Volvo CE continua la sua marcia verso l’elettrificazione dei prodotti. Questa volta è ora dell’escavatore elettrificato EC230 Electric disponibile dall’inizio del mese di giugno per il mercato europeo dove è a disposizione di una selezionata e mirata clientela.

Sappiamo che il costruttore svedese sta puntando molto su questo tipo di propulsione. Anche se da un punto di vista molto concreto c’è un chiaro interesse da parte di Volvo Trucks per lo sviluppo di motori ciclo Diesel funzionanti con carburanti alternativi. Prova ne è la recente firma della lettera di intenti, mirata ad una joint-venture, fra il costruttore stesso e Westport, specialista degli impianti di iniezione per carburanti biologici. Ne avevamo ampiamente parlato in questo articolo qualche giorno fa.

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Ad oggi l’escavatore idraulico EC230 Electric è uno dei pochi escavatori elettrificati a batteria di grandi dimensioni disponibili. E’ stato infatti introdotto per la prima volta in Cina nel 2021 e in Norvegia nel 2022 ed è ora disponibile in commercio per alcuni clienti selezionati in Europa. Altri costruttori si sono mossi con soluzioni specifiche sviluppate per i mercati nord europei dove la premialità economica consente investimenti in questa direzione.

Volvo CE punta molto sulle versioni elettrificate delle proprie macchine

Volvo CE

L’EC230 Electric è la versione elettrificata dell’EC200E con motore endotermico.

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Si inserisce nel mercato dei più venduti

Si tratta di una macchina da 23 tonnellate di peso operativo in grado di fornire identiche prestazioni rispetto al modello Diesel. Ma con il vantaggio aggiunto di zero emissioni locali, rumore e vibrazioni ridotti al minimo. Volvo CE dichiara costi complessivi di esercizio inferiori. Affermazione che occorrerà verificare anche tenendo conto di un bilancio economico ed energetico complessivo.

La riduzione delle emissioni nocive e del rumore è ovviamente vantaggiosa per chiunque. Fra gli obiettivi di Volvo CE vi sono sicuramente quelli di ridurre le emissioni di CO2.

Il costruttore dichiara che l’escavatore EC230 Electric è così efficiente che, anche tenendo conto dell’energia necessaria per produrre le batterie, le emissioni totali sono comunque inferiori al corrispondente modello diesel. Un’affermazione che sarebbe interessante analizzare da un punto di vista fisico esaminando su quali parametri fisici ed economici si basa.

L'escavatore Volvo CE EC230 Electric è uno dei pochi elettrificati nella sua categoria

Volvo CE

L’EC230 Electric si inserisce nella fascia di peso più venduta.

Il Volvo EC230 Electric alla prova del cantiere

Questo escavatore è stato impiegato per lo sviluppo urbano di Slakthusområde in Svezia, il più grande cantiere svedese a zero energia fossile. Così come nel progetto Green Construction Site of the Future in Danimarca. Qui l’escavatore è stato utilizzato per la costruzione di un edificio per uffici e di spazi pubblici urbani.

Richard Sjöblom, operatore dell’impresa Skanska nel progetto Slakthusområde, ha espresso un giudizio particolarmente positivo sulla facilità di ricarica e sulle prestazioni della macchina dopo averla testata in diverse applicazioni.

Afferma infatti che “Se potessi scegliere tra una macchina elettrica e una diesel in questa classe di dimensioni, sceglierei l’elettrica. Questo perché i vantaggi rispetto a una macchina diesel sono davvero tanti. Quando l’escavatore è arrivato in cantiere c’erano molti scettici che pensavano che la macchina non avesse l’autonomia per durare un giorno intero. Ma sono stati tutti smentiti”.

Volvo CE punta anche ai Powerbank per l'alimentazione delle proprie macchine elettriche

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L’EC230 Electric operante in nord Europa nel cantiere Skanska è stato alimentato con un powerbank.

Tecnologia agli ioni di Litio

L’escavatore è alimentato da batterie agli ioni di litio. La sua progettazione ha tenuto conto della copertura di un turno di lavoro di otto ore. Questo grazie ad una ricarica rapida ad alta potenza durante la pausa pranzo.

L‘EC230 Electric è il primo degli escavatori Volvo CE di gamma media ad essere dotato di propulsione elettrica. Recentemente è stato affiancato dalla pala gommata L120H Electric Conversion da 20 tonnellate. Entrambi sono stati introdotti sulla scia della commercializzazione dell’escavatore ECR25 Electric e della pala gommata L25 Electric. Da allora sono stati introdotti sul mercato anche gli escavatori compatti ECR18 Electric ed EC18 Electric e la pala gommata L20 Electric.

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L’EC230 Electric operante in nord Europa nel cantiere Skanska è stato alimentato con un powerbank.

