SIMEX, i nuovi orizzonti aperti dalla tecnologia ART
SIMEX ART 1000 è una tecnologia fortemente innovativa che apre prospettive completamente nuove nel processo di riciclo e rigenerazione a freddo dell'asfalto.
SIMEX ha presentato la versione definitiva della tecnologia ART, acronimo di Asphalt Regeneration Technology, nello scorso Bauma. Una piccola rivoluzione di cui abbiamo già parlato quando l’azienda italiana, vero e proprio leader mondiale nel settore delle attrezzature idrauliche ad alte prestazioni per il settore delle costruzioni, aveva annunciato il suo arrivo sul mercato.
La problematica di base, affrontata in modo analitico dall’azienda di San Giovanni in Persiceto, parte da un concetto molto semplice. La tecnologia del riciclo e rigenerazione a freddo dell’asfalto è stata sostanzialmente riservata ai grandi lavori stradali e autostradali. Tutto questo con macchine espressamente dedicate che si caratterizzano per ingombri e costi operativi molto elevati. Limiti operativi e dimensionali che hanno portato ad impiegare il riciclaggio a freddo solo nei grandi cantieri autostradali o in ambiti molto particolari. Come strade extraurbane, grandi zone industriali o grandi parcheggi.
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Rimangono però fuori gioco una miriade di potenziali cantieri urbani dove il riclaggio a freddo sarebbe invece fondamentale. Simex ha quindi investito ingenti risorse in questa specifica applicazione basandosi sulla lunga esperienza con le sue scarificatrici Serie PL. L’obiettivo è di soddisfare un target potenziale enorme di sistemazioni e ripristini di pavimentazioni stradali in ambito urbano con dei costi decisamente più contenuti.
Simex ART
La nuova tecnologia permette di affrontare i cantieri di manutenzione stradale in modo completamente differente rispetto al passato.
Il bilancio energetico ed economico di Simex ART
Tutto parte dal completo bilancio energetico delle attività relative ad un certo lavoro. Ebbene, nel caso della tecnologia Simex ART, si è pensato a tutto il ciclo operativo delle asfaltature. Dalla lavorazione dei materiali inerti, all’estrazione, raffinazione e trasporto degli idrocarburi. Fino all’energia necessaria per il confezionamento delle varie miscele di conglomerati bituminosi. Ed infine tutto quanto necessario per svolgere il lavoro stesso.
Ossia la rimozione della pavimentazione ammalorata e la sua sostituzione con la stesa con uno o più nuovi strati. Nei centri abitati, negli incroci, nelle piccole vie di grandi e piccole cittadine tutto questo ha anche un forte impatto da due punti di vista. Quello del traffico e del disagio agli utenti della strada. E anche quello economico. Si tratta infatti di interventi che hanno un costo non sempre facilmente sostenibile da parte delle amministrazioni. Soprattutto quelle piccole e meno dotate di risorse economiche.
Il bilancio energetico ed economico di Simex ART è invece assolutamente più conveniente nel momento in cui ci focalizziamo su questi tipi di interventi. Non è infatti un caso se il costruttore di San Giovanni in Persiceto abbia presentato questa tecnologia nel rifacimento di un tratto di pista ciclabile nel comune di Imola.
Simex ART
Mirco Risi (penultimo a sinistra) ha spiegato in prima persona la ART 1000 in una presentazione ad Imola.
ART 1000, sulla base della tecnologia Simex PL
Il riciclo a freddo della ART si basa sulle apprezzate scarificatrici PL. In particolare sulla PL1000 che opera con una larghezza operativa di un metro. Sulle Simex PL non c’è assolutamente nulla da dire se non che sono oggi il riferimento del settore a livello mondiale. Con larghezze di lavoro che arrivano oggi fino a ben due metri di larghezza. Un parametro dimensionale che il costruttore ha potuto sviluppare anche grazie alla presenza sul mercato di track-loader sempre più performanti.
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La ART1000 è stata sviluppata insieme al DICAM, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna e con il fondamentale supporto di Iterchimica. Quest’ultima è un’azienda italiana specializzata nello studio e produzione di additivi chimici specifici. Il riciclo a freddo si basa infatti sulla rigenerazione del materiale fresato in modo che possa essere immediatamente ricompattato. E’ di fatto lo stesso principio con cui operano le grandi macchine che effettuano lo stesso tipo di lavorazione.
Se da un punto di vista della scarifica della pavimentazione non ci sono problemi, il grande lavoro di sviluppo della tecnologia si è ovviamente concentrata sul corretto dosaggio degli additivi in base alla profondità di lavoro e alla velocità di avanzamento. Parametri che infatti influenzano in modo diretto la quantità di materiale da miscelare e l’ottimizzazione del mescolamento.
Simex ART
La ART 1000 si propone come processo completamente nuovo nel settore stradale.
Il partner Iterchimica
L’azienda di Suisio (BG) opera in diversi ambiti estremamente specializzati. Dalle costruzioni stradali ordinarie fino alle raffinerie e agli aeroporti con prodotti specifici per risolvere problematiche legate ai diversi ambiti applicativi. Se infatti nella costruzione stradale abbiamo la necessità di avere additivi specifici, negli aeroporti e nelle aree di servizio è necessario impiegare trattamenti anticherosene o antismog. Ebbene, Iterchimica è la classica azienda italiana ad alta tecnologia che si sposa perfettamente con la linea filosofica con cui Mirco Risi ha “plasmato” Simex.
