli industriali dotati di gru retrocabina. Ovviamente obbligandoli ad un fermo forzato. Tutto questo però senza avere la stessa semplicità di accesso a luoghi impervi o ristretti. Dove invece il carro cingolato può essere risolutivo e determinante. Con una precisione di piazzamento millimetrica non sempre alla portata di un comune camion. Soprattutto quando si lavora in condizioni limite.

PALFINGER punta alla polivalenza con la nuova PCC 57.002

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La PCC 57.002 è pensata per operare in qualsiasi condizione

Polivalente al quadrato

Il costruttore austriaco punta ovviamente alla polivalenza. Non solo nel lavoro in cantiere ma anche nelle sempre più complesse e delicate fasi di trasporto. La Palfinger PCC 52.007 pesa infatti, nella sua versione completa di contrappeso, carro e fly jib staccabili, circa 26 tonnellate. Un peso che consente il trasporto con mezzi ordinari.

Tutto questo a fronte di uno sbraccio massimo che sfiora i 30 metri ed un’altezza massima raggiungibile che supera i 32 metri. Il tutto con una capacità massima di sollevamento di 18.200 kg. E con una pendenza massima superabile in modo autonomo di 28 gradi.

La gamma PCC è operativa in modo autonomo

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La pendenza massima superabile in modo autonomo è di 28°

Palfinger vuole operare in ogni ambiente con la PCC 57.002

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La PCC 57.002 si può muovere in contesti di ogni genere

Le gru Palfinger PCC, pensate per le difficoltà

Le gru cingolate Palfinger PCC si basano su un concetto semplice quanto flessibile. Attualmente l’offerta del marchio austriaco è articolata su due modelli. La più piccola PCC 52.007 e la più grande PCC 115.002. Quest’ultima, nonostante il suo peso operativo di 42 tonnellate in versione completa di jib, contrappeso e verricello da 3,5 tonnellate, è stata pensata per operare con due moduli integrati e smontabili.

Il modulo gru può quindi essere trasportato da solo con un peso operativo di circa 25 tonnellate. Il modulo cingolato pesa invece circa 10 tonnellate. Teniamo poi conto che lo stesso modulo gru può anche essere utilizzato da solo senza per forza operare con il modulo cingolato. Fra le possibilità applicative del modulo gru vi è anche quella di poter essere impiegato su un autocarro ottimizzando così al massimo il proprio investimento.

La Palfinger PCC 57.002 è una macchina che opera in ogni contesto

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L’operatività della PCC 57.002 è praticamente infinita

La PCC 57.002 consente di operare con un elevato livello di sicurezza

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La PCC 57.002 consente di essere completamente autonoma svincolandosi dai classici veicoli industriali

Autonomia prima di tutto

La pendenza massima affrontabile è del 60% permettendo quindi di muoversi autonomamente su terreni molto accidentati. Palfinger ha poi previsto la presenza di stabilizzatori off-road per impieghi gravosi che compensano pendenze fino ad 8° mantenendo comunque la massima capacità di carico.

I cingoli possono essere protetti con appositi pattini in materiale plastico speciale che consente di non rovinare le pavimentazioni. Inoltre è decisamente interessante la possibilità di avere anche l’alimentazione elettrica tramite l’e-pack o collegandosi direttamente alla rete elettrica. A riguardo della PCC 115.002, il modello al top di gamma, la capacità massima di sollevamento è pari a 30.000 kg per uno sbraccio massimo di quasi 34 metri. Inoltre con il jib raggiunge l’altezza massima di oltre 36 metri.

Palfinger consente di operare anche in modalità elettrica con la gamma PCC

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La PCC 115.002 è al top della gamma ed è operativa anche a moduli separati

La Palfinger PCC 57.002 è una macchina che opera anche in modalità elettrica in spazi interni

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La gamma PCC è in grado di operare in ambienti anche molto delicati

Casella Autogru e la PCC 57.002

La prima azienda italiana ad acquistare la PCC 57.002 è il Gruppo Casella Autogru. Uno degli scenari particolari in cui l’azienda ha impiegato la nuova macchina è il centro storico di Torino. Nello specifico un palazzo storico in via Maria Vittoria, a due passi da Piazza San Carlo e Piazza Castello. Il lavoro da svolgere è la manutenzione di una delicata cupola in cristallo temperato stratificato.

