WEBASTO. Tecnologia evoluta per l’elettrificazione degli escavatori idraulici
L’elettrificazione delle macchine da costruzione si è sviluppata in modo particolare nei paesi del nord Europa dove molti governi, come quello olandese, ha previsto forti incentivi fiscali. Webasto ha lavorato a progetti specifici molto interessanti con soluzioni pratiche e funzionali.
WEBASTO è uno dei protagonisti più attivi nell’elettrificazione delle macchine movimento terra. Il Gruppo ha infatti sviluppato una delle tecnologie più complesse e collaudate nel settore dell’azionamento elettrificato dei veicoli di qualsiasi genere. Pensiamo ad esempio alle automobili KIA che impiegano la tecnologia Webasto nei modelli ibridi o completamente elettrificati.
Per quanto riguarda il movimento terra, invece, l’azione si concentra su alcune macchine specifiche grazie a collaborazioni con piccole aziende o start-up che si occupano di trasformazioni specifiche. Collaborazioni che per ora si sono sviluppate soprattutto in certe aree geografiche ma che aprono la strada verso nuove rotte.
Infatti i mercati nord europei sono oggi fra i più recettivi e fra i più proattivi per quanto riguarda l’elettrificazione delle macchine da costruzione. A loro vantaggio una forte incentivazione fiscale che prevede, ad esempio nei Paesi Bassi, un contributo a fondo perduto pari al 40% della differenza di costo fra la macchina convenzionale e la identica versione elettrificata. Molti costruttori, soprattutto tramite specialisti locali, hanno quindi deciso di trasformare macchine con propulsione diesel in mezzi elettrificati. Fra le soluzioni impiegate vi sono proprio quelle sviluppate nello stabilimento Webasto italiano di Molinella, in provincia di Bologna.
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Il costruttore ha lavorato al progetto del DX165W Electric trasformato da E.C.E.
La tecnologia made in Italy di Webasto
La tecnologia del costruttore è stata individuata, fra quelle disponibili sul mercato, per l’elevato valore aggiunto. Fra gli elementi strategici vi sono la modularità del sistema e la garanzia di una sicurezza operativa. Due fattori che derivano da un’esperienza sul campo di alto livello. Senza contare, inoltre, il fondamentale supporto tecnico che un costruttore come Webasto è in grado di offrire.
Un supporto che si rivela prezioso per ottimizzare l’impiego delle batterie modulari tramite il V.I.B. Vehicle Interface Box. Componente che, di fatto, è il vero cuore del sistema. Un “cuore” che è in grado di dialogare con il veicolo tramite il BMS. Quest’ultimo è il sistema di gestione della batteria. Si tratta quindi di componenti costruttivi ad alto valore aggiunto.
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La tecnologia di raffreddamento del Powerbox nasce nello stabilimento italiano di Molinella
La modularità dei Powerbox
Il progetto di elettrificazione degli escavatori idraulici nasce in Olanda. Spinto ovviamente da motivazioni molto stringenti. L’inquinamento da ossidi di azoto è infatti attualmente molto alto ed il Governo olandese sta mettendo in atto delle politiche ambientali incentivando anche l’impiego di macchine movimento terra elettrificate.
Le politiche favoriscono ovviamente i contesti urbani. Ma non solo. L’impiego dei nuovi escavatori elettrici sta infatti trovando largo interesse anche in applicazioni che non siano limitate al solo mondo delle costruzioni. Si parla quindi del mondo del riciclo, degli impianti e, più in generale, dell’industria. Opportunià che Staad Group, concessionario Develon, e E.C.E. Electric Construction Equipment stanno cogliendo in modo proattivo ed efficace.
Un’attività che avviene grazie ad una profonda conoscenza del settore movimento terra che li porta a comprendere le reali esigenze degli utilizzatori. E.C.E. è di fatto una “costola” della struttura distributiva che opera in modo specializzato sul mercato. L’analisi di mercato ha portato le due aziende ad operare sulla elettrificazione di alcuni modelli della gamma di escavatori Develon. In modo particolare quelli gommati che, in nord Europa, sono fra le macchine più utilizzate nei centri urbani. Oltre ad essere fra quelli più diffusi in termini assoluti.
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I Powerbox sono elementi modulari che permettono ampia libertà di potenza
La collaborazione con Develon e Staad Group
La collaborazione con Develon è ovviamente supportata dal fatto che il marchio sia distribuito ufficialmente da Staad Group nella parte centrale e meridionale del territorio olandese. Come anticipato, la base della trasformazione è il Powerbox. Si tratta infatti di un sistema autonomo di raffreddamento per ottimizzare il funzionamento del modulo batteria.
Una tecnologia modulare, quindi, che è anche concettualmente semplice. E proprio per questo funzionale. Stiamo infatti parlando di veri e propri pacchi batterie dotati dell’Active Climate Control System. Ossia un dispositivo fondamentale per il controllo della temperatura. Un elemento completamente sviluppato e costruito nello stabilimento italiano Webasto di Molinella.
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Staad Group si è occupata del progetto di elettrificazione tramite la E.C.E.
Gommati e cingolati a prova di scossa
La trasformazione ha coinvolto l’escavatore gommato DX165W-7 e il cingolato DX300LC-7 trasformati nella omologa versione elettrificata identificata con la sigla “Electric”. Le due macchine utilizzano un doppio e un triplo sistema di batterie standard. La differenza fra i due modelli consiste nello schema funzionale. Che è simile ma con ovvie differenze legate alla dimensione e alla potenza richiesta.
Il concept con le batterie intercambiabili sfrutta infatti un intelligente mix di tecnologie Webasto. Ossia il pacco intercambiabile di batterie Powerbox fornito sulla base delle specifiche dettagliate di E.C.E.
Il DX165W Electric utilizza un doppio pacco di batterie da 140 kWh ciascuno per complessivi 280 kWh. Mentre il DX300LC Electric ne utilizza tre da 130 kWh per un totale di 390 kWh. Una differenza necessaria per far fronte ai diversi livelli di potenza delle due macchine. L’intervento della tecnologia Webasto non si limita però ai soli moduli Powerbox. Infatti l’escavatore gommato DX165W Electric è mosso da un motore elettrico Danfoss da 102 kW. Mentre invece il DX300LC Electric ne impiega uno da 145 kW. Il Gruppo fornisce quindi tutti i componenti fondamentali per la trasformazione dei due escavatori.
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La tecnologia integrata prevede anche un display da cui si controlla tutto il sistema di elettrificazione
