Wacker Neuson, crescita a due cifre
WACKER NEUSON conferma la sua crescita a due cifre nei primi nove mesi del 2023 nonostante la situazione di rallentamento del mercato. Migliorano i tempi di consegna delle macchine anche se la catena del valore non si è ancora assestata in modo ottimale.
WACKER NEUSON registra una crescita percentuale a due cifre nei primi nove mesi del 2023. Questo nonostante il rallentamento economico generale con la Germania, mercato fondamentale del Gruppo, in contrazione.
Il fatturato del Gruppo è di fatto in crescita del 22,7% nei primi nove mesi arrivando così a 2.013,9 milioni di euro. L’EBIT mostra ancora una volta una crescita sproporzionata del 66,3% a 240,4 milioni di euro. Mentre il margine EBIT dopo nove mesi di posizionamento all’11,9% nel terzo trimestre scende come previsto al 9,8%. Inoltre la guidance su ricavi e utili è stata riaffermata in un contesto di solido portafoglio ordini.
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In piena salute
Wacker Neuson conferma quindi la propria piena salute rimanendo sulla strada della crescita nonostante i forti segnali di un rallentamento economico generale. L’azienda ha infatti confermato le previsioni su ricavi e utili con una rinnovata crescita a due cifre ed un solido portafoglio ordini.
I numeri hanno infatti confermato ricavi aumentati del 22,7% su base annua raggiungendo 2.013,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2023. Nello stesso periodo del 2022 si era arrivati a 1.641,0 milioni di euro.
L’utile prima di degli interessi e tasse ha mostrato ancora una volta una crescita sproporzionata con 240,4 milioni di euro. Stiamo infatti parlando del del 66,3% se rapportata ai primi nove mesi del 2022 dove si era assestato a 144,6 milioni di euro.
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Le condizioni ambientali in cui si è mossa Wacker Neuson
Il margine EBIT è stato invece pari all’11,9% contro l’8,8% dello stesso periodo 2022. Considerando invece il terzo trimestre in modo separato il margine EBIT è sceso al 9,8% in linea con le aspettative. Nel terzo trimestre 2022 era al 10,0%). Si tratta di una flessione in linea con le aspettative principalmente attribuibile agli effetti economici straordinari già pubblicati nei primi due trimestri del 2023. Vi è stata infatti la dismissione di attività non correnti non più necessarie all’operatività per un totale di circa 15 milioni di euro. Così come la vendita di beni immateriali per circa 11 milioni di euro. A questo si è aggiunto il rallentamento economico emergente.
Karl Tragl, CEO del gruppo Wacker Neuson, spiega che “Si sta palesando il rallentamente previsto dopo l’eccezionale crescita dei ricavi e degli utili nell’anno fiscale precedente e nella prima metà del 2023. Una situazione comunque prevista che sta provocando un indebolimento della domanda. Poiché al momento è impossibile stimare la durata e la dimensione del rallentamento non è semplice adattare la nostra produzione, gli acquisti e le vendite alle condizioni di questo mercato in rapido cambiamento. Per noi è una vera sfida”.
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Tutte le macro aree di vendita rallentano
I mercati principali in Europa e Nord America sono stati caratterizzati da una significativa crescita a due cifre. A questa si è però poi associato un rallentamento.
In Europa
Nella regione Europa (EMEA) i ricavi sono aumentati del 21,2% raggiungendo 1.506,1 milioni di euro. Lo stesso periodo del 2022 aveva segnato 1.242,2 milioni di euro.
Nel terzo trimestre si è assistito ad un rallentamento complessivo del ritmo di crescita in tutti i sottomercati della regione rispetto ai trimestri precedenti. Per quanto riguarda i prodotti, la domanda è invece continuata per pale gommate e sollevatori telescopici.
C’è stato anche un rallentamento nel mercato delle macchine compatte per il settore agricolo con i marchi Kramer e Weidemann. Tuttavia il fatturato complessivo nel segmento Agricoltura ha continuato a crescere in modo significativo. Una crescita del 51,4% che ha raggiungendo i 481,5 milioni di euro contro i 318,0 milioni di euro dello stesso periodo del 2022.
Le Americhe
Nei primi nove mesi la regione delle Americhe ha continuato a mostrare per Wacker Neuson un maggiore slancio di crescita rispetto ai mercati europei. Il fatturato in questa macro area è infatti aumentato del 34,2% raggiungendo i 447,1 milioni di euro contro i 333,1 milioni dello stesso periodo 2022.