Un lavoro delicato e complesso, quindi, tale per cui la Casella Autogru ha individuato negli operatori Stefano Facheris e Massimiliano Secchi la squadra ideale per questa attività. Stefano e Massimiliano sono infatti due persone estremamente specializzate nella conduzione di autogrù e nell’impiego di attrezzature di movimentazione e sollevamento.

Stefano Facheris ha infatti maturato una pluriennale esperienza nell’ambito dei trasporti su gomma sia eccezionali, sia standard. Massimliano Secchi ha invece un’eccellente competenza in materia di movimentazione di carichi pesanti mediante sistemi modulari semoventi “SPMT”.

Casella Autogru ha operato in un cortile del centro storico di Torino con la sua PCC 57.002

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La PCC 57.002 è stata usata in un cortile del centro storico di Torino per un delicato lavoro di manutenzione

Le parole degli operatori

Stefano Facheris racconta “Da un primo sopralluogo era evidente che, considerati gli spazi angusti e l’ambiente fortemente urbanizzato, l’accesso con una normale autogrù sarebbe stato impossibile”. Gli fa eco Massimiliano Secchi “La necessità di movimentare carichi pesanti ed estremamente delicati richiedevano l’impiego di una macchina con performance e caratteristiche molto particolari”.

Alla luce di queste valutazioni tecniche l’uso della Palfinger PCC 57.002 è stato fondamentale. La gru cingolata è stata infatti in grado di scendere dal pianale di carico, percorrere un tratto di 50 m di pubblica via, ruotare di 90° ed entrare in un cortile interno. Quest’ultimo percorso attraverso un portico lungo 20 m, largo 2,5 m e alto 3,5 m. Quindi dimostrando un’operatività non certo alla portata di tutti i macchinari.

Una volta all’interno del cortile privato gli operatori hanno provveduto ad armare la gru con il sollevatore a ventosa necessario per lo smontaggio e il deposito a terra dei cristalli.

La PCC 57.002 è in grado di arrivare in spazi preclusi ad altri

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L’operatività della PCC 57.002 della Casella Autogru è stata fondamentale per eseguire il lavoro in un palazzo storico di Torino

Le fasi operative

“Queste due fasi sono state molto delicate e con la PCC 57.002 siamo riusciti a combinare potenza, fluidità di manovra e precisione” specifica Massimiliano Secchi. La gru cingolata Palfinger, infatti, offre 18 t di capacità di sollevamento ed uno sbraccio di 21,5 m. Due elementi prestazionali che, combinati con le tecnologie per la gestione fluida del sollevamento, consentono di spostare in sicurezza oggetti molto delicati.

La PCC 57.002 ha operato in un cortile del centro di Torino

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Il contesto dove ha operato la PCC 57.002

L’operatività di Casella Autogru

Si è quindi trattato di un lavoro davvero fuori dal comune che ha richiesto l’intervento di un professionista del settore quale Casella Autogrù. Il Gruppo offre soluzioni innovative e personalizzate nel noleggio di autogru, piattaforme aeree elettriche e sollevatori telescopici con e senza operatore. Ma è operativo anche nel trasporto merci, nel montaggio e smontaggio di fabbricati e prefabbricati industriali e civili.

Il Gruppo opera in Italia attraverso la Società Casella Autogru Srl che dai suoi centri operativi posizionati strategicamente a Piacenza, Cremona e Parma è in grado di intervenire rapidamente in tutto il nord e centro Italia. Oltre alla Svizzera dove opera attraverso la propria consociata Casella Autogru SA basata a Grono, nel Cantone dei Grigioni, da cui opera in tutto il territorio elvetico.

Casella Autogru è stata la prima azienda italiana a comprare la Palfinger PCC 57.002

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La PCC 57.002 si è mossa agilmente sia su strada, sia nel cortile

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