Iterchimica è infatti un’azienda a gestione famigliare fondata nel lontano 1967 a Saronno da Gabriele Giannattasio e sviluppata dai figli Alessandro, Federica e Mariella insieme ad un team di professionisti estremamente preparati.
Nel 1968 si trasferisce a Susio, in provincia di Bergamo, dove ancora oggi risiede il quartier generale. L’azienda è sempre cresciuta con una visione ante litteram del mercato delle costruzioni stradali. Questo fino al 2015 dove il cambio di assetto societario con l’ingresso dell’ing. Gamberale e la nomina ad AD di Federica Giannattasio ha dato un’ulteriore svolta verso nuove tecnologie. Con brevetti fondamentali a base di grafene che stanno riscrivendo la storia della costruzione stradale di alta qualità.
Iterchimica
L’azienda chimica italiana all’avanguardia negli additivi per il settore stradale è un partner che condivide con SIMEX la stessa filosofia di base.
ART 1000, la svolta per le manutenzioni urbane
Questa nuova tecnologia ha di fatto rivoluzionato l’approccio verso i lavori urbani di rifacimento delle pavimentazioni stradali. Tutti sappiamo fin troppo bene che spesso sarebbero sufficienti, per eliminare disagi e aumentare la sicurezza della circolazione, eseguire piccoli e localizzati interventi risolutivi e a basso impatto ambientale.
La Simex ART 1000 è oggi una tecnologia efficace e disponibile. E se nel passato vi era spesso parecchia diffidenza da parte degli Enti nei confronti del riciclo delle pavimentazioni stradali, oggi questi ostacoli psicologici e normativi sono completamente abbattuti. E’ infatti una tecnologia ormai pienamente sdoganata anche da un punto di vista normativa e che, oggi, è necessario che le Amministrazioni facciano propria. Soprattutto inserendo negli elenchi prezzi dei lavori pubblici o utilizzando analisi prezzi che abbiano un senso compiuto.
Simex ART
FASE 1
PRIMA PASSATA
Simex ART
FASE 2
SECONDA PASSATA
Simex ART
FASE 3
REGOLARIZZAZIONE SUPERFICIALE
Simex ART
FASE 4
COMPATTAZIONE
Il funzionamento completo della tecnologia ART 1000 è ben descritto a questo LINK dove è possibile trovare ogni singolo dettaglio tecnico.
L’arrivo sul mercato della tecnologia ART apre di fatto orizzonti completamente nuovi nel mercato della manutenzione stradale. Soprattutto in uno scenario come quello italiano dove la condizione delle strade urbane (anche extraurbane per la verità) è oggettivamente pessima e dove la cronica mancanza di budget è un forte limite. La Asphalt Recycling Technology rappresenta una concreta soluzione dal basso impatto ambientale ed economico adattissima ai contesti operativi difficili e con spazi ristretti.
Cosa ne penso
Costantino Radis
SIMEX ART 1000. DALLA MIGLIORE IMPRENDITORIA ITALIANA NASCE UNA TECNOLOGIA INNOVATIVA CHE HA PIENAMETE MERITATO IL RICONOSCIMENTO AL SAMOTER INNOVATION AWARD.
Parlare di SIMEX significa parlare di Mirco Risi. Dietro a questo gioiello del made in Italy c’è infatti un team di persone, conoscenze e capacità di ricerca e sviluppo che il fondatore dell’azienda ha saputo far crescere in modo incredibile. Quando molti costruttori dicono di essere “leader” in un settore di mercato dovrebbero seriamente pensare al costruttore di San Giovanni in Persiceto. E fare le debite considerazioni rapportandosi ad un’azienda che è da sempre ricerca e innovazione.
Mirco Risi con il Samoter Innovation Award conferito alla tecnologia SIMEX ART 1000
In molti non sanno che SIMEX è nata da un marchio di terne che aveva rivoluzionato la storia delle manutenzioni stradali. Stiamo infatti parlando di CIMAS. Macchine che si caratterizzavano per la presenza, sulla slitta del retroescavatore, della prima fresa per asfalto che consentiva di eseguire scavi in sezione precisi e "puliti". Mirco Risi scelse, alla chiusura dell'azienda, di acquistare la proprietà dei progetti di quella specifica attrezzatura. Un'intuizione estremamente lungimirante dove le potenzialità applictive sono state ampiamente viste in un'ottica di efficienza, piena operatività e riduzione dei costi. Sappiamo tutti molto bene come sia andata a finire. Oggi SIMEX è un costruttore che sviluppa nuovi prodotti e nuove tecnologie e parlare con Mirco Risi è come aprire una finestra sul futuro del nostro settore. Dalla strada si passa al settore estrattivo, dalle manutenzioni si finisce nel forestale e da lì si fa un tuffo nei lavori sottomarini. Una tecnologia, quella di SIMEX, che ha trovato una declinazione formidabile in molteplici applicazioni che oggi sono alla base di processi operativi dove costi di esercizio competitivi, velocità di esecuzione e basso impatto ambientale significano in primis elevata efficienza. Motivazioni che sono alla base della premiazione di ART 1000 al Samoter Innovation Award. Una tecnologia che di fatto è un processo rivoluzionario nel settore del riciclaggio stradale e che si distingue per i bassi costi di gestione e per l’elevata sicurezza operativa. Grazie ad un impatto ambientale minimo e ad una gestione semplice e razionale del traffico stradale. La strada reale e concreta della "transizione ecologica" passa anche da qui. Dall'impiego di nuove tecnologie che, grazie ad un bilancio energetico estremamente favorevole, permettono di mettere in soffitta il classico "abbiamo sempre fatto così".