Nonostante la crescita sia rimasta ampiamente a due cifre anche in questa area vi è stato un rallentamento. Nel terzo trimestre il deprezzamento del dollaro USA nei confronti dell’euro ha avuto un ulteriore effetto frenante. Tuttavia, la domanda nel mercato nordamericano rimane buona. In particolare per le attrezzature da cantiere e gli escavatori idraulici.
Cosa succede in Asia-Pacifico
Nella regione Asia-Pacifico invece i ricavi sono diminuiti del 7,6% arrivando a 60,7 milioni di euro nei primi nove mesi. Lo scorso anno, nello stesso periodo, Wacker Neuson aveva toccato 65,7 milioni di euro. Numeri che riguardano principalmente i mercati della Cina e del Sud-Est asiatico.
Infatti il mercato australiano, che nella prima metà dell’anno ha evidenziato un forte sviluppo della domanda, nel corso del terzo trimestre ha subito un forte rallentamento dettato dal contesto economico. A questo si sono uniti gli effetti negativi dei tassi di cambio. La contingenza finanziaria ha infatti contribuito ad un significativo calo dei ricavi nel terzo trimestre. Al netto dei cambi monetari, però, i ricavi della regione sono rimasti quasi allo stesso livello dell’anno precedente.
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Il capitale circolante netto di Wacker Neuson ed il contesto economico
Il deterioramento del contesto economico generale ha comportato diverse conseguenze. Wacker Neuson ha infatti avuto un notevole cambiamento nell’andamento degli ordini nella rete di clienti e rivenditori nel corso del terzo trimestre.
Il miglioramento della catena di fornitura ha portato benefici nella riduzione delle macchine “non finite”. Ma in effetti il rallentamento della domanda ha contribuito in modo rilevante sull’elevato numero di macchine finite a breve termine e, quindi, a disposizione della rete vendita. A conti fatti questo effetto ha comportato un ulteriore aumento del capitale circolante. Di conseguenza la quota di quest’ultimo è aumentata al 35,5% e alla fine del terzo trimestre era al di sopra dell’intervallo obiettivo di circa il 30%. Infatti al 30 settembre dello scorso anno era al 33,5%.
Contrastare gli effetti negativi
Per contrastare questo effetto negativo la produzione è cambiata già nel terzo trimestre. Un aggiustamento che avrà un effetto sulla riduzione del capitale circolante netto a partire dal quarto trimestre. La previsione aziendale è di arrivare ad un rapporto previsto intorno al 32% entro la fine del 2023.
Il miglioramento del flusso di cassa
Il flusso di cassa, nel complesso, è continuamente migliorato rispetto all’anno precedente. Questo anche se l’incremento del capitale circolante netto ha avuto un impatto negativo rispetto alla prima metà dell’anno. Il flusso di cassa lordo, pari a 276,0 milioni di euro, è stato superiore del 31,6% rispetto all’anno precedente. Infatti il dato per i primi 9 mesi del 2022 era di 209,8 milioni di euro.
Inoltre il flusso di cassa disponibile è migliorato notevolmente rispetto all’anno precedente attestandosi a -40,9 milioni di euro. Nello stesso periodo dello scorso anno la cifra era di -150,4 milioni di euro.
Somma registrata prima degli effetti derivanti dallo storno di un deposito a tempo determinato nella prima metà del 2022. Nel primo semestre è leggermente diminuito rispetto allo stesso periodo dello scorso anno attestandosi a -30,5 milioni di euro.
Indebitamento finanziario
L’indebitamento finanziario netto è aumentato ulteriormente rispetto a fine anno 2022 attestandosi a 375,8 milioni di euro. Al 31 dicembre del 2022 era di 234,5 milioni di euro. Inoltre le disponibilità liquide libere ed i mezzi equivalenti ammontano a 28,4 milioni di euro. Alla data di riferimento dello stesso periodo, che si attesta al 31 dicembre 2022, la cifra era di 53,7 milioni di euro.
Il CdA di Wacker Neuson ha comunque confermato, alla luce di un portafoglio ordini ancora ben solido, le sue linee guida per lo sviluppo dei ricavi e degli utili nell’anno fiscale in corso.