Venieri 1.33C, porta attrezzi super-compatta
Venieri è da sempre legato al concetto di terna. Il costruttore di Lugo ha aggiornato il più compatto dei suoi modelli con la nuova motorizzazione a 3 cilindri Stage V. Che diventa così 1.33C.
Venieri punta da sempre sulle terne. E la sua super-compatta 1.33 è un must che continua ad evolversi nel tempo. Con la nuova versione 1.33C dotata di motore Kubota Stage V a tre cilindri punta su una capacità operativa che ha pochi confronti sul mercato. Le sue caratteristiche peculiari sono gli ingombri ridottissimi, il telaio rigido con quattro ruote motrici e sterzanti, la trasmissione idrostatica, un impianto idraulico Load Sensing e una maneggevolezza che trova pochi confronti.
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La struttura molto compatta della 1.33C è un vero e proprio must del costruttore
Un concetto, quello della super-compatta di casa Venieri, che si basa su una polivalenza che permette di avere ingombri paragonabili con gli skid-loader. Ma con in più un retroescavatore e una capacità di spostamento autonomo non paragonabili con quella delle minipale. Con in più una cabina con accesso laterale e un comfort di alto livello.
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La terna compatta 1.33C è dotata di motore Kubota Stage V a 3 cilindri da 1.826 cc
Telaio rigido e quattro ruote sterzanti
Alla base dell’equilibrio della Venieri 1.33C c’è il telaio rigido con quattro ruote sterzanti e motrici. Una soluzione sottovalutata da molti ma che permette alla piccola terna di Venieri di avere la posizione del baricentro inalterata sia con ruote dritte, sia con ruote sterzate. Il raggio di sterzo è di 2,79 metri permettendo di muoversi agilmente in contesti molto stretti.
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Telaio rigido e quattro ruote sterzanti e motrici. Sono queste le caratteristiche peculiari della Venieri 1.33C
Questa soluzione permette di avere un carico statico di ribaltamento, anche nella massima posizione di sterzo, pari a 2.000 kg. A fronte però di un peso operativo standard di 3.150 kg. Valori che esprimono in pieno le capacità operative della compatta “made in Lugo”. La forza di strappo è inoltre di 2.500 kg. Un valore elevato se rapportato al tipo di macchina e al peso operativo.
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La compatta “made in Lugo” punta su una forza di strappo di 2.500 kg in rapporto a un peso operativo di 3.150 kg
La scelta di Venieri
L’aggiornamento allo Stage V è stato ottenuto con una motorizzazione Kubota a 3 cilindri da 1.826 cmc. La potenza massima erogata è di 39 kW (53 cv) @ 2.700 giri/min. La coppia massima è di 150,5 Nm. L’ottemperanza allo Stage V avviene con l’azione combinata di EGR, DOC e DPF.
La trasmissione idrostatica Bosch Rexroth lavora con un circuito chiuso azionato da una pompa a portata variabile e lavora su due gamme di velocità: da 0 a 8 km/h (avanti/retro) in prima gamma e da 0 a 20 km/h (avanti/retro) in seconda gamma.
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L’efficienza della trasmissione idrostatica Bosch Rexroth permette alla Venieri 1.33C di essere efficiente in ogni condizione operativa
Uno schema classico e collaudato che Venieri utilizza su moltissime sue macchine. L’impianto idraulico è un Load Sensing Flow Sharing con priorità sulla valvola di sterzo. La portata massima è di 54 l/min ad una pressione di lavoro di 140 bar contro i 210 del circuito di traslazione.
Il cinematismo della benna è il “Venieri” che permette di massimizzare la forza a disposizione a varie altezze. Consente quindi la movimentazione di pallet e di attrezzature in cantiere grazie al mantenimento del parallelismo. La geometria di lavoro lascia completamente libera la parte inferiore del braccio permettendo di sfruttare al massimo l’altezza di scarico di 2,59 m. Utile infatti per caricare comodamente un camion medio.
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Il cinematismo Venieri ottimizza la forza di strappo, il parallelismo e la capacità di movimentazione materiali
L’equilibrio prima di tutto
Lo schema della Venieri 1.33C si basa su un equilibrio ottimale dei pesi. In una macchina così compatta è fondamentale riuscire ad essere operativi anche in contesti complessi. Il costruttore di Lugo ha lavorato con attenzione andando a valorizzare il telaio rigido in modo che il motore laterale equilibrasse la massa della cabina. Lo sbalzo posteriore del retroescavatore è ampiamente bilanciato, a sua volta, dal gruppo caricatore frontale.
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Lo schema della 1.33C è uno dei motivi di successo della compatta di casa Venieri
Il risultato è una macchina agile che non si scompone nemmeno nelle situazioni più difficili. La profondità massima di scavo del retroescavatore è di 2,67 metri. Più che sufficienti per essere operativi nei lavori di posa infrastrutture con poco spazio a disposizione. La 1.33C è una macchina che è riduttivo chiamare “terna”. Si tratta di una vera e propria portattrezzi compatta in grado di essere operativa in modo trasversale su più fronti e in più applicazioni.
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L’equilibrio complessivo della 1.33C si basa su un’attenta distribuzione dei pesi