Connessione CCS2

La ricarica avviene tramite un connettore CCS2. Si tratta di uno standard disponibile nella maggior parte dei Paesi europei permettendo quindi ai clienti di avviare e mettere in funzione questa macchina praticamente ovunque. Questo utilizzando un qualsiasi caricabatterie disponibile sul mercato.

La macchina è inoltre dotata di un cavo di ricarica in grado di fornire una potenza di 22 kW. Si tratta di una potenza in grado di ricaricare la batteria tramite una presa CEE. Oltre a questo è possibile utilizzare un power bank mobile costruito appositamente per soddisfare le esigenze dell’EC230 Electric.

Con questa gamma di soluzioni di ricarica Volvo CE offre ai clienti la flessibilità necessaria per portare a termine il lavoro. Questo non solo con la macchina stessa ma anche con l’infrastruttura necessaria per mantenerla in funzione con il minimo sforzo.

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L’EC230 Electric operante in nord Europa nel cantiere Skanska è stato alimentato con un powerbank.

L’impegno di Volvo CE nell’implementazione dell’elettrificazione

Il feedback e l’esperienza maturata dall’utilizzo dell’EC230 Electric costituiscono la base di partenza per Volvo CE per perfezionare la propria tecnologia di elettrificazione. La macchina fornisce infatti dati in merito alla produttività, ai costi e alla scalabilità. “Numeri” che consentiranno al costruttore lo sviluppo di altri modelli della gamma elettrificata.

Infatti lo sviluppo dell’escavatore EC230 Electric e della pala gommata L120H Electric Conversion sono parte di un approccio unico basato su partnership per una rapida implementazione sul mercato. Nel caso dell’EC230 Electric Volvo collabora con i propri clienti per sviluppare la tecnologia. Nel caso invece dell’L120H Electric Conversion collabora con aziende specializzate come CE Engineering Solutions.

L’obiettivo è di accelerare la disponibilità e la commercializzazione di soluzioni elettrificate per tutti i segmenti e le applicazioni.

Thomas Bitter, Head of Technology di Volvo CE, spiega infatti che “La collaborazione con i nostri clienti è una parte fondamentale del nostro percorso di innovazione . La stretta cooperazione con loro ci permette di ottenere un feedback prezioso per migliorare continuamente la nostra offerta e costruire soluzioni sostenibili. L’escavatore EC230 Electric è sinonimo di potenza e sostenibilità ed è la scelta ideale per i cantieri moderni per portare a termine i lavori più impegnativi nel rispetto dell’ambiente circostante”.

Volvo CE punta sui powerbank per le grandi macchine

Volvo CE

I Powerbank da cantiere rappresentano una soluzione dove non ci sono infrastrutture.

Le caratteristiche principali dell’EC230 Electric

Peso operativokg 23 000 – 26 100
Capacità benna 0,48 – 1,44
Portata di sollevamento con benna allineata al sottocarrokg7 560
… allo sbraccio / all’altezzam6 / 1,5
Sbraccio di scavo max.mm9 930
Profondità massima di scavomm6 730
Forza di strappo, SAE J1179 (normale)kN141
Forza di strappo, SAE J1179 (potenziata)kN149
Forza di lacerazione, SAE J1179 (normale)kN104
Forza di lacerazione, SAE J1179 (potenziata)kN110
Larghezza complessiva in piedi e pollicimm2 990
Raggio di rotazione posterioremm2 850
Tensione della batteriaV600
Capacità della batteriakWh264
AmperaggioAh396
Potenza motore di piccokW160
Potenza motore in continuokW105
Tempo di funzionamento indicativo (a seconda dell’applicazione)oreFino a 4~5

Cosa ne penso

Costantino Radis

VOLVO E L’ELETTRIFICAZIONE DELLE MACCHINE MOVIMENTO TERRA. UNA STRADA POSSIBILE MA OCCORRE ESSERE ONESTI CON I NUMERI.

Personalmente sono da sempre aperto alla tecnologia. Ma gli studi compiuti mi hanno portato ad un approccio analitico basato sui numeri. E sui numeri le aziende organizzate basano la propria convenienza. Capisco anche che Volvo, da costruttore del nord Europa, si rivolga in particolare proprio a quei mercati. Dove ci sono provvedimenti governativi che premiano a fondo perduto investimenti in questa direzione. Ma i numeri non tornano al 100%.

L'obiettivo di abbattere le emissioni inquinanti è fondamentale. Ogni costruttore, anche sulla base di un dettato normativo spesso dominato da visioni bucoliche dell'ecologia, cerca di trovare le strade più efficaci e convenienti.

