Simex ART, il riciclaggio stradale nei piccoli cantieri è realtà
Simex ART è stata provata nella rigenerazione di un tratto di pista ciclabile nel comune di Imola. Una tecnologia innovativa a basso impatto ambientale e a costi sostenibili per la rigenerazione dei manti bituminosi in ambito urbano. Grazie all'impiego delle stabilizzatrici PL con l'Iterlene, additivo specifico di Iterchimica.
Simex è mossa da continuo spirito innovatore. E non potrebbe essere altrimenti visto che Mirco Risi, fondatore e attuale AD di Simex, ha sempre creduto nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e attrezzature.
Il tema del recupero dei materiali è uno di quelli a cui, oggi più che mai, siamo particolarmente sensibili. Non solo per una questione ambientale, che è sicuramente importante, ma anche perché il risparmio e la marginalità delle aziende implicano minori consumi, minore spreco, maggiore razionalità nell’esecuzione dei lavori. Anche e soprattutto in campo stradale. Settore dove spesso le tecnologie per il riciclaggio dell’asfalto sono appannaggio di grandi cantieri. Impiegando macchine che, per essere produttive, devono raggiungere produzioni elevate in contesti specifici come quelli autostradali.
Simex ha pensato, come è nella sua natura, anche alle esigenze dei piccoli cantieri. Soprattutto quelli urbani dove l’impatto per la popolazione è maggiore e dove nuove tecnologie con costi ragionevoli possono diventare fondamentali. Soprattutto spingendo verso una maggiore manutenzione migliorando la fruizione delle infrastrutture per la mobilità come, ad esempio, le piste ciclabili.
Simex ART
Mirco Risi (penultimo a sinistra) ha spiegato in prima persona i vantaggi di questa tecnologia di riciclaggio dell’asfalto per i cantieri urbani
ART, Simex e Iterchimica insieme
Ed è proprio per questo che venerdì 2 settembre 2022, a Imola, in viale dei Cappuccini, Simex ha realizzato un ripristino stradale con la tecnologia ART all’interno di un cantiere sperimentale. Una visione che apre interessanti e concreti scenari operativi nel campo dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. Senza contare, ovviamente, la grande occasione offerta agli enti locali per una gestione dell’ammaloramento delle pavimentazioni flessibili che sia efficace, duratura e dai costi contenuti.
La visione a 360° ha infatti portato allo sviluppo di Simex ART, la tecnologia per la rigenerazione dell’asfalto, in collaborazione con Iterchimica. L’azienda di Suisio (BG), specializzata negli additivi per la pavimentazioni stradali, ha messo a disposizione il suo prodotto green Iterlene. Si tratta di uno specifico additivo che ha permesso di ripavimentare due tratti della pista ciclabile, utilizzando il 100% del materiale presente in sito. Questo grazie alla completa rigenerazione del fresato esistente.
Si è trattato di un intervento che ha interessato un totale di 80 m di lunghezza per 2 m di larghezza operando ad una profondità di 40 mm. Tutto questo semplicemente utilizzando un track-loader dotato di una stabilizzatrice autolivellante della gamma PL. Una tecnologia che il costruttore di San Giovanni in Persiceto aveva presentato in anteprima nell’ultima edizione di Asphaltica e che ora è una concreta realtà.
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Le considerazioni operative
Mirco Risi, vera e propria anima di Simex, era personalmente presente in loco e ha spiegato che “Simex Art agisce grazie ai due tamburi presenti e al sistema di nebulizzazione e miscelazione integrato. Consente quindi con semplici passaggi in primo luogo di fresare e riciclare direttamente in situ la vecchia pavimentazione. In secondo luogo la miscela con l’additivo rigenerante. Parliamo in concreto dell’Iterlene di Iterchimica. Grazie a cui uesto modo è dunque possibile riparare porzioni superficiali ammalorate oppure, come in questo caso, rigenerare interi tratti di piste ciclabili”
Un intervento che ha permesso di economicizzare i costi di cantiere rispetto alle metodologie tradizionali. Proprio grazie all’impiego di un mezzo di piccole dimensioni e ad una ridotta forza lavoro. Senza inoltre contare il basso impatto del cantiere che non prevede grandi fresatrici, autocarri in ciclo continuo o altri mezzi coinvolti.
L’utilizzo del 100% del materiale presente in sito si rivela oltremodo un prezioso vantaggio sia in termini economici, sia di sostenibilità ambientale. Impiegando la tecnica di rigenerazione è stato inoltre possibile riaprire immediatamente al traffico la pista non appena terminati i lavori.
Tutto il cantiere è stato organizzato con la collaborazione di Iterchimica, del Comune di Imola, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei processi dell’Università di Bologna. Oltre ovviamente ad Area Blu e all’impresa CTI Lavori stradali.
Simex ART
Velocità, economia e basso impatto ambientale sono i vantaggi della tecnologia messa a punto dal costruttore italiano con la collaborazione di Iterchimica