Wacker Neuson, una forte crescita frenata solo dal Covid
Wacker Neuson chiude il 2021 con una forte crescita sia in fatturato che in redditività. Con 1,866 miliardi di euro di revenue e il 10,3% di redditività guarda al 2022 in modo positivo ben anche con i problemi logistici legati alla pandemia.
Wacker Neuson ha comunicato i dati ufficiali del bilancio 2021. Numeri a parte, che analizzeremo nel dettaglio, il Gruppo gode di ottima salute. Il fatturato è infatti aumentato del 16% arrivando a 1,866 miliardi di euro. Ma il risultato più eclatante è la redditività che è arrivata al 10,3% aumentando di 5,6 punti percentuali. Segno di una evidente capacità del Gruppo di saper valorizzare i propri prodotti su un mercato molto competitivo. L’elevato cash-flow ha inoltre generato una posizione finanziaria netta decisamente positiva. Un’azienda in salute che guarda al 2022 con obiettivi ambiziosi. Arrivare ad un fatturato di 2,1 miliardi di euro con una redditività fra il 9,0 e il 10,5%.
La crescita, come spiega il Dott. Karl Tragl, CEO di Wacker Neuson, è stata frenata dalle problematiche legate al Covid. Che hanno interrotto e sovraccaricato la catena degli approviggionamenti creando non pochi problemi. Il mercato europeo è stato fondamentale con un fatturato di 1,47 miliardi di euro in aumento del 14,6%. Segnando un nuovo record per il vecchio continente risalente al 2019 con 1,379 miliardi di euro. Wacker Neuson non solo ha potuto contare sul fondamentale apporto dei mercati domestici tedesco e austriaco ma ha segnato un forte incremento anche in UK. Nei paesi del sud Europa, come l’Italia, il Gruppo è cresciuto con percentuali a cifra doppia. Nonostante le note difficoltà legate alla pandemia.
Anche l’agricoltura fa la sua parte in Wacker Neuson
Nonostante sia spesso identificato con il mondo delle costruzioni, il gruppo Wacker Neuson ha una forte presenza in agricoltura con i due brand Weidemann e Kramer. Un settore che incide per 348,5 milioni di fatturato e dove il costruttore tedesco ha segnato un trend positivo del 14,5%. Un risultato importante che segna in modo chiaro la duplice anima del Gruppo di Monaco di Baviera. Per il 2022 la direzione aziendale prevede che le difficoltà logistiche legate alla pandemia continuino. Con poca probabilità che Wacker Neuson riesca in piena autonomia a rimediare alla irregolarità delle forniture esterne. Ciò non toglie però la piena soddisfazione per il lavoro fatto. Gli sforzi di tutto il personale del Gruppo si riassumono infatti nei risultati di vendita.
Risultati che hanno portato al rinnovo del rapporto lavorativo per altri cinque anni fra Wacker Neuson e Alexander Greschner, Direttore Commerciale del Gruppo a cui fa capo anche il marketing e il post-vendita. Alexander Greschner ricopre questa carica dal 2017 con risultati positivi che hanno portato un miglioramento del posizionamento del marchio. Sia in termini di vendite, sia in termini di redditività. Senza contare lo sviluppo positivo sui mercati di USA e Canada dove la crescita locale ha fatto registrare un significativo +21,5% raggiungendo un fatturato di 328,6 milioni di euro. Nonostante la pressione sui prezzi, il mercato Asia-Pacifico ha infatti fatto registrare un +8,5% con un fatturato locale di 60,1 milioni di euro.