Il mantra dell'elettrico è oggi fra quelli che fanno maggiormente presa sull'opinione pubblica. Senza però considerare le condizioni al contorno. Prima fra tutte la produzione del "carburante" e la sua "distribuzione". Stiamo ovviamente parlando proprio dell'energia necessaria per il funzionamento delle macchine industriali e la loro "fame" in termini di quantità. Ma questo è un altro discorso che non tocca a noi - non è questa la sede opportuna - affrontare in modo specifico.

La tecnologia oggi a disposizione offre le batterie al litio come sostanziale unica soluzione in grado di supportare la ricarica veloce. Il costo medio al costruttore si aggira oggi intorno ai 370 euro per ogni kWh di capacità. Quando Mecalac presentò il suo primo modello elettrico nel 2018, parlando con Alexandre Marchetta mi disse che il costo si aggirava intorno ai 1.000 euro per ogni kWh. Difficile però che possa ulteriormente scendere dai valori attuali essendo la tecnologia ormai matura e consolidata. Di fatto la batteria Volvo costa al costruttore - mediamente - circa 97.000 euro. Solo la batteria.

Ci confrontiamo quindi con numeri assodati dove, a fronte di una batteria da 264 kWh ed una autonomia dichiarata di 4 o 5 ore con una potenza in continuo di 105 kW abbiamo 2 ore e mezza circa di lavoro possibile. Vero è che la macchina non è sempre in azione. Ma ci sono giornate in cui si lavora sodo e l'autonomia è fondamentale. Con la potenza di picco di 160 kW, lavorando ad esempio in carico continuo e intenso, si lavora per un'ora e mezza.

La ricarica rapida con il cavo da 22 kWh fornito di serie prevede un tempo di 12 ore. Meno di questo tempo è fisicamente impossibile perché lo stesso cavo non permette di trasferire una quantità superiore a 22 kWh. Che poi è niente meno che la capacità media delle colonnine di ricarica più diffuse. Per accorciare i tempi occorre quindi avere potenze superiori. Volendo ci sono le colonnine Fast da 50 kWh e quelle Ultrafast da 350 kWh. Potenza, quest'ultima, che richiede un bell'impegno infrastrutturale. Oltre che un caricatore compatibile con il flusso in ingresso.

Le colonnine DC Fast Charger da 50 kWh sono di recente concezione e hanno la capacità di caricare una batteria da 25 kWh in 30 minuti e da 75 kWh in un’ora e mezza. Ottime quindi per il mondo automobilistico. Un po' meno per l'industriale. Infatti per arrivare ai nostri 264 kWh dell'EC230 Electric ne mancano all'appello ancora 214 se consideriamo una pausa pranzo canonica di un'ora.

Volendo potremmo invece utilizzare un Powerbank specifico. Volvo ne parla ma non fornisce dati ufficiali. Per ora c'è Deutz che, con il suo interessante PowerTree, si colloca al vertice della tecnologia dei powerbank da cantiere. Con la ricarica rapida con connettore CCS2 lavora a 150 kWh con voltaggi fino a 800 Volt.

Il Volvo EC230 Electric impiega un pacco batteria da 600 Volt. Quindi la soluzione Deutz potrebbe essere altamente efficace. Ma la ricarica a 150 kWh ci porta sempre e comunque un tempo di ricarica di quasi due ore per "fare il pieno". Occorre quindi allungare la pausa pranzo se vogliamo lavorare per due o tre ore nel pomeriggio.

Concludendo penso che le soluzioni elettrificate possano essere un mix intelligente legato a determinate situazioni e con macchine di un certo tipo.

Sicuramente le misure messe in campo da governi come quello Olandese sono un "boost" interessante per costruttori come Volvo. Infatti la maggiorazione di costo rispetto alla macchina standard è sovvenzionata per il 60% a fondo perduto. Una soluzione che ha portato allo sviluppo di macchine interessanti da un punto di vista ingegneristico ma poco probabili da quello puramente fisico ed energetico. Come ad esempio grandi perforatrici.

Nessuna preclusione, quindi, nei confronti di qualsiasi tecnologia. Ma alla base deve sempre esserci la massima onestà da un punto di vista del reale bilancio energetico di tutto il ciclo di vita della macchina. E soprattutto sulla reale utilizzabilità in cantiere. Quando le potenze crescono, infatti, i numeri che spesso i costruttori dichiarano non sono sempre confermati una volta che, calcolatrice alla mano, ci mettiamo a fare due conti.
Volvo CE punta al mercato delle macchine elettrificate

Volvo CE

L’EC230 Electric è uno dei pochi modelli elettrificati di queste dimensioni.

Volvo CE è un costruttore che punta alle macchine elettrificate

Volvo CE

I paesi del nord Europa prevedono fortissimi incentivi per chi acquista MMT elettrificate.

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